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lunedì, 22 Dicembre 2025
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Varenne ad Assisi per la benedizione degli animali

C’era anche Varenne, uno dei cavalli più titolati della storia dell’ippica, tra i tanti animali che hanno partecipato alla benedizione davanti alla basilica di Santa Maria degli Angeli, in occasione di Sant’Antonio Abate. Tradizione alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale alla sanità Luca Barberini con il suo cane Nelson. “Una bella tradizione, segno di vicinanza agli amici a quattro zampe, capaci di essere accanto alle persone anche nei momenti di grande difficoltà, come questi giorni in Abruzzo, dove i cani da soccorso hanno contribuito a salvare diverse vite” ha quindi sottolineato Barberini con un post su Facebook. “Una manifestazione – ha aggiunto – che ha richiamato tanta gente, anche da fuori regione: un segnale chiaro di un’Umbria che, con la sua bellezza e le sue tradizioni, sa e vuole riemergere dalle difficoltà”. Varenne è arrivato Vigone con la stalliere Anna. Con lui Roberto e Jacopo Brischetto, titolari centro piemontese, e allevatore Sergio Carfagna.

Fonte: Ansa.it

   

Morto l’ex Vescovo di Gubbio

E’ morto il vescovo emerito di Gubbio, mons. Pietro Bottaccioli. Avrebbe compiuto 89 anni il 15 febbraio prossimo. La diocesi eugubina ha reso noto che il decesso è stato causato dall’aggravarsi di un quadro clinico “già complesso”. Negli ultimi giorni, trascorsi presso il seminario diocesano, monsignor Bottaccioli è stato circondato dall’affetto e dal calore del vescovo, mons. Mario Ceccobelli, di sacerdoti, religiosi e fedeli. “Venerdì scorso, nella Chiesa di San Giovanni – si legge ancora nella nota -, in tanti lo avevano accompagnato con la preghiera in questo suo ultimo viaggio verso la Luce”. La camera ardente sarà allestita nella stessa chiesa di San Giovanni mentre i funerali sono in programma martedì 24 gennaio nella Chiesa di San Domenico. Monsignor Bottaccioli venne nominato vescovo di Gubbio il 26 aprile 1989 da papa Giovanni Paolo II e ha guidato la diocesi per 15 anni. E’ stato anche pubblicista e decano dei giornalisti cattolici dell’Umbria.

Fonte: Ansa.it

   

Umbria, si allenta la morsa del freddo

Si allenta la morsa del ghiaccio in Umbria. Tornano infatti a salire le temperature, anche se durante la notte le minime sono arrivate ancora abbondantemente sotto lo zero, in particolare nelle zone colpite dal terremoto. Cascia è stata di nuovo la città più fredda con meno 11 gradi, a Forca Canapine e Castelluccio il termometro ha segnato meno quattro e meno tre a Norcia. Nella città di San Benedetto in mattinata la colonnina di mercurio è comunque sopra lo zero. Un quadro che emerge dai dati del centro funzionale della Protezione civile dell’Umbria che evidenzia anche, per quanto riguarda le previsioni per la giornata, un aumento della nuvolosità sull’Appennino umbro-marchigiano, con possibili deboli nevicate a quota 900-1000 metri.

Fonte: Ansa.it

   

La Protezione Civile raggiunge le frazioni delle Marche

Tutte le frazioni marchigiane isolate nei giorni scorsi dalla neve sono state raggiunte. Ancora da liberare qualche frazione dell’Ascolano, dove comunque sono assicurati l’assistenza sanitaria, i soccorsi e la distribuzione dei generi di prima necessità alle famiglie rimaste nelle loro case. Scendono a 600 le utenze Enel ancora interrotte nell’ascolano, mentre va verso la normalizzazione la situazione del Maceratese e del Fermano. E’ quanto si legge in una nota della Protezione civile regionale. Domani sono in programma ricognizioni con un mezzo aereo ed esperti neve e valanghe sui monti Sibillini da Sarnano, Ussita, Visso, Bolognola, Montesibilla, Foce di Montemonaco, Monte Vettore, Acquasanta, Arquata. I soccorritori stanno evadendo tutte le richieste sia nella provincia di Macerata sia nell’Ascolano, anche per quanto riguarda la fornitura di fieno agli allevatori. La Sala operativa unificata permanente è in funzione h24.

Fonte: Ansa.it

   

A Perugia cittadini sempre più disciplinati in tema di antinquinamento

La Polizia Municipale comunica che, con la prevista chiusura del traffico nel week end, nel pomeriggio di oggi sono stati effettuati 16 controlli tra Viale Roma e Via dei Filosofi, a seguito dei quali è stata comminata una sola sanzione. Dai controlli effettuati invece a Ponte San Giovanni (15) non è stata rilevata nessuna violazione. Si ricorda che la chiusura programmata della circolazione a Perugia e Ponte San Giovanni prosegue anche domani, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 13,30 fino alle 17,30. E’ vietata la circolazione alle auto private di categoria inferiore a Euro 3 compresa, ai ciclomotori e motocicli Euro 1 o precedente e ai veicoli privati o commerciali a pieno carico superiore ai 35 quintali, diesel. Sono, invece, autorizzate a circolare le autovetture elettriche e ibride, quelle alimentate a gas metano o GPL, le autovetture con almeno 3 persone a bordo e i veicoli oggetto di specifica deroga. L’inosservanza del divieto comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria di 164,00 euro.

