Rifiuti: botta e risposta tra Carissimi (Lega), Paparelli (PD) e De Luca (M5S)

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Rifiuti: botta e risposta tra Carissimi (Lega), Paparelli (PD) e De Luca (M5S). Carissimi: “Gravi le accuse alla Giunta”. Paparelli e De Luca: “Le reazione del consigliere Carissimi dimostrano che abbiamo colpito un nervo scoperto”

   

Il consigliere regionale Daniele Carissimi (Lega –responsabile Dipartimento Ambiente del Gruppo),

“condanna duramente le dichiarazioni rilasciate dai consiglieri Paparelli (PD) e De Luca (M5S) – https://urly.it/39apv – in merito alle scelte impropriamente ritenute già assunte, contrariamente al vero, dalla Giunta Tesei in tema di gestione del ciclo dei rifiuti prodotti in Umbria. Scelte date per scontate che, ad avviso dei consiglieri dell’opposizione, invece di risolvere il problema dei rifiuti, trasformerebbero il cuore verde d’Italia in un grande inceneritore di rifiuti, con gravi conseguenze per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Le accuse rivolte alla Giunta regionale sono ancora una volta destituite di qualsiasi fondamento, in quanto derivano da congetture che non hanno nulla a che vedere con la realtà e non tengono minimamente in considerazione, né tantomeno rispettano, i percorsi istituzionali previsti dalla legge. Come più volte ricordato, le decisioni in tema di gestione dei rifiuti saranno adottate nei prossimi mesi dalla Giunta con la partecipazione e il coinvolgimento di tutte le forze politiche, le quali, invece di limitarsi a denigrare scelte ancora non fatte, ben potrebbero contribuire in modo attivo e costruttivo alla soluzione dei gravi problemi che oggi l’Umbria si trova ad affrontare, dato che non offrono proposte neanche in questa fase preliminare di verifica. Non serve infatti ricordare che la termovalorizzazione non è una scelta di questa Giunta, ma deriva dal noto Decreto ‘Sbocca-Italia’, con cui il Governo Renzi, dello stesso partito che ha sempre governato la Regione prima del 2019, assegnava all’Umbria, non uno, ma ben due termovalorizzatori. Da che pulpito viene la predica, dato che la Sinistra, dopo 50 anni di malgoverno e assoluto immobilismo in termini di politiche sui rifiuti, lancia accuse nei confronti dell’attuale Giunta regionale? Se le discariche della regione sono sull’orlo del collasso e oggi ci troviamo di fronte alla necessità di compiere scelte drastiche di certo la colpa non è di chi è al Governo da appena un anno e ha dovuto gestire una pandemia mondiale. La Giunta si è prontamente attuata a fare la ricognizione preliminare al fine di redigere il miglior piano di gestione dei rifiuti in cui verranno fatte le scelte che oggi non sono state assunte. Per fronteggiare la grave situazione nella quale il precedente governo a firma PD ci ha lasciato servono soluzioni concrete che passino attraverso scelte coraggiose volte a: ridurre la quantità di rifiuti prodotti attraverso l’incentivo alla prevenzione e al riuso; promuovere l’eco-design e la progettazione di prodotti duraturi e sostenibili; rendere più efficiente la raccolta differenziata e diffondere sistemi di tariffazione conformi al principio di matrice europea ‘pay as you throw’ come la TARIP; promuovere le politiche di Green Public Procurement (GPP) e gli acquisti verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni; accelerare la nascita di nuovi impianti di recupero di materia, l’ammodernamento e lo sviluppo tecnologico della rete impiantistica regionale; intervenire nella produzione di CSS combustibile per decongestionare i conferimenti in discarica; semplificazione amministrativa per le imprese. Invece di definire offensivamente il Comitato scientifico nominato a tutela dei cittadini umbri ‘un gruppo di lavoro con il mero scopo di produrre giustificazioni scientifiche per dare il via libera a questo disegno’ e di limitarsi a dire che ‘vista la condizione in cui versano le nostre discariche, la produzione di CSS non risolve il problema dei rifiuti’, meglio sarebbe che l’opposizione assumesse un atteggiamento quantomeno rispettoso nei confronti di chi oggi tenta di rimettere insieme i cocci rimasti dopo anni di inefficienza, ignavia e cattiva amministrazione su un tema così importante e lasci da parte una demagogia costruita sul fervore di danni alla salute che la tecnologia e il progresso ha ampiamente escluso”.

Questa, invece, la risposta dei consiglieri Paparelli (PD) e De Luca (M5S)

“Le reazioni scomposte del consigliere regionale della Lega, Daniele Carissimi dimostrano che le nostre dichiarazioni hanno colpito un nervo scoperto, anche se non è chiaro se interviene a titolo personale, in qualità di avvocato, oppure di rappresentante delle istituzioni. Parole che confermano esplicitamente a nome della Lega la volontà di bruciare rifiuti o Css che sia nei cementifici umbri e indirettamente non fanno che confermare le direttrici di marcia intraprese dalla Regione in tema di termovalorizzazione, così come abbiamo denunciato pubblicamente. Ciò trova conferma non solo nel linguaggio scomposto utilizzato nei nostri confronti, che peraltro, rimandiamo al mittente, ma anche dal fatto che, sull’argomento intervenga il consigliere Carissimi e non l’Assessore regionale competente. La volontà di produrre e bruciare Css, da un lato, e di fare a Terni il centro umbro di raccolta dei reflui urbani da cui trarre valorizzazione energetica, dall’altro, non sono fatti opinabili, dato che è stato lo stesso assessore regionale all’ambiente Morroni a renderli pubblici. Scelte politiche sbagliate, ma legittime, così come riteniamo essere le nostre dichiarazioni di dissenso rese sulla base delle prerogative che lo Statuto e la democrazia ci riconoscono. Del resto, le audizioni a cui Carissimi ha assistito ieri hanno di fatto confermato questo disegno, così come abbiamo fedelmente riportato, e sul quale ci aspettiamo, eventualmente, delle dichiarazioni di smentita da parte della Giunta, circa le affermazioni dello stesso Carissimi che non sappiamo a quale titolo parli, se personale o a nome del Governo regionale. Certamente, parlando a nome della Lega, sulla città di Terni si esplicita un disegno di declino e regresso, che passa dalla Manchester italiana a capoluogo regionale dei fanghi di fogna da avviare a ‘valorizzazione termica’, così come scritto nelle schede del Recovery Plan”.