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Al via PAZ /// esperienza Cesi: comunità, territorio e innovazione

Inaugurata la quattro giorni di rigenerazione nel borgo umbro con Franco Arminio.

Studenti al lavoro per ripensare l’identità di Cesi. In arrivo il 17 luglio l’incontro con il brand designer Alessandro Ubertis.

CESI – A Cesi ha preso il via martedì 15 luglio l’evento principale, con quattro giorni di appuntamenti, del progetto “PAZ /// esperienza Cesi. La Comunità tra pensiero e azione”, un’iniziativa ambiziosa volta a rilanciare il borgo come meta turistica e residenziale d’eccellenza attraverso la rigenerazione culturale e sociale. Fino al 18 luglio, il piccolo borgo pedemontano del ternano è il palcoscenico di una immersione tra natura, archeologia, arte e vita locale, con un programma ricco di laboratori e interventi di esperti.

La prima giornata è iniziata con i saluti di Francesco Maria Giuli di Utilità Manifesta, l’associazione ideatrice del progetto. L’evento ha visto la partecipazione di studenti dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università Sapienza di Roma. Un momento significativo è stata la presentazione a Palazzo Contelori di Franco Arminio, poeta, scrittore e “paesologo”, la cui presenza ha arricchito l’approccio all’antropologia culturale dei territori.

Arminio, riconosciuto per la sua analisi etnografica sul campo, ha condotto un’approfondita esplorazione del borgo di Cesi, sottolineando l’importanza della conoscenza, dell’avvicinamento e del contatto diretto con il territorio come pilastri fondamentali per il pieno svolgimento del progetto. Questo “Laboratorio Cesi”, concepito come un vero e proprio campo di lavoro per studenti e studentesse, mira a stimolare una riflessione critica su temi cruciali quali lo spopolamento dei borghi, l’utilità sociale ed effettiva dei fondi a disposizione di amministrazioni e territori, il concetto di vivibilità e l’orientamento delle pubbliche amministrazioni verso un’attenzione concreta alle persone e ai residenti.

La giornata è quindi proseguita con una passeggiata etnografica nel paese di Cesi, utilizzando diversi strumenti di osservazione e documentazione: fotografia, registrazione video, interviste, registrazione di suoni, schizzi e appunti. Ai giovani partecipanti al workshop – studenti laureandi dei corsi di Laurea Magistrale in Design dell’Università Roma Sapienza e dell’Università degli Studi di Perugia – è stato consegnato un “taccuino etnografico”. Questo strumento li ha invitati a un percorso di racconto e riflessione, guidandoli attraverso domande mirate dopo la passeggiata: “Guardare, incontrare, scoprire, accogliere: qual è il tuo approccio?”; “Scoprire e sperimentare: qual è il tuo modo?”; “Preparazione e intenzione, con occhi e cuore”; “Linguaggi e strumenti scelti per l’osservazione”; “Osservazione dei luoghi, degli abitanti, della natura: quali storie emergono?”.

Le fotografie scattate verranno stampate, mentre disegni e schizzi saranno condivisi in un tavolo di lavoro collaborativo. L’obiettivo è organizzare il materiale raccolto secondo categorie ispirate a matrici simboliche: Acqua (Antropologia, Persone, Relazioni, Corpo, Tracce, Espressioni, Gesti, Dialetti, Tradizioni, Riti, Segni); Terra (Spazio, Movimento, Luoghi, Natura, Percorsi, Strade, Segnali, Direzioni, Segni); Fuoco (Immagine, Rappresentazione, Comunicazione, Carattere, Tessuti, Colori, Tassellature, Segni); Aria (Valori, Immateriale, Tradizione, Credenze, Musica, Cultura, Arte Popolare, Segni).

Questa prima attività ha permesso già di raccogliere una serie di stimoli, idee e suggerimenti progettuali, fondamentali per la fase successiva. La documentazione territoriale rappresenta una vera e propria indagine sociale sul borgo di Cesi, finalizzata a cogliere punti distintivi e utili per narrarne e rappresentarne l’identità. Questa ricerca sul campo, dopo un’attenta fase di studio, produrrà in autunno diversi risultati concreti per Cesi, tra cui: un’identità visiva, una nuova segnaletica per il borgo e design di Prodotto (ad esempio, panchine, pensiline).

Franco Arminio ha affermato: “Camminare in un paese e guardarlo oggi è un gesto lirico e politico nello stesso tempo. Guardare chi c’è ma anche cosa potrebbe avvenire in questi luoghi, perché il paese ha sempre due strade, quella della contemplazione e quindi più malinconica ma anche quella più animosa di immaginare un futuro. Nell’idea della rigenerazione dei paesi qui a Cesi c’è una bella fiammella accesa”.

Arminio ha poi così sintetizzato la sua visione: “Ho coniato una nuova disciplina, la paesologia, l’osservazione di tutti i paesi, nel presente e nel futuro: le pratiche al servizio sono Guardare e Camminare con gesti sani, con esercizi di osservazione. I paesi sono una riserva di comunità. Il mondo ha bisogno di paesi, di umanità, di comunità. Il Paese è un luogo sacro, un luogo da vivere con solennità.” Arminio ha poi evidenziato come “Esperienza Cesi” abbia creato una “nuova comunità provvisoria”, introducendo dinamiche fresche per generare nuova vita e sottolineando che “rigenerando i paesi si rigenera l’Italia”. Proiettando lo sguardo al futuro, ha parlato della necessità di un “nuovo metabolismo sociale”: “I piccoli paesi vanno approcciati con solennità. Un paese più è piccolo più è grande. Prezioso sarà lo sguardo di questi giovani, perché senza loro i paesi non hanno futuro”.

