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lunedì, 22 Dicembre 2025
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I futuri geometri si rapportano con la gestione del sisma

Formazione professionale: geometri a confronto

“Viviamo in una terra che deve convivere con i sismi e che non può permettersi di perdere il suo straordinario patrimonio architettonico e artistico. Ci sarà sempre bisogno di progettare, gestire e amministrare dovendosi rapportare a questa situazione. Per questo abbiamo voluto mettere a contatto i nostri studenti con le tante figure necessarie ad affrontare il problema”.

Queste, nelle parole del dirigente scolastico dell’Itet di Perugia Silvio Improta, le finalità del convegno ‘Gli eventi sismici prima, durante e dopo’ che si è svolto nel capoluogo umbro, al Centro congressi ‘Capitini’, martedì 24 gennaio. Un incontro rivolto, in particolare, agli studenti del quinto anno del corso Cat (Costruzione, ambiente e territorio), organizzato in collaborazione con il Centro di formazione e ricerca ‘Nicola e Giovanni Pisano’, il Collegio dei geometri e geometri laureati e i dipartimenti Cat degli istituti tecnici della provincia di Perugia. Oltre allo stesso Improta, all’evento sono intervenuti Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri di Perugia, Massimo Mariani, membro del Consiglio nazionale ingegneri e presidente del Consiglio europeo degli ingegneri civili, Vincenzo Piro del Comune di Perugia, Francesco Santucci dei Vigili del fuoco, Luca Montagnoli della Protezione civile e il sindaco di Cascia Gino Emili.

“Questi studenti – ha ricordato Tonzani – sono i futuri tecnici che saranno chiamati a contribuire a una corretta gestione del territorio. Vogliamo perciò sostenerli e concorrere alla loro formazione mettendo a disposizione strumenti, professionisti e competenze. Ci sono, d’altronde, tutta una serie di aspetti e tematiche che nei percorsi curricolari scolastici non possono essere approfonditi. Si tratta di preparare al meglio i ragazzi a una professione ancora oggi fondamentale, con grandi possibilità e potenzialità”.

“Parliamo di giovani – ha aggiunto Improta – che già il prossimo anno si dovranno confrontare con il mondo del lavoro o con l’università e che non potranno fare a meno di affrontare anche le drammatiche tematiche di cui stiamo parlando oggi”.

In particolare, le relazioni hanno spaziato dai piani cittadini di protezione civile alle attività di prevenzione, dalla gestione delle emergenze alle analisi e al rilevamento dei danni provocati dal sisma del 2016 nell’Italia centrale.

“È una situazione molto particolare – ha spiegato Mariani –, con una serie lunghissima di sismi che ancora non è finita. In questo stato in continua evoluzione è difficile rilevare lo stato dei danni. Sotto questo punto di vista, il ruolo dei geometri e di tutti i tecnici abilitati è importantissimo ma dobbiamo ancora creare una matura cultura in questo campo. Il ruolo storico del geometra va assolutamente tutelato e conservato, anche formando in maniera permanente le nuove generazioni di professionisti”.

Dopo aver sottolineato e analizzato la differenza dei danni che si sono riscontrati a Norcia rispetto agli altri centri colpiti dal sisma, la disamina di Mariani è quindi proseguita sul lavoro multidisciplinare che andrà adesso messo in campo per analizzare gli effetti del sisma sulle strutture e capire, così, gli aspetti positivi e le mancanze delle conoscenze attuali.

   

Dai bambini del Bangui 7 mila euro per Norcia

Claudio Baglioni sarà a Norcia per consegnare ai bambini della città di San Benedetto il contributo raccolto dai loro coetanei di Bangui, nella Repubblica del Centrafrica: all’ospedale di questa città, per volontà dello stesso Papa, è destinato gran parte del ricavato del concerto in Vaticano dello stesso Baglioni, il 17 dicembre scorso. Parte della stessa somma verrà destinata alla realizzazione di un oratorio a Norcia. Il cantautore sarà nella città umbra la mattina del 3 febbraio prossimo, assieme al segretario della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, e al comandante della gendarmeria vaticana, Domenico Giani. L’annuncio è stato dato stamani dal vescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, nel corso dell’incontro con i giornalisti per ricordare San Francesco di Sales.

