Successo per la prima “Festa dell’Olio” di Spineta

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Valorizzare il territorio attraverso la cultura dell’olio extravergine e la qualità dei prodotti tipici. È lo spirito che ha animato la prima Festa dell’Olio di Oliva di Spineta svoltasi giovedì 12 novembre 2015 presso Santa Maria della Spineta, frazione del Comune di Fratta Todina. La manifestazione, promossa dagli “Amici della Spineta” in collaborazione con la Pro Loco Spineta, si è articolata in due momenti: una visita al molino cooperativo “Pian delle Vigne” di Collelungo, frazione del Comune di San Venanzo, per assistere da vicino alla molitura e lavorazione delle olive appena raccolte, e a seguire una degustazione dell’olio nuovo e di prodotti tipici umbri messi a disposizione da diversi produttori locali. All’iniziativa, cui hanno aderito vari olivicoltori, operatori ed imprese del settore agroalimentare, hanno partecipato anche rappresentanti delle Amministrazioni locali di Fratta Todina, San Venanzo e di Montecastello di Vibio, territori accomunati dalla presenza di varietà olivicole ed agroalimentari di qualità. Alla manifestazione ha portato i suoi saluti anche il Consigliere regionale Gianfranco Chiacchieroni che, visto il successo della prima edizione, ha raccolto l’idea lanciata dai promotori dell’iniziativa di far diventare la festa un appuntamento fisso annuale e di ampliarne la portata con l’obiettivo di realizzare, nel novembre 2016, anche un mostra-mercato con l’istituzione di un premio per il miglior produttore di olio extravergine di oliva del territorio. Alla giornata ha preso parte anche il dott. Paolo Guelfi, agronomo della Regione Umbria, che ha illustrato le diverse colture di olivo che caratterizzano questa parte del territorio regionale. La festa ha avuto anche un risvolto solidale: durante la giornata, infatti, sono stati raccolti fondi per l’acquisto di un laparoscopio tridimensionale da destinare al reparto di Chirurgia dell’Ospedale delle Media Valle del Tevere di Pantalla, uno strumento ad alta tecnologia in grado di minimizzare il trauma chirurgico per il paziente e, grazie alla visione 3D, di restituire agli occhi del chirurgo immagini perfette, inimmaginabili solo fino a pochi anni fa.