La giornata inaugurale ha visto protagonisti altri due laboratori, entrambi incentrati sul tema “Antropologia, persone, relazioni”: il laboratorio di Design per il Sociale ha ospitato Carlo Gubellini, sindaco di Castenaso (BO), che ha condiviso la sua esperienza nelle pratiche di buon design applicate alla pubblica amministrazione. Chiara Zhu, designer veneziana esperta di comunicazione culturale, fotografia grafica e design-telling, ha guidato il laboratorio di Team Building.

L’evento “PAZ /// esperienza Cesi. La Comunità tra pensiero e azione” si inserisce nel più ampio progetto “Cesi 2026 – Cesi porta dell’Umbria, porta delle meraviglie: open doors for outdoor”. Quest’ultimo è l’unico progetto in Umbria, tra i 21 italiani selezionati, finanziato dal Ministero della Cultura tramite il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) nell’ambito del “Bando Borghi – Linea A”. L’obiettivo generale è il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, archeologico e delle tradizioni di Cesi, riconosciuta come “porta d’accesso” all’Umbria meridionale e centrale, con una specifica attenzione alla sua vocazione per le attività outdoor come speleologia, arrampicata e trekking.

La finalità ultima è quindi ridisegnare i borghi per farli “ri-vivere”, puntando sull’attrattività dei centri storici. Ed “Esperienza Cesi” si sta delineando come una nuova filosofia di design, orientata a creare il “borgo del buon vivere”.

“PAZ /// esperienza Cesi” è strutturato come un campo progettuale intensivo, coinvolgendo studenti laureandi dei corsi di Laurea Magistrale in Design dell’Università Roma Sapienza e dell’Università degli Studi di Perugia. Il progetto vede la partecipazione di educatori e professionisti provenienti da diversi settori, tra cui designer, antropologi, archeologi, speleologi, climbers, giornalisti, registi, amministratori e musicisti. Gli interventi si concentrano su cinque aree tematiche principali: oltre ad “Antropologia culturale per i territori”, anche “Design per il sociale”; “Design per i paesaggi culturali”; “Marketing strategico locale”; “Multimedial design per i territori”.

Mercoledì 16 luglio, il programma proseguirà sulla linea di “Spazio, movimento” con un laboratorio di design per i paesaggi culturali. Questo includerà una visita agli scavi della città romana di Carsulae in compagnia di un team archeologico. Seguirà un laboratorio con Rosa Tiziana Bruno, ricercatrice presso l’Università Complutense di Madrid e studiosa di sociologia narrativa e sociodidattica. Infine, un laboratorio di storytelling sul movimento sarà curato da Matteo Carboni e Utilità Manifesta – Sviluppo storytelling e design sociale.

Il giorno seguente, giovedì 17 luglio, per la tematica “Immagine, rappresentazione”, è previsto un laboratorio di multimedial design per i territori con un “trekking grafico” al sito archeologico dell’Ara Major. L’evento culminerà con un incontro con Alessandro Ubertis, presidente di Unicom – Unione Nazionale Imprese di Comunicazione, che approfondirà il ruolo della comunicazione all’interno di un progetto di marketing territoriale. L’incontro con Ubertis sarà aperto al pubblico e si terrà dalle ore 17 alle 19 a Palazzo Contelori. L’evento, intitolato “Il ruolo della comunicazione all’interno di un progetto di marketing territoriale”, vedrà il brand design consultant confrontarsi con amministratori del territorio, stakeholder, organizzazioni e imprese locali.

Il marketing territoriale, che coinvolge pubblici con vissuti, interessi e necessità differenti, richiede una solida strategia analitica delle risorse umane, delle opportunità e delle possibili occasioni di comunicazione, con obiettivi definiti a breve, medio e lungo termine. Senza un tale approccio, finalizzato a creare un intervento partecipativo e attivo nel tempo, si rischia di concentrare gli investimenti su attività effimere o meramente strutturali. Una gestione inadeguata nel tempo potrebbe vanificare gli investimenti, creare fenomeni di overtourism e deludere le aspettative dei principali stakeholder. Il compito delle istituzioni è, quindi, quello di creare consapevolezza dell’opportunità nella comunità e in tutto il territorio allargato, elaborando un piano che vada oltre la semplice informazione, per attuare una vera comunicazione che ponga le basi per un ritorno reputazionale ed economico duraturo.

Alle ore 22, sempre presso Palazzo Contelori, si terrà infine “Nuova dimensione Cesi”, una proiezione gratuita dei lavori svolti nel laboratorio multimediale.

Il campus progettuale si concluderà venerdì 18 luglio con il tema “Valore immateriale”. La giornata si articolerà in un Lab Marketing strategico locale, incentrato sulla progettazione di campagne pubblicitarie e istituzionali per piccole attività locali. A seguire, si terrà un laboratorio di Brand Design Oriented condotto nuovamente da Alessandro Ubertis, con l’obiettivo di sviluppare strategie di design per accrescere l’attrattività del borgo di Cesi.

