Vallo di Nera: gli sportelli elettrici diventano opere d’arte

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Gli impianti di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica, protagonisti di un originale progetto di street art in uno dei borghi medievali più belli dell’Umbria

   

 

 

Vallo di Nera, il fiabesco paese medievale della Valnerina dalle case in pietra chiara, in occasione dell’annuale festa dedicata ai formaggi “Fior di Cacio”, che si è tenuta in questi giorni, ha rivolto un invito particolare a un gruppo di pittori. L’Amministrazione Comunale, infatti, ha chiesto loro di dipingere le facciate grigie degli sportelli e delle cassette stradali di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, usandoli al posto delle tele.

In collaborazione con l’azienda elettrica, gli sportelli – che si trovano lungo i muri esterni delle abitazioni e delle vie del paese – sono stati trasformati in piccoli quadri preziosi, ben inseriti nel contesto ambientale, architettonico e paesaggistico, come tante finestrelle colorate aperte per guardare nell’immaginario interno-casa. Nella Via di mezzo, che si snoda ad anello tra le antiche Portella e Portaranne, i pittori hanno infatti realizzato un delizioso percorso di trompe – l’oeil, rendendo gli sportelli unici. Un gattino sembra osservare i passanti dagli scuri in legno, un altro guarda le provviste conservate in cantina, una mano sostiene il fuoco benefico che protegge gli abitanti della casa, una grata rivela oggetti dimenticati e botti di rovere colme di vino.

L’originale opera di street-art ben si concilia con la copiosa presenza di affreschi tre-quattrocenteschi che sono conservati nel paese e che attraggono molti visitatori, rendendolo ancora di più un insigne luogo dell’arte. Vallo di Nera, tra l’altro, si fregia di numerosi riconoscimenti: è uno dei Borghi più belli d’Italia, Bandiera arancione del Touring club, Città del tartufo e Comune amico delle api. Da oggi è anche il paese degli sportelli elettrici più singolari d’Italia.

Questi i nomi degli artisti intervenuti: Roberta Privitera, Fabiola Lazzarini, Giovanna Gubbiotti, Laura Bordi, Silvia Lo, Alessandro Coccia, Romina Hyka, Kelita Panacci, Linda Lucidi, Patrizia Latini, Simona Costa, Marta Carlesi, Antonia Bratianu.

L’iniziativa rientra nel più ampio impegno di riqualificazione urbana promosso a livello nazionale e locale da E-Distribuzione, che coniuga i valori di sostenibilità, innovazione e rispetto per l’ambiente. Il progetto prevede che le cabine e gli asset elettrici della società siano trasformate in opere di street art, firmate da writer e artisti di strada. In particolare, con i progetti Cabine d’autore, Cabine in Rosa ed Energia a colori, E-Distribuzione ha abbellito centinaia di infrastrutture in tutta Italia, dando vita a una sorta di museo diffuso che continua a crescere e ad arricchirsi grazie alla collaborazione con artisti locali, amministrazioni comunali, associazioni culturali e scuole. La rete elettrica diventa così anche una rete artistica, trasformando manufatti importanti dal punto di vista tecnico anche in tele a cielo aperto in un dialogo creativo e sostenibile con le comunità locali e con le loro espressioni artistiche e sociali.

Gli artisti, le scuole, le amministrazioni e le associazioni culturali possono proporre progetti di street art, prendendo info sul portale dedicato (qui) o scrivendo a streetart-ED@e-distribuzione.com.

Anche in Umbria e nell’Italia centrale E-Distribuzione ha già promosso numerosi interventi di street art sui propri impianti, dal murales dedicato a San Michele Arcangelo a Bastia Umbra alle opere di Orvieto dedicate ad Aldo Netti e alla salvezza del pianeta con ‘SOS Orso Polare’, dai dipinti dei pittori del Mugello ai murales di Grosseto, dal verde verticale di Calenzano al mosaico di Pievasciata, dal dipinto ‘Il nonno e il bambino’ di Tregozzano a ‘Il Volo, sguardo sulla Piana’ a Sesto Fiorentino, da ‘Il Mare’ ad Albinia alle creazioni del pittore Ivano Danti a Montieri e alle opere di street art sulla storia di Castelnuovo Garfagnana, dalla Biosintesi di un pensiero elettrico a Sant’Anatolia di Narco fino alle meravigliose cabine del Paradiso nel settecentenario della morte di Dante e alle cabine in rosa legate al Giro d’Italia.