Fonte: Ansa.it

   

Terremoto, si lavora per il recupero della Basilica di San Eutizio

Recuperare l’abbazia di Sant’Eutizio di Preci: è l’obiettivo che si sono dati diocesi di Spoleto-Norcia, Regione Umbria, Protezione civile, Soprintendenza ai beni culturali e vigili del fuoco che si sono incontrati stamani a Perugia,

“per stilare un cronoprogramma dei lavori che servono per tentare di recuperare un monumento che, dal punto di vista storico, culturale e religioso, è più importante della stessa basilica di San Benedetto di Norcia”

ha detto il vescovo, Renato Boccardo.

“Da Sant’Eutizio nasce la regola benedettina e questo centro divenne famoso in tutta Europa per la sua Scuola chirurgica preciana”

, ha ricordato il presule. Prima di intervenire sul monastero, in gran parte distrutto,

“occorre mettere in sicurezza la grande frana che ha portato via il cimitero soprastante e distrutto il monastero stesso”

, ha evidenziato Boccardo.

Fonte: Ansa.it

   

Rapine seriali e prostituzione, scattano gli arresti

Si accostava a bordo strada per far salire le prostitute sulla propria auto, poi impugnava un coltello con cui minacciava di morte le donne, per farsi consegnare i soldi incassati: i carabinieri di Perugia, in merito ad alcuni episodi del genere, hanno arrestato ieri mattina un bosniaco di 50 anni, residente a Spello e già noto alle forze di polizia. Sequestrati anche due coltelli da cucina, trovati nella macchina dell’arrestato. Il rapinatore seriale era diventato, dall’inizio del dicembre scorso, un vero e proprio incubo per le prostitute presenti sulle strade di Perugia. Tre di loro hanno denunciato di essere state rapinate da uno straniero che con un’utilitaria, nella notte, dopo essersi appartato con le donne, puntava loro al collo o alla pancia un coltello, rapinandole delle banconote: 80 euro nella prima rapina, 200 e 50 nelle altre due.

Fonte: Ansa.it

   

Hotel Rigopiano, Curcio: “Un lavoro complicato”

“Si va avanti, dobbiamo terminare il lavoro. E’ un lavoro complicato e lo si sapeva fin dall’inizio, parlare di tempi è sempre difficile”.

Così risponde il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, all’uscita da Palazzo Chigi dopo un incontro con il premier Paolo Gentiloni, a una domanda sulle operazioni di soccorso all’hotel Rigopiano investito mercoledì scorso da una slavina.

Fonte: Ansa.it

   

Terremoto: Cantone, Errani e Curcio incontrano Paolo Gentiloni

“Abbiamo fatto il punto e abbiamo individuato una serie di passaggi, di soluzioni, su cui ci sarà una riflessione del governo, cui spetteranno le decisioni”.

Lo dice il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, all’uscita da Palazzo Chigi dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, cui hanno preso parte il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario al terremoto Vasco Errani. Gentiloni aveva annunciato un intervento per aumentare i poteri di Protezione civile e commissario straordinario. E al termine della riunione, gli interlocutori non si sbilanciano sui contenuti e i tempi per il varo delle misure.

“Stiamo lavorando: il governo farà i provvedimenti necessari e quando ci saranno, avremo anche i dettagli”

, risponde Errani alle domande dei giornalisti.

Fonte: Ansa.it

   

Imprese creative, Cecchini: “A disposizione 2,8 milioni di euro”

“Per la prima volta mettiamo a disposizione risorse della programmazione comunitaria del Fondo europeo di sviluppo regionale per le imprese creative, con una dotazione finanziaria complessiva di 2 milioni e 800 mila euro, affinché in Umbria cresca e si rafforzi quel tessuto di imprese che operano per mettere in sinergia cultura, beni culturali e i cittadini, generando occupazione e ricadute economiche”.

Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini, illustrando nel corso di una conferenza stampa i criteri generali dello specifico bando che verrà emanato dalla Regione Umbria, in attuazione di una delle azioni (la 3.2.1) del Por Fesr 2014-2020 (il Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale) dell’Umbria e della quale i principali gruppi di destinatari saranno le imprese culturali e creative, esistenti o di nuova costituzione. Alla presentazione ha partecipato un vasto pubblico di rappresentanti di imprese, associazioni e istituzioni culturali.

