Minoranze Assemblea: “Maggioranza scappa su agricoltori”

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Figuraccia centrodestra chiude seduta’ sostengono

   

I gruppi regionali del Partito democratico, M5s e Porzi (Misto) denunciano quella che definiscono la “ennesima figuraccia del centrodestra in Consiglio, che scappa per coprire le proprie divisioni, prima della discussione sulle mozioni dedicate al mondo dell’agricoltura.

Una ‘fuga’ che ha così causato l’ennesima chiusura anticipata della seduta per mancanza del numero legale”.

“Il centrodestra umbro – spiegano in una nota Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori, Fabio Paparelli (Pd), Thoma De Luca (M5s), Donatella Porzi (Misto) – da un lato si distingue per passerelle e buoni propositi, ascoltando in Seconda commissione le istanze degli agricoltori che da settimane protestano. Dall’altro però dimostra la propria incapacità di mettere in campo soluzioni concrete a vantaggio di un settore che nella nostra regione sta accusando particolari difficoltà.
Quello di oggi rappresenta uno schiaffo al mondo dell’agricoltura, oltre che l’ennesima dimostrazione che la maggioranza è incapace di fare sintesi e dare risposte. Quelle misure che noi avevamo auspicato e messo nero su bianco nella mozione presentata oggi come atto urgente e che teneva conto di ogni singola richiesta giunta dai rappresentanti del mondo agricolo ascoltati in Commissione”. “L’aumento dei costi – spiegano i firmatari della nota – è diventato proibitivo e così sarebbe utile la convocazione di un tavolo nazionale con tutti gli attori della filiera, da produttori a trasportatori, passando per la Gdo. Per dare maggiore potere d’acquisto agli agricoltori chiedevamo l’accelerazione per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro per l’agricoltura. La Regione, dal canto suo, potrebbe convocare un Tavolo verde istituzionale per aggiornare le politiche agroalimentari regionali, prevedere una modalità facilitata di accesso al credito, costituire fondi per favorire progetti di filiera e interventi da destinare alle zone marginali. Sarebbe utile lavorare per rinviare le scadenze del Psr per le imprese in difficoltà e l’adozione ad un sistema semplificato di rendicontazione. Chiediamo di reintrodurre l’esenzione Irpef per il settore agricolo nonché l’esenzione contributiva di due anni per gli imprenditori agricoli di età inferiore ai 40 anni, che aveva consentito l’avvio del cambio generazionale. Quanto al Governo, chiediamo la possibilità di intervenire sulle accise dei carburanti attraverso l’introduzione del credito di imposta per il gasolio agricolo. Serve una legge quadro per il riconoscimento del valore delle produzioni delle imprese agricole lungo la filiera, prima di tutto garantendo l’equo compenso. Occorre non perdere occasione per dare centralità alle aree interne e all’agricoltura familiare, serve uno snellimento burocratico e un regime fiscale adeguato per il mondo agricolo. E’ necessario anche rivedere con estrema urgenza alcune misure dettate dalla Ue in merito alla concimazione su zone definite vulnerabili nel periodo novembre-marzo che sono eccessivamente penalizzanti e non risolvono minimamente il problema dell’inquinamento delle falde”.