Preci rivive con il Festival dell’appennino: successo per la suggestiva giornata alla scoperta delle bellezze del borgo

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Dall’Abbazia di Sant’Eutizio su per la montagna passando per l’Eremo di san Fiorenzo, dove vive un’eremita. A seguire taglio del prosciutto e ritorno in paese per il concerto finale

   

Appassionati di montagna e turisti alla scoperta delle bellezze naturali, culturali ed enogastronomiche di Preci, territorio colpito dal sisma del 2016, dove la ricostruzione è visibile non solo tra gli edifici ma si percepisce nelle persone, nella loro voglia di rinascita e nel loro essere comunità ospitale e autentica. Per questo il Festival dell’Appennino, che ha chiuso il cartellone di eventi dell’Agosto a Preci (sabato 23 agosto) è stato un successo, con tanti partecipanti ‘occasionali’ ma anche ‘fedelissimi’ facenti parte di quella comunità itinerante del Festival che è giunto alla sedicesima edizione coinvolgendo 28 Comuni dell’Appennino centrale di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, grazie al contributo del Commissario straordinario sisma 2016, al Consorzio del Bacino imbrifero montano (Bim) del Nera e Velino della provincia di Perugia e ai Bim di Vomano-Tordino Teramo e Bim Nera-Velino Rieti. Si tratta di una manifestazione a vocazione turistica e culturale che unisce escursioni, spettacoli, performance, concerti, incontri, presentazioni ed enogastronomia, favorendo un tipo di turismo esperienziale e accessibile nelle aree interne dell’Appennino centrale.

Il Festival dell’Appennino è ha fatto così tappa (la ventesima) a Preci per una suggestiva escursione partita dall’Abbazia di sant’Eutizio, ora in fase di ristrutturazione, un edificio religioso di grande valore storico-artistico essendo un complesso monastico antichissimo dove è nata la famosa Scuola chirurgica di Preci. I partecipanti hanno effettuato un percorso ad anello di circa 6 chilometri con un dislivello di 344 metri e sono giunti all’Eremo di san Fiorenzo per l’incontro con l’eremita, un giovane polacco di nome Tadeusz, che con il suo lavoro sta facendo risorgere l’antico eremo. Tadeusz ha già restaurato la cappella dedicata al santo Fiorenzo e ricavato una minuscola stanza dove vive. Qui c’è stata una sosta con un punto ristoro e l’immancabile taglio del prosciutto, organizzato dalla proloco per poi ripartire alle 14 e fare rientro all’Abbazia di sant’Eutizio. La serata si è conclusa in piazza Preci borgo con il concerto di Vizi e Virtù, cover band di Vasco Rossi, per un viaggio rock scandito dai grandi successi del Blasco.

“Un Festival del vivere bene, che conduce alla riscoperta delle bellezze e delle tradizioni dei territori dell’Appenino centrale – ha dichiarato Massimo Messi, sindaco di Preci e presidente del Bim Nera e Velino –. Un’occasione per riportare le persone in questi luoghi feriti ma pronti a rinascere. La nostra comunità ha tanta voglia di socialità, di condivisione e questo Festival è stato un segnale. Ringrazio il commissario alla ricostruzione post sisma 2016 Guido Castelli, Carlo Lanciotti, della Compagnia dei Folli, che ha dato una grande mano per la realizzazione di questo evento e tutti i cittadini di Preci che si sono resi disponibili”.