“La Giunta regionale ha approvato le linee guida del bando che prevediamo di pubblicare entro aprile – ha detto l’assessore Cecchini – Ci poniamo l’obiettivo di conseguire una maggiore valorizzazione culturale degli attrattori dell’Umbria, con lo sviluppo di prodotti e servizi che facciano da volàno per i territori, stimolando anche la creazione di impresa nelle nuove generazioni. A questo scopo – ha precisato – destiniamo 1,8 milioni di euro mentre abbiamo scelto di accantonare il restante 1 milione di euro delle risorse attualmente a disposizione per finanziare la programmazione relativa alla rivitalizzazione di Monteluce, zona significativa del capoluogo regionale”.

Ambiti di intervento sono quelli fissati nella programmazione delle risorse:

“Risorse comunitarie e che quindi – ha specificato – finanziano gli investimenti e non la gestione delle attività. Un primo ambito riguarda la creazione, l’incentivazione e lo sviluppo di imprese culturali e creative e, allo stesso tempo, il consolidamento di quelle già operanti in questi settori. Un secondo ambito – ha aggiunto -sostiene la creazione e lo sviluppo di reti di imprese culturali e creative che offrono prodotti e servizi complementari e funzionali alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali”. Nella valutazione dei progetti che verranno presentati per accedere ai contributi sarà prevista “una premialità per le imprese la cui compagine societaria sia a prevalente conduzione giovanile e femminile”.

Le linee guida del futuro bando sono state illustrate in dettaglio dal direttore regionale alla Cultura, Ciro Becchetti, e dal dirigente del Servizio Valorizzazione delle risorse culturali, Mauro Pianesi. Saranno finanziabili le micro, piccole e medie imprese dei settori culturale e creativo, ma anche le associazioni e fondazioni appartenenti a questi settori e che agiscono in regime di impresa. I settori interessati sono stati individuati in base ai codici Ateco 2007 e definiti di concerto con l’Agenzia Umbria Ricerche, incaricata dalla Giunta regionale dell’attività di assistenza tecnica di questa specifica azione (3.2.1) del Por Fesr 2014-2020.
I contributi verranno erogati con la modalità semplificata del regime “de minimis”, con un’intensità di aiuto pari al 70% e che andrà da un minimo di 30mila euro a un massimo di 200mila euro nel rispetto del regime “de minimis”. L’ammissibilità dei progetti verrà effettuata secondo una procedura valutativa a graduatoria. Per ogni progetto ritenuto ammissibile si procederà a una valutazione di merito rispetto al perseguimento degli obiettivi del bando in base ad alcuni indicatori, fra i quali la qualità e la cantierabilità del progetto, l’innovatività della proposta progettuale anche attraverso l’introduzione di nuove tecnologie Ict per l’informazione e la comunicazione, il livello di integrazione degli interventi con piani di valorizzazione del patrimonio regionale acquisito.

“Gli uffici regionali – ha detto l’assessore Cecchini – stanno elaborando il bando sulla base di questi criteri generali e sono a disposizione per domande e indicazioni per la sua migliore efficacia. Dalla risposta che verrà dalle imprese creative umbre in termini di partecipazioni al bando e dunque di investimenti – ha concluso – valuteremo la possibilità di incrementare la sua dotazione finanziaria”.

   

Umbria, il declino nascosto. Tra crisi economica e voucher come sta la nostra Regione?

Evitare che le amministrazioni pubbliche siano volano di precarietà, spingendole a rinunciare ai voucher come strumento di pagamento dei Bandi Regionali. Ridurre l’orario di lavoro nelle zone di crisi, prendendo spunto dal dibattito al centro dell’agenda politica del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. Saranno questi due degli spunti da cui muoverà, insieme a una proposta di legge regionale sul salario sociale, giovedì 26 gennaio dalle 16.30 nella Sala della Partecipazione di Palazzo Cesaroni, a Perugia, l’incontro “Umbria: il declino nascosto. Economia, lavoro, welfare: analisi e proposte”, promosso da SI, Sinistra Italia – Umbria. Un convegno, con la partecipazione del deputato di SI Stefano Fassina, che partirà dall’analisi degli ultimi dati elaborati dall’AUR (Agenzia Umbria Ricerche) e dall’IRES (Istituto Ricerche Economiche e Sociali) della CGIL sullo stato di salute della nostra Regione. Coordinato da Fabio Barcaioli, del Comitato operativo SI – Umbria, l’incontro vedrà infatti l’intervento di Claudio Carnieri, già presidente della Regione Umbria ed ex presidente dell’AUR, e di Mario Bravi, presidente dell’IRES-CGIL, chiamati a tracciare un quadro dell’esistente. Da lì, si partirà con le idee operative per il futuro, come ad esempio quella di portare anche nel Consiglio regionale dell’Umbria la proposta di legge sulla diminuzione dell’orario di lavoro nelle zone di crisi, già in discussione nel Consiglio regionale emiliano e di cui giovedì a Perugia parlerà Igor Taruffi, capogruppo SI in Regione Emilia-Romagna. O, ancora, come quella di estendere al dibattito politico regionale l’ordine del giorno promosso, in diversi comuni umbri dai consiglieri di SI, per spingere la Pubblica Amministrazione a rinunciare all’utilizzo dei voucher per retribuire i collaboratori chiamati a lavorare con la PA attraverso bandi pubblici. Intervento che appare necessario considerando – come sottolineato dalla stessa IRES-CGIL nei mesi scorsi – il continuo calo delle assunzioni a tempo indeterminato e il boom dei voucher: 2 milioni di unità nel 2016.