Per il programma giorno per giorno e ulteriori dettagli, è possibile consultare il sito: https://www.p-az.it/programma/

Non solo campus: a fare da cornice all’evento, per tutto il mese di luglio, è allestita la mostra fotografica diffusa “Sergio Coppi fotografo ambulante”. A dieci anni dalla sua scomparsa, 173 scatti del fotografo saranno esposti in tre diverse sedi: la Chiesa di Sant’Angelo di Cesi, la Sala Apollo e Dafne di Palazzo Carrara di Terni e la Chiostrina della Biblioteca Comunale di Terni. La mostra racconta il vissuto intenso e partecipato di Sergio Coppi, che interpretava il mondo attraverso l’obiettivo non per professione, ma per una profonda esigenza esistenziale.

L’evento – patrocinato da AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva) e ConfArtigianato Imprese Terni – è ospitato nella Chiesa di Sant’Angelo e nel Palazzo Rinascimentale di Palazzo Contelori, residenza storica nel cuore di Cesi.

   

L’opposizione contro la Giunta Ferdinandi “Perugia merita di più”

“JPerugia non può restare ostaggio di chi governa con gli slogan. Serve una politica che agisce, che ascolta e che decide”

A un anno dall’insediamento della Giunta Ferdinandi, i gruppi consiliari comunali di opposizione, insieme all’ex consigliera regionale Paola Fioroni (Lega), hanno tracciato oggi un bilancio lucido e impietoso di questi dodici mesi di amministrazione: “un anno segnato da immobilismo, ideologia e distanza dalla realtà quotidiana dei cittadini”

A dominare la scena, secondo l’opposizione, è stata una visione puramente ideologica, che ha preso il posto della concretezza e della responsabilità. Un esempio evidente è quello della sicurezza: la Giunta ha scelto di eliminare l’assessorato dedicato, ha revocato il taser alla polizia locale, ha cancellato il divieto di accattonaggio molesto e ha smantellato il nucleo decoro urbano in aree particolarmente sensibili come Fontivegge. Un insieme di scelte che ha dato il segnale culturale che “tutto è permesso”, contribuendo ad alimentare episodi di degrado, aggressioni e tensioni sociali.

Al contrario noi sosteniamo che la sicurezza è la condizione necessaria per una vera inclusione, non il suo opposto. Lo abbiamo dimostrato introducendo strumenti come il taser per tutelare gli agenti, e distendendo la legge regionale contro il degrado urbano. Per noi, l’inclusione significa proteggere chi ogni giorno costruisce comunità: famiglie, commercianti, anziani, persone con disabilità. Chi vive con senso civico non può essere lasciato in balia di chi impone regole proprie o trasforma pezzi di città in zone franche.

Anche sul piano della partecipazione, i fatti non seguono le parole. Si riempiono le piazze e i programmi elettorali della parola “partecipazione”, ma in un anno non si è fatto nulla per attuare strumenti concreti, come quelli previsti dalla legge regionale sull’amministrazione condivisa. Anche qui chiediamo serietà: non basta evocare la partecipazione, bisogna costruirla.

Sul fronte della disabilità, la situazione è ancora più deludente. Sono stati ereditati fondi importanti, ma senza una visione nuova, senza un vero progetto di vita personalizzato, quelle risorse rischiano di essere solo assistenzialismo passivo. E invece, dignità e futuro si costruiscono solo con scelte forti, strutturate, capaci di incidere davvero sulla qualità della vita delle persone fragili.

Il tema fiscale, poi, è stato gestito con una comunicazione fuorviante. La Giunta ha sbandierato una riduzione delle tasse che, in realtà, è limitata a poche categorie e non ha certo bilanciato l’aumento delle imposte regionali. Il ceto medio – famiglie, artigiani, professionisti – è stato ancora una volta dimenticato, lasciato senza strumenti di sostegno. Una misura parziale, usata per alimentare consenso, ma senza vero impatto sulla quotidianità della maggior parte dei perugini.

Sul piano delle infrastrutture, l’atteggiamento è sempre lo stesso: no al Nodo di Perugia, No all’Alta Velocità a Creti, No al Termovalorizzatore, no a ogni grande opera strategica, nessuna proposta alternativa. Una città che rifiuta ogni investimento strutturale è una città che si autoesclude da ogni prospettiva di sviluppo. Noi continuiamo a chiedere infrastrutture moderne, mobilità efficiente, investimenti utili a creare lavoro e attrattività.

Anche sulla sanità, pur non essendo competenza diretta del Comune, la sinistra ha cavalcato il tema in campagna elettorale, promettendo attenzione, supporto, interventi addirittura con una lista sulla Sanità Pubblica che ora sembra scomparsa. E invece, dopo dodici mesi, non è arrivata nemmeno un’idea concreta, neanche sul tema più urgente come le liste d’attesa. Nessun progetto di sostegno alla medicina territoriale, nessun segnale, nessuna proposta. Solo slogan, ancora una volta.

Infine, il quadro si completa con il degrado urbano diffuso: manutenzione carente, verde pubblico trascurato, strade dissestate. E sul fronte educativo e sociale, non tutti i bambini trovano oggi risposta nei nidi comunali, nonostante la precedente amministrazione avesse investito risorse importanti per potenziare l’offerta e sostenere le famiglie.

