Al Morlacchi, in scena “Perfetti sconosciuti”

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Foto: Michele Mencaroni

Il copione del famoso film, riadattato dallo stesso Paolo Genovese, al suo primo lavoro teatrale

   

La stagione del Morlacchi di Perugia prosegue con un titolo di spicco. Dopo il grande successo al cinema, Paolo Genovese ha deciso di adattare il copione di “Perfetti Sconosciuti” e di portarlo sui palchi dei teatri italiani. Al suo debutto come regista teatrale, Genovese ha scelto un cast d’eccezione: Dino Abbrescia (che interpreta Lele), Alice Bertini (Bianca), Marco Bonini (Cosimo), Paolo Calabresi (Rocco), Massimo De Lorenzo (Beppe), Anna Ferzetti (Carlotta) e Valeria Solarino (Eva).

Uno spettacolo brillante che, rispetto al film, sembra lasciare maggiore spazio alle risate ma che, comunque, offre allo spettatore diversi spunti di riflessione. Ognuno di noi ha tre vite, una pubblica, una privata ed una segreta. La commedia ruota tutta attorno a questo trinomio, focalizzandosi nella sfera nascosta, quella non visibile agli altri. E mentre, un tempo, era molto più semplice proteggere un qualsiasi segreto, oggi con l’avvento dei cellulari è tutto molto più ‘vulnerabile’.

E, cosa accadrebbe quindi se, una sera nel corso di una normalissima cena a casa degli amici di una vita, si decidesse di fare un ‘gioco’: leggere ad alta voce qualsiasi messaggio arrivi sul proprio cellulare e rispondere alle telefonate con il vivavoce? Ed è proprio il risultato finale a lasciare una profonda riflessione.

Così, Rocco non riesce a confessare alla moglie Eva che ha un rapporto speciale con la figlia e che va in analisi da una psicologa. Eva stessa (la promotrice del gioco) ha una relazione segreta con Cosimo il quale ha anche un’altra relazione clandestina con una collega dalla quale, nel corso dell’opera, si scopre aspettare un bambino. Questo, ovviamente, frantuma il rapporto con la compagna ‘ufficiale’ Bianca, una donna buona, ingenua e che crede nell’amore e che si fida ciecamente del suo uomo. Bianca è l’unico personaggio che non ha lati oscuri – nascosti. Poi, ci sono Lele e Carlotta, una coppia sposata da tempo ma che non comunica più: lui riceve tutte le sere foto intime da un’altra donna, lei cerca di evadere dalla routine del matrimonio scambiandosi messaggi intimi ed erotici con un altro uomo, sebbene solo virtualmente. E, infine, c’è Beppe che avrebbe utilizzato la cena come pretesto per far conoscere la sua nuova compagna, Lucilla, ma che invece coglie l’occasione per dichiarare agli amici la propria omosessualità.

Insomma, come dice, non a caso il titolo, le quattro coppie, in realtà, si rivelano essere dei perfetti sconosciuti.

Michele Mencaroni