   

Fabrizio Bentivoglio di scena a Todi con “L’ora di ricevimento”

Sabato 28 gennaio 2017, alle 21 al Teatro Comunale di Todi va in scena lo spettacolo “L’ora di ricevimento”, la nuova e centesima produzione del Teatro Stabile dell’Umbria con la prestigiosa regia di Michele Placido. Dopo aver debuttato con successo al Teatro Cucinelli a settembre, lo spettacolo sta effettuando una tournée nei più importanti teatri italiani e nel mese di gennaio è in tour nei teatri umbri. Il testo, appositamente scritto per lo Stabile dell’Umbria da Stefano Massini, racconta con verità e ironia, l’incontro-scontro culturale, sociale e religioso tra le famiglie di una classe di bambini della periferia di Parigi. Nei panni del protagonista, un professore che si rammarica di non riuscire mai a portare alla fine dell’anno tutti i suoi allievi, un artista di rara intensità e sensibilità, Fabrizio Bentivoglio, affiancato dalla Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile dell’Umbria.

“Il professor Ardeche è un insegnante di materie letterarie – racconta Massini – un disilluso, un cinico, uno spietato osservatore e un lucidissimo polemista. Fra le sue passioni svettano Rabelais e il Candide di Voltaire. Peccato che la sua classe si trovi nel cuore dell’esplosiva banlieue di Les Izards, ai margini dell’area metropolitana di Tolosa: un luogo in cui la scuola, al di là di Rabelais e di Voltaire, è una trincea contro ogni forma di degrado. La scolaresca che gli è stata affidata quest’anno è ancora una volta un crogiuolo di culture e razze, con l’incognita sempre in agguato di improvvisi crolli: nella convinzione che il vero trionfo sarebbe portare fino in fondo i suoi allievi senza perderne nessuno per strada, il professor Ardeche riceve le famiglie degli scolari ogni settimana per un’ora, dalle 11:00 alle 12:00 del giovedì. Ed è attraverso un incalzante mosaico di brevi colloqui con questa umanità assortita di madri e padri, che prende vita sulla scena l’intero anno scolastico della classe Sesta sezione C, da settembre a giugno. Al pubblico spetta il compito di immaginare i visi e le fattezze dei giovanissimi allievi, ognuno ribattezzato dal professor Ardeche con un ironico soprannome, e ognuno protagonista a suo modo di un frammento dello spettacolo. Sullo sfondo, dietro una grande vetrata, un grande albero da frutto sembra assistere impassibile all’avvicendarsi dei personaggi, al dramma dell’esclusione sociale, ai piccoli incidenti scolastici di questi giovani apprendisti della vita. E il ciclo naturale della perdita delle foglie e della successiva fioritura accompagna lo svolgersi regolare di ogni anno scolastico, suonando quasi come un paradosso davanti a quel mondo, esterno alla scuola, che di anno in anno è sempre più diverso”.

I biglietti possono essere acquistati contattando la biglietteria del Teatro Comunale di Todi (075.8956706) il giorno prima dello spettacolo dalle 16 alle 19.30 e il giorno dello spettacolo dalle ore 18 fino ad inizio spettacolo. Si può prenotare telefonicamente anche al Botteghino Telefonico Regionale (075.57542222), tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. È inoltre possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.