Un anno dopo, Perugia è una città più disordinata, più isolata, più debole. Non perché manchino le risorse o le possibilità, ma perché manca il coraggio di decidere, la volontà di scegliere, la capacità di costruire.

Noi continueremo a fare opposizione seria, concreta, presente,” concludono i gruppi consiliari di opposizione, “perché Perugia non può restare ostaggio di chi governa con gli slogan. Serve una politica che agisce, che ascolta e che decide. E noi ci saremo, ogni giorno, per pretenderlo

   

Agriumbria riunisce le associazioni del mondo agricolo: al via il lavoro per l’edizione 2026

Programmazione condivisa in vista dell’edizione numero 57, che si si svolgerà dal 27 al 29 marzo 2026

Ecco le date 2026 di quella che viene considerata dagli stessi operatori tra le fiere più importanti del settore a livello nazionale

Antonio Forini, presidente di Umbriafiere Spa, riunisce le associazioni del mondo agricolo umbro. 

CIA, Coldiretti e Confagricoltura Umbria insieme intorno al tavolo di Agriumbria per la programmazione dell’edizione 2026. All’incontro sono intervenuti Matteo Bartolini, presidente di Cia Umbria; Albano Agabiti, presidente di Coldiretti Umbria e Fabio Rossi, presidente di Confagricoltura Umbria. Presenti anche i direttori e alcuni responsabili di area. L’obiettivo è stato quello di mettere in campo proposte tecniche e di prospettiva per le imprese agricole umbre, affrontare le criticità e fornire momenti di formazione e sviluppo. Le tre associazioni riunite a Bastia Umbra hanno condiviso con il presidente Forini, e con tutto lo staff di Umbriafiere, il loro punto di vista e hanno offerto piena collaborazione alla costruzione dell’edizione 2026 della fiera nazionale dell’agricoltura, dell’alimentazione e della zootecnia, che si svolgerà dal 27 al 29 marzo 2026, presso l’Umbriafiere di Bastia Umbra. 

Come ha spiegato Antonio Forini: “La riunione è stata un momento preliminare necessario in vista dell’edizione numero 57 di Agriumbria. Un incontro che ho fortemente voluto, nato con l’obiettivo di riunire tutte e tre le associazioni del mondo agricolo per ragionare insieme, come comparto, in vista di un’edizione molto importante, visiti i tanti temi di attualità sul tavolo (dai dazi alla PAC, dalla perdita di marginalità per le imprese agricole a quella del settore zootecnico). 

Oltre ai dossier più complicati, sono diverse le proposte e le prospettive alle quali si può guardare e su queste lavoreremo con le tre associazioni per costruire quello che ai loro associati può essere più utile. Ascoltare, prima di programmare penso sia doveroso. La grande forza di Agriumbria, ampiamente riconosciuta da tutti gli attori della filiera, è proprio quella di essere un momento di affari e compra-vendita, ma anche un’occasione di elaborazione di proposte; il luogo dove vengono condivisi strumenti e azioni di sviluppo assieme a tutti gli attori, istituzioni e decisori politici compresi. 

Inoltre, lavoreremo mettendo in campo tutte le nostre competenze per portare Agriumbria oltre i tre giorni di fiera e progettare focus e eventi specifici per le imprese, gli agricoltori e gli allevatori“.

Durante l’incontro si è ragionato anche dello sviluppo del quartiere fieristico come hub funzionale per il territorio regionale e per il Centro Italia in generale. Il presidente Forini ha illustrato e condiviso le principali direttive di sviluppo del centro fiere e i piani per il suo ammodernamento ed efficientamento con l’obiettivo di realizzare un contenitore, all’avanguardia e funzionale. 

Le tre Associazioni (CIA, Coldiretti e Confagricoltura) hanno espresso soddisfazione per l’invito e per la modalità partecipativa promossa da Umbriafiere e si sono rese disponibili, come sempre, ad avviare una coprogettzione rispetto ai contenuti, alle proposte e alla presenza in fiera delle Associazioni. Disponibili anche alla realizzazione di nuovi format dedicati all’agricoltura prima e dopo l’appuntamento fieristico di fine marzo.

Intanto è confermata la collaborazione tra Agriumbria e Agrilevante per l’edizione che si svolgerà a Bari (Fiera del Levante) dal 9 al 12 ottobre 2025. Il team di Umbriafiere metterà a disposizione la riconosciuta competenza per la realizzazione della parte zootecnica, che vedrà la presenza di un significativo spaccato della ricca biodiversità del nostro Paese con l’esposizione di diversi capi e lo svolgimento di concorsi e rassegne, con particolare attenzione a quelle tipiche dell’Italia Meridionale.

   

A Palazzo Donini l’incontro con la delegazione sudafricana

La presidente Proietti: “Dialogo internazionale per l’ambiente, la cultura e la cooperazione. Costruiamo relazioni che generano opportunità reciproche”

 

   (Aun)– Perugia, 15 luglio 2025 – La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha accolto a Palazzo Donini la delegazione della Repubblica del Sudafrica.

L’incontro si inserisce nel quadro delle relazioni internazionali promosse dalla Regione, con l’obiettivo di rafforzare i legami istituzionali e avviare nuove forme di cooperazione nei settori dell’economia, della cultura e dell’ambiente.

