Orvieto Ludica: “Occorre uno spazio di Coworking per le associazioni”

754
l Sindaco di Orvieto:
Nel Consiglio Comunale aperto svoltosi ad Orvieto il contributo delle associazioni è stato fecondo di proposte; per la prima volta presente l’associazione Orvieto Ludica, che sostiene la diffusione del gioco da tavolo come mezzo di aggregazione, ha consegnato le proprie proposte ed iniziative all’assemblea comunale. Questo l’intervento del presidente e ludologo Raimondo Cecere.

   

“Iniziamo col dire che il settore del gioco da tavolo è sempre più presente negli spazi fieristici di molte città, faccio l’esempio di Modena che questo fine settimana ha registrato 32 mila visitatori paganti al giorno e e di Lucca che per 4 giorni all’anno organizza un evento il cui impatto costringe l’amministrazione a limitare gli ingressi ad un massimo di 85 mila visitatori paganti al giorno. In Italia intorno a questo settore non sono le aziende ma le molte associazioni, come la nostra, ad essere il vero mettendo a valore le loro esperienze creando qualcosa di nuovo ed il cui successo non era per nulla scontato. Il mondo del gioco, del resto, è entrato a far parte integrante del mondo del lavoro nel quale la formazione e la selezione, nelle aziende migliori, avviene sempre più spesso attraverso quei meccanismi ludici come la ludodidattica, o gamification della formazione, ed il roleplaying.
Per il rilancio del centro storico cittadino la chiave di volta attivabile dal basso, da noi cittadini autorganizzati, e che non impegna creazione di infrastrutture è semplicemente la creazione ed organizzazione calendario eventi dedicati a specifici target, citando il prof. Forlani dell’università di Perugia che ha anticipato il nostro intervento dedicando la comunicazione a ben specifiche tipologie di visitatori o residenti, per i quali si possono e devono organizzare manifestazioni di livello e festival, ad esempio come quello dei Ludi quello che stiamo proponendo assieme a decine di associazioni alla Fortezza Albornoz, però è necessario, ed è questa la nostra proposta, che vengano messi a disposizioni degli spazi, luoghi di incontro in cui le esperienze di tutti noi appassionati ed impegnati no profit per animare il centro possiamo lavorare assieme. Per organizzare queste cose infatti e per organizzarsi serve un luogo comune ove fondere le proprie idee e cominciare a fare delle attività per promuovere il territorio. Ci sono molte persone che hanno volontà di fare ma hanno bisogno di quel coworking che il Comune aveva da tempo promesso, negli spazi cittadini la cui ricognizione lo stesso presidente del Consiglio Comunale Pettinacci ha voluto porre in premessa di questo nostro intervento. Inoltre va considerato che queste associazioni non solo sono luogo di confronto per le diverse generazioni, ma possono offrire il loro supporto ad altre manifestazioni già collaudate. La prospettiva è quella di organizzare eventi non solo locali ma di tale specificità da essere di richiamo internazionale per poi puntare a diventare di massa.”.

Alla fine del lungo dibattito con gli interventi dei consiglieri e del Sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, tesi a ricordare la necessità di fare rete con gli altri comuni del comprensorio previsti nella strategia delle aree interne, il vicepresidente dell’associazione Orvieto Ludica, Silvio Torre, aggiunge:

“Il ministero ha appena approvato la strategia delle Aree Interne dell’orvietano, che permetterà l’accesso ai fondi europei per quella programmazione strategica basata non solo sulle risorse che abbiamo ma anche sulle interrelazioni con altri territori. Ebbene proprio le previste azioni MS, Misure di Sistema, focalizzate sul sostegno all’associazionismo, sull’animazione culturale e sulle imprese culturali e creative ed AC, Attrattore Culturale, permetterebbero di inserire la proposta del dott. Cecere come base per l’aggregazione delle potenzialità che il territorio sta già esprimendo in maniera diffusa ma non coordinata, e dotarle dei mezzi per un obbiettivo più alto che porti ricadute positive per tutti.”