Tutti pazzi per quell’oasi felice di “UJ4Kids”

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Tutti pazzi per quell’oasi felice di “UJ4Kids”. Ai Giardini del Frontone la sezione di Umbria Jazz per i bambini che incanta anche gli adulti. Il coordinatore Fabrizio Croce spiega tutti i segreti di quello che è già un successo

   

Un gatto alla batteria e un altro al contrabbasso, due topolini trombettisti, un coniglio al sax. Non c’è bisogno di arrivare a Brema, patria dei celebri musicanti dei fratelli Grimm, per ammirare dei simpatici animaletti alle prese con note e strumenti. Perché il regno della musica per tutti, concetto ben raffigurato nel disegno che Monica Pioggia ha scelto per la più innovativa delle sezioni di Umbria Jazz, in questi giorni è di casa a Perugia, dove “UJ4Kids” alla sua seconda edizione “rischia” proporzionalmente di rubare la scena alla ben più consolidata creatura di Carlo Pagnotta. Non è solo questione di logo, ideato sicuramente per attrarre i bambini ma anche per lanciare il messaggio che suonare può unire i soggetti più disparati: quello che va in scena ai Giardini del Frontone per nove giorni, fino a domenica 18 luglio, è un festival nel festival dove dagli 0 ai 18 anni tutto è ammesso: ascoltare, suonare, interpretare, socializzare, conoscere, rapportarsi, rispettarsi, interagire e ovviamente crescere. Tutto nel nome della musica, attraverso laboratori e momenti di condivisione, con il jazz filo conduttore a unire anche gli adulti, le associazioni, le scuole pubbliche e quelle private di settore e condurli appassionatamente verso quella meta che già nel 2019 aveva avuto i suoi primi vagiti: introdurre i linguaggi musicali nella didattica fin dall’infanzia e dall’età scolastica attraverso esperienze ed attività sul campo.

 A tracciare la crescita rispetto al primo pur riuscito tentativo è Fabrizio “Fofo” Croce, coordinatore delle attività di “UJ4Kids”, uno che ha la musica nel sangue da sempre e che a Perugia ha lasciato il segno (senza aver certamente terminato di farlo) a partire dai tempi del “Suburbia” prima e del “Normann e il Presidente” poi:

“Quello di due anni fa fu un esperimento a tutti gli effetti, articolato in un unico progetto con il circuito delle scuole montessoriane perugine contornato da una serie di piccoli eventi interpretati da professionisti venuti da fuori. Stavolta, invece, è diverso e la differenza è palpabile: il 90% del programma riguarda progetti svolti sul territorio con le scuole di musica locali in primo piano accanto alle istituzioni scolastiche e a numerose associazoni. Riusciamo così a coinvolgere circa 700 ragazzi, dai più piccoli agli studenti delle superiori, fornendo loro tra l’altro una sorta di opportunità di rinascita relazionale dopo lunghi mesi di chiusura a 360 gradi causa Covid”.

Già, il Covid. Quello che ha costretto alla didattica a distanza, all’isolamento dentro alle proprie abitazioni, ad ogni forma di attività svolgibile solo attraverso uno schermo.

“Un esempio? La sinfonia per fiati, coro, banda, percussioni e rap per la direzione di Alessandro Deledda incentrata su un brano di Miles Davis – racconta Croce – che è risuonata nell’evento di apertura di “UJ4Kids” sabato mattina, nell’ambito del Progetto “JxG” (Jazz per tutte le Generazioni, n.d.r.) in collaborazione con la scuola di musica “Piano solo” di Perugia, ha visto partecipare quasi 100 musicisti, ragazzi e adulti. Tutti per la prima volta si erano incontrati insieme a suonare nelle prove generali di San Sisto solo qualche giorno prima, dopo quattro mesi di esercitazioni a distanza. Immaginate la complessità della cosa, ma anche la soddisfazione di aver compiuto quasi un miracolo nell’interpretare al meglio la performance sia sotto il profilo dell’impatto sonoro, che dal punto di vista sociale. Roba da brividi”.

Nella foto: Fabrizio Croce

Come da brividi sono quei Giardini del Frontone scelti come location in luogo del piccolo Chiostro di San Fiorenzo, che non sarebbe stato soprattutto a norma per attuare le misure più consone al contenimento del “Covid 19” in fatto di partecipazione del pubblico. O quegli accorgimenti che rendono tutto a misura soprattutto di bambino, grazie a un grande tappeto di linoleum giallo con dei punti neri a garantire il giusto distanziamento e uno strato di moquette a rendere tutto più comodo e a consentire il contatto diretto tra i piccoli e i musicisti nelle quattro postazioni che ospitano a rotazione i 25 eventi del cartellone. E perfino quelle zone d’ombra create ad hoc per ripararsi dal sole, i cappellini ufficiali e le bottigliette di acqua a disposizione dei partecipanti. Anche gli accessi sono gratuiti fino al consentito (info e prenotazioni alla mail ujforkids@gmail.com o al numero 349/8722937) in mattinate che rappresentano per tutte le famiglie una valida alternativa al tran tran di centri estivi e piscine.

Un momento della performance del laboratorio musicale con Gianfranco De Franco nell’ambito del programma nazionale “Nati per la musica”

Ma “UJ4Kids” rappresenta anche un grande supporto per tante realtà del territorio che partecipano a numerosi bandi nazionali:

“Si pensi – conclude “Fofo” –  alla vittoriosa partecipazione ad un progetto tramite il quale la Siae destina parte dei propri introiti alla valorizzazione di nuove realtà musicali: siamo riusciti a finanziare l’acquisto di strmentazioni per un’intera orchestra scolastica a favore della Direzione didattica 2 di Madonna Alta e via Cortonese; oppure al progetto “Improvvis.azioni”, realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri e in cui Umbria Jazz è capofila, attraverso il quale con circa 30.000 euro si darà ossigeno a svariate scuole di musica private, rimaste al palo durante il lockdown, che potranno realizzare iniziaive promozionali verso i ragazzi per far ripartire le proprie attività”.

Una funzione di sostegno che rende ancor più merito a una rassegna destinata a diventare una nuova pietra miliare di Umbria Jazz.

Francesco Bircolotti