La delegazione sudafricana – composta da Ms. Mmathari Mashao, ministro plenipotenziario dell’ambasciata; Ms. Jacqueline Mpongoshe, segretaria politica; Mr. Dumi Ginindza, fondatore di Jazz Expressions; e Ms. Mpho Leshabane, direttrice della stessa organizzazione – ha espresso particolare interesse per i modelli di sviluppo territoriale dell’Umbria, in particolare per le politiche ambientali, la sostenibilità, la formazione tecnica e professionale e la valorizzazione del patrimonio culturale.

“La visita della delegazione sudafricana rappresenta per noi un’opportunità importante di apertura e dialogo – ha dichiarato la presidente Proietti. Costruire relazioni internazionali significa creare opportunità per i cittadini, le imprese e i territori. Questo incontro ci offre la possibilità di avviare scambi concreti su temi strategici: dall’ambiente, all’economia, alla cultura. L’Umbria è una regione aperta, che crede nella cooperazione e nel rispetto reciproco. Il nostro obiettivo è valorizzare ciò che sappiamo fare bene in ambito produttivo, industriale, culturale e agroalimentare. Vogliamo mettere in rete le nostre competenze con quelle di un Paese dinamico e pieno di potenzialità come il Sudafrica”.

La presidente ha poi ribadito l’impegno della Regione a sostenere l’internazionalizzazione delle imprese umbre, anche attraverso una comunicazione più efficace: «Stiamo aiutando le aziende umbre a essere pronte e a cogliere le occasioni esistenti. La visita di oggi è stata un primo passo importante, continueremo a lavorare per trasformare questo incontro in progetti reali”.

Ms. Mmathari Mashao ha accolto l’invito della presidente e ha dichiarato: “È per me un onore essere qui oggi e ricevere questa calorosa accoglienza. Siamo qui per rafforzare la collaborazione tra Sudafrica e Italia, a partire da un progetto promosso dal nostro Ministero in ambito ambientale e sociale. Il nostro obiettivo è costruire relazioni operative con realtà italiane capaci di contribuire, con competenze ed esperienze, alle sfide che stiamo affrontando nelle nostre comunità. L’Umbria, in questo senso, è stata individuata come una regione strategica, per l’attenzione dimostrata alla sostenibilità, alla tutela del paesaggio e all’equilibrio tra sviluppo e ambiente. È in programma una missione tecnica per avviare i primi incontri operativi con i vostri esperti. In quell’occasione, il nostro team ambientale avrà modo di confrontarsi con i tecnici umbri e definire insieme un piano di lavoro condiviso.

Vorrei concludere con una riflessione personale. Arrivando in Italia si avverte subito una qualità particolare: una connessione profonda tra il paesaggio, le persone, il cibo e la cultura della cura. Alcuni dei miei colleghi hanno definito l’Italia “una terra verde e pulita”, espressione che per noi significa non solo natura, ma anche responsabilità verso il futuro. L’Umbria incarna pienamente questa definizione. Ed è per questo che siamo qui oggi. Grazie di cuore”.

Il dialogo si è poi esteso ai temi della cultura e dell’inclusione. La presenza nella delegazione sudafricana di esponenti del mondo musicale e artistico, tra cui il fondatore e la direttrice di Jazz Expressions, ha posto le basi per future collaborazioni in ambito culturale, a partire proprio dal jazz – che in questi giorni anima i palchi di Perugia – come linguaggio universale capace di unire generazioni, territori e popoli.

In quest’ottica, la delegazione ha incontrato anche il presidente di Umbria Jazz per esplorare la possibilità di ospitare musicisti sudafricani nelle prossime edizioni del festival.

La giornata si è conclusa con uno scambio istituzionale di omaggi simbolici e con l’impegno a definire nei prossimi mesi un percorso di collaborazione più strutturato, che potrà sfociare in protocolli d’intesa o gemellaggi tra istituzioni regionali e sudafricane.

   

Progetto UniPg finanziato con oltre 4 milioni di euro

REALISE – Bridging Igneous Petrology and Machine Learning for Science and Society – condurrà ricerche scientifiche di frontiera su vulcani attivi e materie prime strategiche