   

Ussita, macerie e speranze “congelate”

Macerie, neve e desolazione: quella che arriva da Ussita è la cartolina di un paese distrutto. E il viaggio che parte da fondovalle per arrivare sulle vette di Frontignano, passando per le frazioni di Casali, Sorbo, Calcara e Tempori, diventa un lungo elenco di case, stalle e alberghi da demolire e frazioni sepolte sotto un metro e oltre di neve e ghiaccio che rischia di congelare anche le speranze di chi qui vorrebbe ricostruire un futuro. “Se in primavera non riportiamo la gente a vivere in questa vallata, Ussita sarà finita. Gli ultimi terremoti di mercoledì scorso e tutta questa neve ci hanno messo definitivamente in ginocchio e oggi c’è in noi solo un sentimento di grande preoccupazione”, dice all’Ansa il sindaco, Marco Rinaldi, mentre è alla guida del fuoristrada 4X4 intento a raggiungere le zone più difficili del territorio. Oggi a Ussita vivono in 11: 6 allevatori e 5 tra personale del Municipio e volontari, tutti gli altri 450 residenti si sono trasferiti negli alberghi del mare.

Fonte: Ansa.it

   

Scuola, lunedì la ripresa delle lezioni

Si va verso la ripresa delle lezioni in diversi comuni dell’Umbria dove l’attività era stata precuazionalmente sospesa dopo le ultime scosse. A Terni tutte le scuole sono risultate agibili e lunedì potrà quindi riprendere l’attività. A comunicarlo è l’amministrazione comunale. Sono 63 gli edifici comunali verificati. Lunedì si tornerà tra i banchi anche a Montefranco. Negli altri Comuni della provincia le scuole sono già riprese. Anche a Spoleto da lunedì riprendono le attività didattiche di tutte le scuole, degli asili nido, dei servizi per la prima infanzia, dei centri diurni socio-riabilitativi per disabili e per anziani non autosufficienti. A Foligno, lunedì, riapriranno gli asili nido pubblici e privati e le scuole dell’infanzia private secondo quanto prevede un’ordinanza del sindaco Nando Mismetti. Le lezioni delle scuole di ogni ordine e grado riprenderanno invece mercoledì. I controlli operati dai tecnici negli istituti scolastici non hanno riscontrato problemi.

   

Terremoto, Coldiretti: “Nuovi posti per capi bovini”

Raddoppiano in Lombardia i posti per gli animali sfollati del terremoto in centro Italia. A Bagnolo Mella, nel Bresciano, il presidente della Coldiretti Lombardia Ettore Prandini, ha messo a disposizione oltre cento posti per capi bovini da carne e anche un alloggio per l’allevatore. Lo ha comunicato Coldiretti. “Si vanno ad aggiungere agli altri cento per mucche da latte della stalla Aia di San Giorgio nel Mantovano – spiega Ettore Prandini – In un momento grave come questo è giusto fare tutti gli sforzi per aiutare chi è in difficoltà in quelle zone d’Italia che sono state colpite dal maltempo e dal terremoto” Sono circa tremila secondo la Coldiretti le aziende agricole e le stalle sepolte dalla neve nelle aree del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpite dal terremoto dove si contano casi di isolamento, nuovi crolli, decine di mucche e pecore morte e ferite, difficoltà per garantire l’alimentazione degli animali, ma anche per le consegne con tonnellate di latte che si è costretti a gettare.

Fonte: Ansa.it

   

Terremoto, nuove possibili forti scosse

Assisi e Napoli unite nel nome dei Santi protettori

“Ad oggi non ci sono evidenze che sia in esaurimento” la sequenza sismica iniziata con il terremoto dello scorso 24 agosto nell’Appennino Centrale e proseguita poi con altre scosse il 26 ed il 30 ottobre e, da ultimo, il 18 gennaio. Lo indica la Commissione Grandi rischi, mettendo in guardia da possibili nuovi eventi ancora più intensi nelle zone vicine, fino ad una magnitudo 6-7. La Commissione identifica tre aree contigue alla faglia principale responsabile della sismicità in corso, che non hanno registrato terremoti recenti di grandi dimensioni e hanno il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo (M 6-7). Questi segmenti – localizzati sul proseguimento verso Nord e verso Sud della faglia del Monte Vettore-Gorzano e sulle aree già colpite dagli eventi di L’Aquila 2009 e Colfiorito 1997 – rappresentano “aree sorgente di possibili futuri terremoti”. Gli esperti segnalano inoltre che i recenti eventi ripropongono il problema della sicurezza delle infrastrutture critiche quali le grandi dighe.

Fonte: Ansa.it