Terni, aggrediti due infermieri al pronto soccorso

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Due infermieri del pronto soccorso dell’ospedale di Terni sono stati aggrediti e hanno riportato gravi conseguenze: uno ha subito la frattura di una gamba, l’altro un trauma alla spalla. Per entrambi i sanitari la prognosi è di 30 giorni.

A darne notizia è stata l’Azienda ospedaliera, che ha ricordato come “le aggressioni al personale sanitario costituiscano un reato”.

Il primo episodio ha coinvolto un paziente quarantenne che, durante un prelievo di sangue, ha colpito con un calcio l’infermiere che lo stava assistendo, provocandogli la lesione alla spalla. L’ospedale “Santa Maria” riferisce che è stata sporta denuncia e inoltrata segnalazione all’Autorità giudiziaria.

Nel secondo caso, una donna è stata portata in pronto soccorso dalla Polizia di Stato dopo un malore accusato in questura. Durante l’accoglienza, ha colpito con un calcio un infermiere, causandogli la frattura di un malleolo. Anche in questo caso sono scattate le denunce previste.

Secondo quanto evidenziato dall’Azienda ospedaliera, questi episodi si inseriscono in un contesto regionale sempre più allarmante. I dati del Centro umbro per la gestione del rischio sanitario mostrano infatti nel 2024 un netto incremento: 207 aggressioni registrate (+37% rispetto al 2023), che hanno coinvolto 262 operatori (+46% sull’anno precedente). L’analisi segnala che il 69% delle vittime sono donne, con la fascia più colpita tra i 30 e i 39 anni. Gli infermieri risultano i più esposti (58%), seguiti dai medici (25%). La maggior parte degli episodi avviene al mattino (52%) e riguarda aggressioni verbali (76%), ma preoccupa l’aumento delle violenze fisiche (18%).

La Regione Umbria ha quindi predisposto Linee guida per la prevenzione, la segnalazione e la gestione delle aggressioni contro gli operatori sanitari e socio-sanitari. Inoltre, sta finalizzando il progetto “Umbria contro ogni genere di violenza”, con l’obiettivo di contrastare in maniera più efficace il fenomeno.