“Riteniamo doveroso sottolineare un’assenza che colpisce: quella della voce ufficiale del Comune”
Come rappresentanti delle opposizioni in Consiglio comunale, esprimiamo profonda solidarietà e vicinanza alla giovane donna vittima della drammatica violenza avvenuta nei giorni scorsi a Perugia. Si tratta di un fatto che scuote le coscienze e tocca nel profondo la nostra comunità, che si scopre vulnerabile proprio dove dovrebbe sentirsi più sicura: nella quotidianità
Di fronte a episodi così gravi, non ci possono essere silenzi, né zone grigie. È nei momenti più difficili che il senso delle istituzioni si misura anche attraverso la capacità di farsi sentire e di stare accanto alle persone, con parole semplici ma necessarie: di empatia, di condanna, di impegno.
In questo senso, non possiamo che esprimere il nostro apprezzamento per il lavoro delle forze dell’ordine e della Procura della Repubblica, che hanno operato con rapidità, professionalità e determinazione. L’arresto del presunto responsabile a poche ore dai fatti è la dimostrazione che esistono strumenti e persone capaci di garantire sicurezza e giustizia, quando messi nelle condizioni di lavorare.
Al tempo stesso, riteniamo doveroso sottolineare un’assenza che colpisce: quella della voce ufficiale del Comune. Ci saremmo aspettati una presa di posizione netta da parte della prima cittadina, un messaggio rivolto alla città, un gesto di prossimità verso la vittima. Perché il silenzio, anche se non dettato da indifferenza, può facilmente essere percepito come tale.
Colpisce ancor di più notare come su altre vicende, anche lontane dal contesto locale – come quelle di politica internazionale o di cronaca estera – si registri spesso una presenza puntuale, un’attitudine al commento pubblico, alla visibilità. Ma quando la ferita si apre qui, nella nostra città, tra le nostre strade, ci si trincera dietro un riserbo che rischia di sembrare disinteresse.
Non si tratta di polemizzare o strumentalizzare: sappiamo bene che la violenza di genere è un fenomeno complesso, che richiede interventi strutturali, prevenzione, cultura, educazione. Ma ogni parola non detta è un’occasione persa per testimoniare da che parte si sta.
Perugia ha bisogno di una politica presente, sobria ma coraggiosa. Che non giri lo sguardo, che sappia parlare quando serve, e soprattutto dove serve. Non per fare notizia, ma per essere davvero al fianco di chi ha subito, di chi ha paura, di chi si aspetta dalle istituzioni un segnale di attenzione e cura.