Umbria, turismo lento, la giunta regionale istituisce l’Osservatorio

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via libera al gruppo di lavoro per definire gli standard della rete umbra

   

La giunta regionale dell’Umbria ha approvato l’istituzione dell’Osservatorio del Turismo lento, esperienziale, inclusivo e sostenibile. Si tratta di un passaggio strategico per accompagnare la definizione del Regolamento regionale sugli itinerari del turismo lento e per rafforzare una delle vocazioni più identitarie e competitive dell’Umbria. L’Osservatorio nasce come gruppo di lavoro interdisciplinare, senza oneri per il bilancio regionale, con funzioni di studio, analisi e proposta. Avrà il compito di supportare la giunta nell’elaborazione del Regolamento previsto dall’articolo 16 della legge regionale, chiamato a definire standard qualitativi e quantitativi delle infrastrutture del turismo lento, cammini, ciclovie, ippovie, itinerari turistico-culturali, con particolare attenzione all’accessibilità, all’inclusività e alla qualità dell’accoglienza.

Con questo atto

– dichiara l’assessora regionale al Turismo, Simona Meloni –

mettiamo un altro tassello concreto nella costruzione di un modello di sviluppo turistico che è profondamente coerente con l’identità dell’Umbria. Il turismo lento non è una nicchia, ma una leva strategica capace di generare economia, lavoro, coesione sociale e di restituire centralità alle aree interne e ai borghi

 

L’Osservatorio avrà sede presso l’assessorato regionale al Turismo e sarà coordinato dalla direzione regionale competente. Ne faranno parte università, enti pubblici, associazioni di categoria, rappresentanze degli enti locali, organizzazioni del mondo agricolo, artigianale e turistico, soggetti legati alla mobilità dolce, allo sport, alla disabilità e alla promozione territoriale, oltre ai servizi regionali coinvolti nella programmazione e nella gestione delle infrastrutture del turismo lento.

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Abbiamo scelto una composizione ampia e qualificata

– prosegue Meloni –

perché il turismo lento è per sua natura un sistema complesso, che mette insieme mobilità, paesaggio, cultura, agricoltura, servizi, formazione e comunità. Il confronto strutturato con chi opera sul territorio è la condizione necessaria per definire regole chiare, standard elevati e una visione condivisa

Tra le funzioni dell’Osservatorio anche la possibilità di formulare proposte su formazione degli operatori, informazioni al turista, accoglienza non convenzionale, gestione dei cammini, intermodalità con il trasporto pubblico, fruibilità per le persone con disabilità e sviluppo di esperienze territoriali integrate. 

L’obiettivo

– conclude l’assessore –

è costruire una rete del turismo lento riconoscibile, accessibile e di qualità, capace di parlare ai mercati internazionali senza perdere il legame con le comunità locali. L’Umbria può e deve essere un punto di riferimento nazionale per questo modello di turismo, che è sostenibile non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico