Santini a iniziative carcere di Terni, “Esperienza toccante”

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Foto Ansa

Inaugurazione del monumento ai caduti e dell’area verde

“E’ stato un onore ma soprattutto un’esperienza umana molto toccante”.

   

A dirlo è la vice presidente della Provincia di Terni, Monia Santini, che ha presenziato alle due iniziative della polizia penitenziaria, l’inaugurazione del monumento ai caduti del Corpo e il taglio del nastro dell’area verde del carcere di Terni dove i figli dei detenuti potranno incontrare i propri padri.

“Sono state due iniziative importantissime – commenta la vice presidente – soprattutto quando ci è stato permesso di entrare proprio nel cuore della casa circondariale, passando attraverso ambienti che normalmente accolgono gli incontri tra i detenuti e i loro familiari, i loro avvocati, gli addetti ai lavori, ambienti carichi quasi trasudanti emozioni, dolore”.

Molto toccante, secondo la Santini anche l’ambiente della ludoteca, dove i bimbi trascorrono del tempo giocando e leggendo. “Lì su una piccola parete in basso – dice la vice presidente – c’era una scritta appena leggibile fatta con un gessetto: ‘Vi amo papà e mamma’, un colpo al cuore, una frase semplice che apre scenari mentali di grande commozione e dolore.

Per questo – aggiunge – mi sono immediatamente relazionata con le operatrici addette ai progetti soprattutto artistici con e per i detenuti prendendo i primi contatti per poter aiutare a creare progetti che possano intervenire su questi spazi addetti ad accogliere bambini all’interno di un ambiente che ovviamente non nasce per loro. Lo spazio inaugurato questa mattina, la ludoteca, sono entrambi importantissimi – osserva la vice presidente – sono dei passi di sensibilità grandissima nei confronti di questo delicato equilibrio bambino-genitore detenuto, ma tutti noi abbiamo un dovere morale, ognuno per le sue possibilità e volontà, di aiutare il sistema carcerario del proprio territorio ad avere la massima attenzione e propositività al riguardo. Il mio impegno personale – sottolinea – prevede il coinvolgimento di artisti e artiste locali che vogliano dare un apporto significativo all’abbellimento di queste zone e al coinvolgimento dei detenuti, dei loro figli e, perché no, delle fasce più giovani della nostra comunità, ad operare fattivamente riuniti in progetti artistici e socialmente utili”.