A Perugia nasce un laboratorio integrato d’ingegneria

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Nuova struttura civile-ambientale dell’Università degli Studi

   

 

 Al polo di ingegneria dell’Università degli studi di Perugia è stata posata la prima pietra del nuovo laboratorio integrato civile e ambientale.

 

    “Sarà importantissimo per la nostra ricerca e per il territorio”, ha detto il professor Giovanni Gigliotti, direttore della struttura, intervenuto insieme al rettore Maurizio Oliviero e a don Simone Sorbaioli, vicario generale dell’archidiocesi che ha benedetto l’area di cantiere.

 Il nuovo complesso, adeguato per eseguire prove su materiali e strutture e per la mitigazione e gestione dei rischi naturali, prevede interventi programmati in quattro tappe. I primi due interventi sono relativi al laboratorio Dica. Il progetto generale prevede poi il laboratorio Cros (Dipartimento Ingegneria) e quello Caos (dipartimento di fisica e geologia) per un totale di circa 3.200 metri quadrati, sempre all’interno del polo tra Santa Lucia e Pian di Massiano, in un’area edificabile ma non ancora urbanizzata.
    I costi complessivi del progetto ammontano a 14 milioni e 900 mila euro (4,3 per il primo stralcio), di cui 9,7 già coperti con fondi ministeriali per i Dipartimenti di eccellenza, più risorse interne dell’Ateneo.
    “Giornate come questa – ha sottolineato Oliviero – lasciano un segno importante, perché dicono che il nostro ateneo sta crescendo sulla quantità e sulla qualità”.
    Il primo stralcio dei lavori durerà in tutto 310 giorni fra opere di scavo, urbanizzazione e sistemazione della struttura prefabbricata. Il lotto sarà utilizzato per prove in scala un a uno, cioè test su strutture in vera grandezza finalizzate all’ingegneria sismica. Sarà possibile fare prove su porzioni di edificio realizzate con tecnologie costruttive innovative per resistere al sisma, travi da ponte soggette a carichi verticali, vari elementi strutturali ed anche progettare tecniche di rinforzo e di costruzione innovative.
    “Per il territorio sarà molto importante, perché sarà al servizio di imprese e di una utenza molto ampia che avrà un laboratorio come punto riferimento per la sicurezza del costruito nei prossimi decenni”, sottolineano i vertici di ingegneria.