 
L’Università degli Studi di Perugia, con il coordinamento del prof. Maurizio Petrelli del Dipartimento di Fisica e Geologia, si è aggiudicata un prestigioso finanziamento europeo di circa 4,3 milioni di euro nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie Doctoral Networks del programma Horizon Europe, risultando tra i 149 progetti selezionati su una rosa di 1.417 proposte, un tasso di successo di circa il 10%: un finanziamento molto consistente, che conferma l’eccellenza scientifica e la capacità dell’Università degli Studi di Perugia di imporsi in ambito internazionale.
Il Progetto REALISE coinvolge un ampio consorzio internazionale formato da sei università europee di eccellenza e due prestigiosi istituti di ricerca: l’Università degli Studi di Perugia, con funzione di coordinatore, l’ungherese Eötvös Loránd Tudományegyetem, la Sorbonne Université, la belga Katholieke Universiteit Leuven, la Gottfried Wilhelm Leibniz Universität di Hannover, l’University of Ljubljana, in Slovenia e i francesi Centre National de la Recherche Scientifique e l’Institut de Physique du Globe de Paris.
Il consorzio comprende, inoltre, undici partner associati tra aziende leader nel settore, decisori politici ed enti di ricerca di alto livello fra cui il Dipartimento della Protezione Civile, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il francese Bureau de Recherches Géologiques et Minières e il tedesco Federal Institute for Geosciences and Natural Resources.
REALISE formerà 15 giovani ricercatrici o ricercatori provenienti da diversi Paesi, preparandoli a diventare leader nell’applicazione avanzata e consapevole di tecniche innovative che integrano petrologia ignea, vulcanologia, geochimica e intelligenza artificiale.
Gli obiettivi finali includono una migliore comprensione delle dinamiche che precedono le eruzioni vulcaniche, il supporto alla valutazione dei rischi e alla gestione delle emergenze e l’esplorazione, all’interno dei sistemi magmatici, della formazione di materie prime critiche e strategiche quali litio, rame e terre rare, elementi indispensabili per la transizione energetica europea e per l’attuazione del “Green Deal”.
REALISE avrà una durata di quattro anni durante i quali i giovani e le giovani ricercatrici saranno coinvolti in periodi di formazione presso istituti partner internazionali e aziende leader nel settore, garantendo il massimo livello di trasferibilità delle competenze acquisite.
REALISE, quindi, contribuirà in maniera significativa alla formazione di una nuova generazione di consulenti scientifici, imprenditrici e imprenditori, capaci di affrontare le sfide globali legate ai rischi naturali e all’uso sostenibile delle risorse naturali.
Perugia,15 luglio 2025
   

Usl Umbria 1, attivate le trappole per il monitoraggio e la cattura delle zanzare

Costruita la rete territoriale per conoscere la distribuzione delle zanzare

Perugia, 15 luglio 2025 – Lo scorso lunedì 7 luglio è stata collocata presso il parco di Santa Giuliana di Perugia l’ultima delle trappole acquistate dall’Usl Umbria 1 per la cattura ed il monitoraggio delle zanzare.

L’area verde in questione è collocata nella zona della stazione dei bus dove arrivano pullman da varie parti d’Italia e d’Europa che possono trasportare passivamente zanzare non presenti in loco. Il parco, inoltre, è sede dello stadio di Santa Giuliana dove si tengono importanti manifestazioni culturali e sportive che attraggono una moltitudine di persone come Umbria Jazz e grazie a questo tipo di trappola viene esercitata la cattura di zanzare senza l’impiego di insetticidi.

Ben 50 sono state le trappole per il monitoraggio e la cattura delle zanzare installate dall’Usl Umbria 1 negli ultimi mesi con il progetto approvato e finanziato nell’ambito del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc) – programma “Salute, Ambiente, Biodiversità e Clima”  ed inserito nell’ambito del “Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (Pna) 2020 – 2025”, recepito dalla delibera della giunta regionale n. 669 del 10/07/2024 (“Piano di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi della Regione Umbria 2020-2025”).

“Le trappole sono state collocate in tutte le sedi ospedaliere della Usl Umbria 1 per proteggere i pazienti, i visitatori e gli operatori sanitari; nei siti di arrivo di flussi turistici, come l’aeroporto di San Francesco d’Assisi e nei parcheggi dei bus della città serafica. Grande importanza riveste anche la collocazione delle trappole nell’area del Lago Trasimeno zona ad alto impatto turistico”, ha spiegato Alessandro Maria Di Giulio, responsabile del progetto e dell’attività di disinfestazione della Usl Umbria 1.

La sorveglianza costante di queste malattie, sempre più diffuse a causa dei cambiamenti climatici e della globalizzazione, è fondamentale per proteggere la salute pubblica e su questo fronte la direzione Regionale Salute, tramite il servizio prevenzione Sanità veterinaria e Sicurezza alimentare, sta investendo notevoli risorse e un impegno costante.

L’Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche, nella sede di Ancona, effettuerà il riconoscimento delle specie catturate, ma non solo. Il controllo verterà anche sui potenziali virus che questi insetti possono trasmettere come la Dengue, la Chikungunya e la West Nile. Un’attenzione particolare andrà poi indirizzata alla ricerca di organismi come i protozoi della Leishmania infantum nei campioni di flebotomi, che verranno catturati nelle trappole poste nei canili sanitari della Usl Umbria 1. La collocazione delle trappole è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione delle amministrazioni comunali coinvolte e della Provincia di Perugia.

   

Regione e Camera di Commercio, sinergia a tutto campo per il futuro dell’Umbria

Incontro ufficiale tra la presidente Proietti e il presidente Mencaroni, accompagnati dai rispettivi staff. Infrastrutture, turismo, giovani e innovazione al centro di una collaborazione operativa.

(AUN) – Perugia, 15 luglio 2025 – Un confronto a tutto campo, costruito su basi solide e una visione comune dello sviluppo. Si è svolto nella Sala Giunta della Camera di Commercio dell’Umbria, a Perugia, l’incontro ufficiale tra la presidente della Regione, Stefania Proietti, e il presidente dell’Ente camerale, Giorgio Mencaroni, con la partecipazione dei rispettivi staff tecnici, tra cui il capo di gabinetto Nicodemo Oliverio, il segretario generale della Camera, Federico Sisti, e i vice segretari generali Mario Pera e Giuliana Piandoro.

L’appuntamento – svoltosi in un clima di grande cordialità, spirito di collaborazione e determinazione operativa – ha preceduto il convegno “Turismo, cultura, sport e inclusione per lo sviluppo del territorio” e ha segnato l’avvio di una nuova fase di lavoro sinergico tra due istituzioni centrali per l’Umbria.

Obiettivi comuni, strumenti condivisi

Il dialogo ha permesso di toccare tutti i principali dossier strategici, con un’ottica concreta e costruttiva. Dallo sviluppo dell’aeroporto San Francesco d’Assisi alla questione Alta Velocità, dalla valorizzazione delle filiere produttive umbre alla promozione del marchio “Umbria Cuore Verde d’Italia”, fino all’attrazione di investimenti e alla spinta all’export: la condivisione degli obiettivi si è tradotta in un’agenda operativa.

Al centro del confronto anche il tema dell’innovazione, declinata come leva per la competitività territoriale e come attrattore per nuove imprese. La Camera di Commercio continuerà a essere soggetto attivo nella digitalizzazione delle PMI umbre, grazie all’attività del PID e al rafforzamento del legame con i Digipass regionali.

Turismo, lavoro e giovani: azioni coordinate

Uno dei pilastri della collaborazione è rappresentato dal settore turistico. È in fase di aggiornamento il protocollo triennale che ha portato alla creazione dell’Organismo di Gestione della Destinazione (OGD) e alla definizione congiunta della nuova legge regionale sul turismo. La Regione ha riconosciuto alla Camera il ruolo di Organismo Intermedio per l’attuazione di bandi, come quello da 720.000 euro per la promozione della destinazione Umbria, gestito secondo un modello innovativo e condiviso.

Spazio importante anche al tema giovani: mismatch tra domanda e offerta di lavoro, formazione, orientamento e rientro dei talenti dall’estero. L’obiettivo è costruire una rete solida tra scuola, università, mondo del lavoro e istituzioni, potenziando strumenti come tirocini, assegni di ricerca, borse di studio e incentivi alle assunzioni. È in fase di elaborazione un tavolo congiunto per definire nuove linee di intervento, con particolare attenzione alle competenze digitali e green.

Investimenti e infrastrutture: un progetto integrato

Il rilancio dell’attrattività territoriale passa anche per un piano comune sull’attrazione di capitali. Il modello “Invest in Umbria”, sostenuto da Regione e Camera, mira a integrare servizi, promozione e supporto alle imprese. Tra le azioni condivise: roadshow, sportelli unici, voucher digitali, semplificazioni amministrative.

Rilevante anche il confronto sulla possibilità di istituire una Zona Logistica Semplificata (ZLS) interregionale Umbria–Marche, sfruttando le nuove opportunità normative. Sul versante infrastrutturale, è stato confermato l’impegno per la valorizzazione dell’aeroporto regionale, la rete ferroviaria e le opere strategiche come il Quadrilatero, con la CCIAA che ha già contribuito con oltre 12 milioni di euro al loro sviluppo.

Un metodo di lavoro stabile e concreto

Più che un semplice scambio istituzionale, l’incontro ha rappresentato un momento di allineamento operativo, con l’intenzione chiara di consolidare un metodo permanente di dialogo.

“Fare squadra significa ascoltare, progettare e decidere insieme, e questo incontro dimostra che in Umbria si può fare. Abbiamo una visione condivisa e la volontà di renderla realtà” – ha dichiarato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti.

“Collaborare tra istituzioni significa moltiplicare le risposte ai bisogni del territorio. Il clima che si è respirato oggi è quello giusto per costruire cose concrete, in tempi rapidi” – ha affermato il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni.

   

Regione Umbria aggiorna il Piano digitale triennale 2025–2027

Bori: “Oltre 52 milioni per cybersicurezza, sanità digitale e open data, per una pubblica amministrazione al servizio dei cittadini”

(Aun) – Perugia, 15 lug. 025 – Cybersicurezza, fascicolo sanitario elettronico, open data, semplificazione amministrativa e servizi digitali per cittadini e imprese: è su questi pilastri che si fonda l’aggiornamento del Piano digitale regionale triennale 2025–2027 (PDRT), approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta del vicepresidente con delega all’Innovazione digitale,  Tommaso Bori.

Con un valore complessivo che supera i 52 milioni di euro, il nuovo piano segna un’accelerazione decisa sulla strada dell’innovazione tecnologica della pubblica amministrazione umbra.

Il provvedimento, (formalizzato con la D.G.R. n. 717 del 2025), integra il Piano con quattro nuovi progetti strategici: dismissione di piattaforme obsolete, razionalizzazione del parco applicativo regionale, adeguamento alla direttiva europea NIS2 (Network and Information Security 2) sulla cybersicurezza e rafforzamento del Fascicolo Sanitario Elettronico. Sarà introdotto anche un nuovo sistema per la gestione del personale regionale. Queste iniziative sono in linea con gli obiettivi di transizione digitale nazionali ed europei.

Il vicepresidente Bori ha evidenziato come il PDRT 2025–2027 miri “a costruire una Pubblica amministrazione moderna, sicura e accessibile, che semplifichi la vita dei cittadini, migliori i servizi e rafforzi i diritti digitali”.

Ha inoltre sottolineato l’importanza di una “cultura del digitale” che faccia percepire gli strumenti digitali come un alleggerimento del lavoro e non un peso burocratico. Per questo, la Regione investirà nella formazione degli operatori e nell’alfabetizzazione digitale dei cittadini, in particolare i più fragili e anziani, estendendo servizi come i Digipass che attraverso i facilitatori digitali, supporteranno i cittadini anche  per l’accesso al servizio  sanitario.

