Rating di legalità: la Cooperativa Asad ottiene le tre stelle

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Liana Cicchi Presidente Cooperativa Sociale Asad

La Presidente Liana Cicchi: “È un forte elemento di garanzia sia per i soci che per l’esterno”

   

Prosegue l’impegno di ASAD nel rispetto dei principi di eticità e legalità. La Società Cooperativa Sociale è infatti inserita nell’elenco delle Imprese con Rating di Legalità dal 2018.
Dopo le valutazioni effettuate e la deliberazione seguente da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nell’ adunanza del 5 luglio 2022 , Asad ha rinnovato il rating con il massimo riconoscimento possibile in materia di legalità e trasparenza per le imprese, con il punteggio massimo di tre stelle.

“Il mantenimento di questo elevato punteggio – precisa la Presidente Liana Cicchi – è un forte elemento di garanzia sia all’interno, verso i soci e i dipendenti della cooperativa, che all’esterno, verso i molteplici portatori di interesse con i quali ASAD si confronta e interloquisce ogni giorno”

CHE COS’È IL RATING DI LEGALITÀ

Il Rating di legalità è un nuovo strumento introdotto nel 2012 (art. 5 ter del D.L. 1/2012 (cd. Decreto Cresci Italia), come modificato dalla L.62/2012, con il fine di promuovere i principi etici nei comportamenti aziendali. Il riconoscimento è dunque volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale tramite l’assegnazione di un giudizio sul rispetto della legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, sul grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business, e precisamente a:
• rispettare i contenuti del Protocollo di legalità sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria, delle linee guida che ne costituiscono attuazione, del Protocollo sottoscritto dal Ministero  dell’Interno e dalla Lega delle Cooperative , e a livello locale dalle Prefetture e dalle associazioni di categoria;
• utilizzare sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge;
• adottare una struttura organizzativa che effettui il controllo di conformità delle attività aziendali a disposizioni normative applicabili all’impresa o un modello organizzativo ai sensi del d.lgs. 231/2001;
• adottare processi per garantire forme di Corporate Social Responsibility;
• essere iscritte in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa;
• avere aderito a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria;
• aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione.

Camilla Squarta