“Facendo seguito alle precedenti comunicazioni rispetto alle performance tribunizie del segretario della FILT CGIL, preso atto di quanto emerso dall’ultima trasmissione ‘Fuori dal coro’ di Rete 4 e della replica di Umbria Mobilità, a firma dell’Amministratore Unico, Marina Balsamo, non si può non rilevare la grave disinformazione operata con la stessa trasmissione, peraltro per la seconda volta, considerato che in precedenza la stessa aveva accusato il sottoscritto di aver inaugurato la tratta Ponte San Giovanni-Sant’Anna, introducendo treni a gasolio quando gli stessi circolano da quarant’anni su quella linea e, proprio per iniziativa del sottoscritto, stanno per essere sostituiti dai recuperati Minuetto elettrici muniti di una fiammante livrea che riporta le bellezze dell’Umbria”: lo afferma il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Enrico Melasecche, che aggiunge: “Nessuna somma è sparita, come si afferma nel servizio, né è stata presa in considerazione la PEC che la stessa Umbria Mobilità ha inviato prima della trasmissione”.
“Nella lettera con richiesta di rettifica indirizzata alla redazione della trasmissione televisiva, l’azienda contesta l’utilizzo della grafica ‘Soldi spariti: quei bus elettrici comprati e abbandonati’, preordinata ad insinuare dubbi sulla corretta gestione delle risorse pubbliche: infatti, la somma di 10 milioni di euro utilizzata nel 2022 per l’acquisto di 19 bus elettrici, consegnati solo nel giugno 2024, è stata recuperata attingendo dalle riserve di uno specifico finanziamento ministeriale e non già da dotazioni economiche disponibili al fondo Pnrr. Infine si contesta il carattere inveritiero delle informazioni divulgate al pubblico della trasmissione”.
“La qualità della informazione che emerge – continua Melasecche- ogni umbro la può valutare, come può autonomamente valutare il ridicolo di un sindacato che, pur di danneggiare comunque l’azione di risanamento della società partecipata dalla Regione, ereditata nel 2019 in condizioni prefallimentari, come risulta dal piano di rientro dal debito creato dalle precedenti amministrazioni di sinistra, giunge a congegnare una serie di testimonianze anonime destituite di ogni fondamento nel tentativo di sabotare la gara d’appalto pubblica che la Corte dei Conti sollecita da decenni, dopo aver indetto ben otto scioperi per impedire alla giunta Tesei di modernizzarel’intero settore del trasporto pubblico in Umbria”.
“Mi auguro che, nel caso in cui l’emittente, preso atto della dichiarazione da parte dell’Amministratore unico Marina Balsamo, non provveda a riportare a verità i fatti, la stessa società regionale, provveda a difendere in giudizio il buon nome della società stessa, leso dalla ricostruzione falsa della realtà a tutela del difficilissimo lavoro di risanamento in corso, peraltro decisamente avviato nei cinque anni pregressi. Sarà compito dei gruppi di minoranza del Consiglio – prosegue Melasecche – vigilare affinché la nuova giunta prosegua nell’azione coraggiosa di riportare quella partecipata ad un livello di totale autonomia economico finanziaria, osteggiata dal PD in tutti i modi possibili, responsabilizzando tutti i soci pubblici in tal senso, per consentirle di proseguire verso la intrapresa rivoluzione del TPL portandolo finalmente al livello di trasparenza, efficienza, rigore amministrativo, senza più subire le gravi penalizzazioni ad iniziativa delle autorità competenti, come è avvenuto in passato con la riduzione milionaria dell’importo del Fondo Nazionale Trasporti a disposizione degli umbri a causa della incapacità delle precedenti giunte di sinistra, dopo un decennio di irregolarità gestionali ed emergenze sistematiche che la stessa magistratura ha precedentemente evidenziato”.