Vinitaly, Meloni: “Da Tesei ricostruzione fantasiosa”

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“Stiamo lavorando  per garantire una presenza qualificata a Verona e per rimettere ordine dopo anni di incertezze”

   

“Resto incredula di fronte alle dichiarazioni della consigliera della Lega, Donatella Tesei, sul Vinitaly 2026. Forse non è a conoscenza di come funzioni realmente l’acquisizione degli spazi all’interno di Veronafiere vista la sua ricostruzione di una vicenda che, tra le altre cose, è in via di definizione proprio grazie alla rapida presa in carico del dossier da parte di questo Assessorato all’Agricoltura”: così l’assessore all’Agricoltura e al Turismo della Regione Umbria, Simona Meloni. 

“Desidero precisare  – afferma l’assessore – alcuni elementi fondamentali riguardo all’organizzazione della partecipazione dell’Umbria al Vinitaly. Innanzitutto, come dovrebbe sapere la consigliera Tesei, la responsabilità operativa non è in capo alla Regione, bensì della cooperativa Umbria Top, che da anni gestisce in autonomia la presenza delle aziende umbre alla manifestazione. È importante inoltre sottolineare che nel mese di aprile la Regione non era stata informata di alcuna criticità ripetuta relativa all’organizzazione, anzi, abbiamo ricevuto rassicurazioni in tal senso fino alla fine di settembre. Non appena la criticità ci è stata comunicata, ci siamo attivati avviando un confronto diretto con Veronafiere e con tutti i soggetti coinvolti per individuare la soluzione più adeguata e tutelante per il comparto vitivinicolo umbro”.

“Per quanto riguarda i contratti, – prosegue – è utile chiarire il quadro storico. Innanzitutto nel 2020 e 2021, il Vinitaly non si è svolto a causa della pandemia. Dal 2022 in poi i contratti sono tornati ad essere annuali, stipulati da Umbria Top di volta in volta e proprio durante gli incontri con Veronafiere è emerso che da diversi anni era stata prospettata la possibilità di un contratto pluriennale sulla superficie espositiva, come fanno altre regioni. Tale possibilità, però, non era mai stata concretizzata, nonostante le rassicurazioni della precedente Giunta, lasciando di fatto aperti spazi che altri territori – ad esempio la Sicilia – hanno potuto impegnare stabilmente grazie a impegni pluriennali chiari e mantenuti. Alla luce di ciò, è legittimo chiedersi, in termini strettamente amministrativi e procedurali, per quale motivo in passato non si sia valutata la strada del contratto pluriennale sulla superficie espositiva, soluzione che avrebbe garantito maggiore stabilità e certezza alle nostre aziende. In un contesto già complesso per il settore vitivinicolo, reso ancora più delicato da campagne comunicative nazionali che secondo molti operatori hanno contribuito a ridurre i consumi senza apportare benefici reali alla salute pubblica, la Regione sta lavorando con la massima serietà per garantire chiarezza, continuità e una presenza qualificata dell’Umbria al Vinitaly. La soluzione su cui stiamo lavorando – conclude l’assessore – sarà certamente all’altezza del valore dei nostri produttori e delle aspettative del settore. Inoltre, come avviene per le fiere gestite direttamente dall’Assessorato, ogni scelta presente e futura d’ora in poi verrà condivisa con le stesse imprese. Con molto piacere, infine, risponderò all’interrogazione della già presidente Tesei”.