Abbandono rifiuti a Foligno: 200 trasgressori individuati grazie alle fototrappole

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Un anno dopo l’attivazione del servizio il dato parla di un abbandono ogni 2 giorni

   


Nel comune di Foligno, dopo un anno dall’attivazione del servizio di videosorveglianza con l’ausilio di fototrappole, le irregolarità registrate per le quali è stato possibile risalire all’identità del trasgressore sono state ben 200. Un numero importante che ci parla di un abbandono di rifiuti illecito ogni 2 giorni nei 15 siti monitorati a livello territoriale da novembre 2021 ad oggi.

È ormai una battaglia continua quella portata avanti da Valle Umbra Servizi insieme al Comune di Foligno, che vede una collaborazione quotidiana sul campo per contrastare il fenomeno dell’abbandono incontrollato su strade e in prossimità delle aree di raccolta, come i punti di ubicazione dei cassonetti stradali e isole ecologiche. Se da un lato queste azioni di inciviltà non smettono di verificarsi, dall’altro la volontà sinergica di Vus e Amministrazione folignate è quella di continuare a presidiare con strumentazione tecnologica l’intero territorio e mettere in atto sanzioni per ciascun trasgressore che getti rifiuti in zone non consentite, andando ad identificare anche quella fetta di popolazione che è residente ma che non risulta censita.

Un grave problema che ricade negativamente in primis sull’ambiente in generale, ovviamente sul decoro urbano, facendo percepire la città come poco curata, sporca e non servita da una raccolta efficiente e puntuale e anche sulle entrate che derivano dal mancato pagamento della Tari. Le fototrappole sono sistemi di videosorveglianza che, grazie a dei sensori, si attivano automaticamente in base ai movimenti dei cosiddetti corpi caldi, siano essi persone o autoveicoli con motore acceso, all’interno degli spazi monitorati. In questo modo, quando registrano un passaggio, iniziano a scattare foto e filmare video della scena, registrando immagini e dati rilevati. Talvolta si tratta di persone che arrivano con i propri automezzi a
scaricare grandi quantità di rifiuti o che passando in zone pedonali abbandonano i sacchi destinati alla raccolta porta a porta o quello che rimane dopo una serata fuori in centro, esempio per eccellenza le bottiglie di vetro.
Le tipologie di rifiuti che si rintracciano, in quelle che si configurano come discariche abusive, sono le più variegate: non soltanto ingombranti o di natura pericolosa, ma anche rifiuti di tipo domestico, lasciati cioè da persone poco inclini a rispettare le regole della raccolta differenziata che usano spazi non idonei per conferire ciò che sarebbe destinato alla pap o alla raccolta stradale, negli appositi contenitori di prossimità.

Si segnala inoltre che dall’inizio del 2022 sono state oggetto di atti vandalici le strumentazioni di due postazioni: il primo furto si è avuto a gennaio scorso in Via Cupa e l’altro, invece, questa estate nel parcheggio di Via Massimo Arcamone.