“Un fiume in piena” protagonista di un cortometraggio

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Il Gruppo di Educativa Territoriale è un progetto del Comune di Perugia, gestito dal consorzio Auriga. I gruppi educativi si presentano come spazi aperti per ragazzi ed adulti per condividere percorsi di cittadinanza attiva e partecipata. Nel territorio di Ponte Felcino il gruppo educativo territoriale è chiamato ‘Un Fiume in Piena’ ed è gestito dalla Cooperativa Sociale Polis. Tale spazio vede presenti tre educatori: Maria Grazia Curcio, Cristiano Schiavolini ed Ivan Bartolini. In questi anni si sono affiancati molti volontari, che hanno messo a disposizione i loro talenti e il loro impegno con i ragazzi e i bambini che frequentalo il GET, Gruppo Educativo Territoriale. Da ottobre all’interno del GET è stato avviato un laboratorio dedicato alla lettura di tematiche sociali tramite il cinema, che dal mese di marzo è entrato in una fase operativa per la realizzazione di un cortometraggio grazie all’impegno e la preziosa collaborazione del regista professionista Stefano Torrese. Il giovane regista, milanese di nascita ma umbro di adozione, conosciuto il progetto del GET ‘un fiume in piena’, non solo ha dato la sua disponibilità per incontrare i ragazzi e spiegare loro il dietro le quinte della tv e del cinema, ma ha addirittura proposto di realizzare con i ragazzi un cortometraggio. Stefano Torrese vanta una notevole esperienza di regia nel teatro di prosa, nella tv ma anche negli spot pubblicitari, lungometraggi e ovviamente i cortometraggi: un suo corto dedicato all’educazione civica della strada ha vinto anche un importante premio alla regia nel festival di Rimini. Torrese sta dedicando ai ragazzi di Ponte Felcino un pomeriggio alla settimana, gratuitamente, come un tributo di chi sente il dovere di dare alle nuove generazioni stimoli creativi, come a suo tempo è stato dato a lui, un forte senso di cittadinanza attiva che si colloca perfettamente all’interno del progetto. I ragazzi sono stati catturati dalla professionalità di Torrese fin dal primo incontro, sommergendolo di domande sulla tv e sulle sue molteplici opere di regia. Il percorso si sviluppa come una produzione vera, con la truppe costituita da uno staff tecnico ed uno artistico. In poco tempo i ragazzi hanno preso familiarità con ruoli come il direttore di produzione, il fonico, il  cameraman, regista, aiuto regista e sceneggiatore. Ognuno ha scoperto una qualità più adatta ad un ruolo che ad un altro; con i tempi giusti ed un linguaggio semplice ma preciso Torrese ha introdotto i partecipanti in una realtà sempre più analitica, fino ad arrivare alla sceneggiatura. In questo particolare capitolo, gli educatori del GET hanno deciso di coinvolgere la Scuola Media del Comprensivo Perugia 14, che già ospita il GET e che ha sempre collaborato con tale progetto. Il Dirigente Scolastico, la Dott.ssa Marta Boriosi, entusiasta del percorso, ha aderito immediatamente. Con la collaborazione della professoressa Cenerini Simona, si è creato il gruppo di lavoro che ha scritto il soggetto che poi diventerà  sceneggiatura. Il cortometraggio sarà di tipo emotional, con un finale a sorpresa la cui tematica riguarderà proprio il mondo adolescenziale, così ci ha comunicato Stefano Torrese dopo la riunione con i giovani sceneggiatori, come in una vera redazione cinematografica. È importante per gli educatori sottolineare l’importanza  che assume per i ragazzi l’impegno di un tale progetto. Una crescita di consapevolezza nel prendersi  le proprie responsabilità e nel saper lavorare in un gruppo più grande, oggi la produzione di un corto o la scuola, domani la vita e la società tutta. Dopo settimane di lavoro di pre-produzione, si è giunti finalmente al momento più emozionante, la fase delle riprese. Dalla regia, passando per il fonico e il direttore di produzione, fino ad arrivare agli attori e alle comparse, tutto è pronto per il primo ciack. Il lavoro non finirà certo con l’ultima ripresa, ma proseguirà con la fase di montaggio fino al momento a cui tutti ambiscono cioè alla proiezione finale con tutti i genitori. Per il momento il grazie più grande da parte di tutti gli educatori e i ragazzi va al regista Stefano Torrese e alla sua grande disponibilità in un momento in cui  sembra che tutto giri attorno al puro interesse personale: il suo è un bel esempio per le giovani generazioni.