Raccolta differenziata: ecco i bidoni intelligenti a Corciano

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A Corciano stanno per arrivare i cassonetti intelligenti, quelli che si aprono con la chiavetta/badge e servono per controllare la raccolta differenziata. La sperimentazione sarà avviata nei condomini sopra ai 6 appartamenti, non appena la GEST – società, nata dall’unione di Gesenu SpA, Ecocave Srl, Sia SpA e Tsa SpA, che si occupa della gestione integrata dei rifiuti nell’ATI 2 dell’Umbria (Trasimeno – Perugino – Marscianese – Tuderte) – avrà completato il montaggio delle cupole sugli appositi contenitori, da essa messi a disposizione, al pari della tecnologia.

“Il progetto pilota dovrebbe partire a fine settembre – sottolinea l’assessore all’ambiente Giuseppe Felici – e coinvolgerà i 5 palazzi più grandi si San Mariano. Ogni cassonetto si aprirà mediante una tessera magnetica personalizzata che servirà alla GEST per controllare come i rifiuti vengono conferiti. Intendiamo, ovviamente, il materiale residuo, perché carta, plastica e vetro che vanno a riciclo non sono soggetti a controllo”.

L’obiettivo finale, spiega ancora Felici “rimane la riduzione del rifiuto residuo, destinato in prospettiva a sparire al pari delle discariche, con un sistema di avvicinamento progressivo, infatti, è possibile togliere tutto dal residuo, perché qualsiasi materiale può essere riciclato. A questa consapevolezza ci si è arrivati per gradi, ad esempio un tempo il tetrapak veniva raccolto insieme alla carta ma andava ad abbassarne il prezzo, tuttavia, se conferito nell’indifferenziata, sapevamo di sprecare una risorsa. Ora, finalmente, la frazione di tetrapak viene raccolta separatamente (sul territorio sono state avviate varie campagne informative e si segue tale modalità – ndr) ed inviata a cartiere specializzate, con il risultato di eliminare dall’ambiente un rifiuto molto inquinante, valorizzandolo. E questo si potrebbe fare con tanti altri materiali di risulta – aggiunge l’assessore – l’assunto che non tutte le plastiche siano riciclabili è da sfatare, infatti il cosiddetto plasmix, materiale ricavato dalla selezione, trattamento e miscela industriale di plastiche eterogenee derivate dal riciclo di materiali che prima non venivano differenziati, consente di ottenere ad esempio i contenitori dei caschi per motorini. Quindi, meglio si raccoglie l’indifferenziato, meno indifferenziato avremo e più lo stesso andrà a sparire”.

Oltre al controllo delle quantità e qualità della raccolta specifica, i “cassonetti intelligenti” avranno anche un’altra peculiarità, di tipo economico. “Se la modalità funziona – conclude Felici – contribuirà alla determinazione della ‘tariffa puntuale’ già allo studio. Si tratta di un tipo di tariffazione che valorizza le buone pratiche e che può ricompensare chi conferisce in maniera adeguata”.