Il Piano digitale regionale triennale prevede ingenti investimenti in diversi settori chiave:

  Sanità pubblica: Con oltre 20,9 milioni di euro nel 2025, l’Umbria punta sul Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, la biosorveglianza, la gestione dei dati clinici e la digitalizzazione dei processi di presa in carico e continuità assistenziale. Tra i progetti, l’integrazione dei sistemi ospedalieri e territoriali, il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza, la rete oncologica, i software per la diagnostica per immagini, la tracciabilità delle vaccinazioni e le piattaforme di telemedicina.

  Trasformazione amministrativa e innovazione digitale: Oltre 22 milioni di euro sono destinati allo sviluppo di infrastrutture, sistemi informativi, interoperabilità e protezione dei dati. Tra gli interventi strategici rientrano la progettazione del Catalogo API (Application Programming Interface) regionale, il rinnovamento dei sistemi documentali, la gestione dell’identità digitale, la migrazione dei servizi in cloud sicuri e l’integrazione con le piattaforme nazionali. È fondamentale l’attuazione delle misure previste dalla Direttiva NIS2 per l’adeguamento alla sicurezza informatica.

  Protezione civile: Più di 6,8 milioni di euro rafforzeranno la rete informativa territoriale, le infrastrutture operative e i sistemi di comunicazione e allerta. Si prevedono evoluzioni dei software per le sale operative, la digitalizzazione degli archivi cartografici e il potenziamento della rete radio e video.

  Turismo e cultura: Il PDRT potenzierà la piattaforma TOLM (Tourism Open Land Management) per la gestione dell’offerta turistica, migliorandone l’interoperabilità e la fruizione. Sarà inoltre sviluppato un portale turistico regionale multilingua e si sosterrà la digitalizzazione dei contenuti culturali e la promozione online del patrimonio artistico e degli eventi regionali, anche in vista della candidatura di Norcia a Capitale Italiana della Cultura 2033.

  Mobilità, infrastrutture e ricostruzione post-sisma: Circa 2,4 milioni di euro saranno impiegati per digitalizzare le procedure di appalto, implementare WebGIS (Geographic Information System basato su Web) per il monitoraggio delle opere pubbliche e valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico tramite strumenti informatici condivisi.

  Semplificazione per le imprese: Il Piano include strumenti digitali per facilitare l’accesso ai bandi, la gestione delle autorizzazioni e l’archiviazione delle pratiche per le imprese, in particolare quelle artigiane e cooperative, attraverso una gestione evoluta degli SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) e la digitalizzazione dei flussi informativi con la Camera di Commercio. Il Fondo regionale per l’artigianato è stato rifinanziato per supportare l’innovazione delle piccole imprese.

In sintesi, il PDRT 2025–2027 della Regione Umbria rappresenta un investimento strategico per un futuro digitale che mira a migliorare la vita dei cittadini e l’efficienza della Pubblica Amministrazione, ponendo al centro innovazione, sicurezza e inclusione digitale.

   

Nuova Unicoop Etruria, lavoratori davanti alla Regione per chiedere certezze

Dopo la fusione si teme per il futuro della sede e del magazzino di Castiglione del Lago – Giovedì 17 luglio alle 9 a Perugia, in piazza Italia, in concomitanza con il Consiglio regionale

La Filcams Cgil Perugia ha indetto per giovedì 17 luglio alle 9, in piazza Italia a Perugia, davanti alla sede della Regione Umbria e in concomitanza con la seduta del Consiglio regionale, un presidio dei lavoratori di Unicoop Etruria della provincia di Perugia per chiedere attenzione e risposte da parte delle istituzioni regionali. La mobilitazione nasce a seguito della fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia, avvenuta il 1° luglio, che ha dato origine a Unicoop Etruria. Una riorganizzazione che sta generando forti preoccupazioni tra il personale, in particolare per la sede di Castiglione del Lago, che rischia la chiusura o un forte ridimensionamento dal momento che la nuova sede legale della cooperativa sarà spostata a Vignale, in provincia di Livorno.

“Nonostante le ripetute richieste – spiega il sindacato –, nessuna forma di garanzia di rimanere nel territorio è stata data ai lavoratori e alle lavoratrici della sede. Ma i timori riguardano anche la sostenibilità di alcuni punti vendita della rete e il magazzino di Castiglione del Lago. Per quanto riguarda il magazzino, i lavoratori chiedono lo stop alle esternalizzazioni e l’avvio di un piano di investimenti concreto, considerando il ruolo dichiarato di centralità che il sito dovrebbe rivestire nella nuova cooperativa”.

Il presidio del 17 luglio segue una lettera aperta inviata dalle Rsu Filcams Cgil di Perugia, il 14 maggio scorso, alla presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, agli assessori e ai consiglieri regionali.

“Lettera che, a oggi – fa sapere il sindacato –, non ha ricevuto alcuna risposta”. “Con questa fusione – conclude la Filcams Cgil Perugia –, l’Umbria perde una delle aziende tra le più rilevanti per fatturato. Lanciamo un appello alla politica regionale: è il momento di assumersi le proprie responsabilità e di avviare un confronto vero, trasparente e partecipato”.