Pavanelli (M5s): “No Css nelle cementerie”

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Pavanelli (M5s): “No Css nelle cementerie”. La mozione al Governo della Senatrice pentastellata

“Il Green deal europeo, con l’obbiettivo di raggiungere la neutralità climatica nel 2050, richiede di considerare nuove scelte in materia di ambiente e di abbandonare progressivamente le tecnologie ad alto impatto inquinante. Tra queste sicuramente vi sono quelle collegate all’utilizzo di varie tipologie di rifiuti da usare come combustibile, detto Css per alimentare gli altoforni di cottura del cemento. L’utilizzo del Css, oltre ad essere collegato a molte problematiche ambientali, dalla gestione dei rifiuti alle emissioni inquinanti, è anche un elemento ostativo a favorire ed incentivare l’introduzione di nuovi modelli di produzione e di consumo per la transizione verso l’economia circolare, uno dei tasselli fondamentali di cui è fatto il grande progetto del green deal europeo. Ritengo che sia arrivato il momento di iniziare seriamente a riconsiderare l’uso del Css nei cementifici, da quando il decreto Clini ne ha permesso l’utilizzo a partire da febbraio 2013. E per questo ho depositato una mozione che impegni il Governo a riesaminare il decreto Clini. Un passo necessario se pensiamo che in Italia vi è una massiccia presenza di cementifici (sono 50, fonte: Aitec – Associazione italiana tecnico economica cemento – aderente a Confindustria) e in Umbria, a Gubbio, i gestori di due impianti hanno chiesto alla Regione l’autorizzazione per poter bruciare css, nonostante le linee guida opposte verso “rifiuti zero” per scongiurare che la città diventi l’inceneritore di rifiuti regionale. Per salvaguardare l’ambiente, tutelare la salute dei cittadini ed evitare danni all’economia a vocazione turistica di città come Gubbio, ma non solo”.

   

Lo ha riferito la senatrice Emma Pavanelli (M5s), membro della Commissione Ambiente in Senato.