“Storie di donne in terra straniera”

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Si terrà giovedì 10 novembre 2016 alle ore 16,00 nella Sala del Consiglio della Provincia di Perugia, il convegno “Storie di donne in terra straniera”. L’incontro promosso dalla Consigliera provinciale di Pari di Perugia Gemma Bracco e l’associazione Asi Umbria, tratterà temi riguardanti i processi di integrazione e inclusione delle donne straniere in Italia, in particolare nel territorio perugino. L’evento vedrà la partecipazione di personalità del mondo istituzionale, oltre che diverse donne straniere che racconteranno le loro storie e ed esperienze sia positive e negative relative alla loro permanenza in Italia. Saranno presenti anche consulenti ed esperti che metteranno a disposizione il loro sapere per rispondere alle domande di queste donne. Paure, incomprensioni, solitudini e problemi burocratici, questi sono i piccoli grandi drammi che le donne straniere si trovano ad affrontare quotidianamente. L’incontro di giovedì vuole fare da ponte tra diverse realtà: istituzionale rappresentata dalla Consigliera Gemma Bracco; quella dell’associazionismo con la partecipazione di: Raja Jouhari dell’Associazione Giovani Mussulmani, Lara Larisa dell’Ass. Donne dell’Est, Zahara El Azzab Mustapha di YoungAngeles Umbria, Marcelline Emilie Toutcha di Femmes Solidarias e Jaqueline Vargas rappresentante della Comunità del Perù; e quella sanitaria e sociale rappresentata da figure come quella di Lorenza Nistri dell’Inail – Direzione territoriale Perugia-Terni, Cristina Gasparri ricercatrice universitaria e Lino Fioretto insegnate di italiano dell’Università di Perugia. Non poteva certo mancare il mondo artistico e musicale con la partecipa della scrittrice Antonella Gargiulo e la cantante Heidi Li. La componente femminile è un elemento strutturale dell’immigrazione in Italia e rappresenta più della metà della popolazione straniera residente. Negli ultimi anni si è assistito a una immigrazione femminile più marcata rispetto a quella maschile, dovuta soprattutto alle occupazioni legate ai servizi alle famiglie. Le donne straniere che arrivano in Italia da quei Paesi segnati da una matrice culturale e religiosa diversa, si trovano ad affrontare un vero e proprio shock culturale e, come responsabili della cura dei figli devono interagire in modo attivo con il nuovo contesto, entrando in contatto con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni. In questo caso, è indispensabile favorire i complessi processi di adattamento alla nuova realtà. Questo evento vuole essere proprio occasione per rileggere il principio di non discriminazione e i temi legati all’immigrazione, all’integrazione e all’inclusione sociale, delle donne straniere e dei gruppi sociali più vulnerabili.