“Su sanità e welfare la Regione viaggia senza bussola”

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La nota del Pd

“La sanità e il welfare della Regione continuano a viaggiare senza bussola. Ne è l’esempio quanto è avvenuto sulla gara per l’affidamento dei servizi di assistenza residenziale, semiresidenziale e domiciliare della Usl Umbria 2”.

   

A denunciarlo sono i consiglieri del gruppo regionale del Pd.

“Si tratta di una gara prima bandita per sei mesi e poi sospesa – aggiungono -, con il pretesto della necessità di fornire chiarimenti agli operatori economici interessati ma di fronte alla quale si sono alzate le proteste dei sindacati e delle associazioni delle cooperative. L’ennesima prova che un settore fondamentale come quello di sanità e sociale, in Umbria, stia procedendo senza un chiaro orizzonte, a scapito dei servizi per i cittadini e della sopravvivenza professionale degli operatori. L’auspicio è che questa ulteriore sospensione – dicono i consiglieri regionali in una nota diffusa da Palazzo Cesaroni – possa essere impiegata per mettere a terra una gara concreta e sostenibile, con una durata che sia nella media nazionale e che così permetta a tutti gli operatori di lavorare in maniera sostenibile e con passione. Di certo quello che abbiamo visto in questi mesi non ci lascia ben sperare e va nella direzione contraria: dopo una gara ponte di sei mesi nel 2021, ecco una nuova gara della durata di soli sei mesi, prorogabili altri 18. Una scelta che, come sottolineato dalle associazioni di categoria, impedisce alle imprese sociali di programmare le attività e investire per migliorare la qualità dei servizi. Grave anche il fatto che, nonostante l’Assemblea legislativa abbia approvato un atto che formalizzava la contrarietà all’utilizzo del massimo ribasso, questa gara appena sospesa abbia utilizzato una formula che incentiva la massimizzazione del ribasso a danno della qualità. Come minoranza avevamo già annunciato una interrogazione per chiedere spiegazioni e non ci fermeremo. L’obiettivo è capire come sia nata una gara con tali storture e mostruosità e quale sia stata la responsabilità della Regione nelle linee di indirizzo assegnate all’azienda Usl Umbria 2. Appare ancor più paradossale che la Usl2, dopo la nostra conferenza a Spoleto, si sia affrettata a garantire la regolarità dei propri provvedimenti e pochi giorni dopo invece abbia provveduto alla sospensione della gara contestata. Serve una operazione verità – concludono i consiglieri del Pd – e, soprattutto, un impegno per arginare il continuo tentativo del centrodestra di smantellare il sistema inclusivo di assistenza che aveva sempre caratterizzato l’Umbria”.