“Ripartizione fondi per i danni causati dall’alluvione in zona Avigliano”

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Foto: Umbriajournal

“Ripartizione fondi per i danni causati dall’alluvione in zona Avigliano”. A De Luca (M5s) risponde l’Assessore Enrico Melasecche

   

 

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi, nella seduta di Question time, l’interrogazione a risposta immediata con cui il consigliere Thomas De Luca (M5S) chiedeva

“a quanto ammonta, rispettivamente per ogni singolo comune coinvolto, la quantificazione dei danni inviata alla direzione competente regionale e alla luce dell’esiguità dei fondi stanziati con quali priorità di intervento e attraverso quali strumenti si intende erogare tali somme ai comuni ed ai privati danneggiati, informando con ciò su quali criteri di ripartizione saranno adottati e in quale proporzione verranno attribuiti ad ogni parte”.

Illustrando l’atto ispettivo, De Luca ha sottolineato, in apertura, come la sua interrogazione, alla luce degli ultimi eventi atmosferici, sia tornata nuovamente di assoluta attualità, evidenziando

“l’assenza, negli anni, di manutenzione dei corsi d’acqua principali, ma anche di quelli secondari mettendo a rischio, a volte, la stessa sicurezza delle persone. Quest’Aula ha approvato con voto unanime, lo scorso 21 luglio, la proposta di risoluzione che impegnava la Giunta al riconoscimento dello stato di emergenza a seguito degli eventi calamitosi dello scorso mese di giugno. Solo il 26 novembre la Giunta avrebbe stanziato l’esigua somma di 500mila euro per ‘Contributi ai comuni per interventi dissesto idrogeologico 2020’ a fronte di danni complessivi che superano il milione di euro. Lavori urgenti e inderogabili alla luce delle calamità che purtroppo per effetto dei cambiamenti climatici si verificano sempre più spesso. Nella seduta d’Aula in cui si è votato l’assestamento di bilancio di previsione 2020 della Regione Umbria la maggioranza ha bocciato un emendamento che avrebbe garantito ulteriori 500mila euro al ristoro e alla copertura totale dei danni. Le risorse stanziate, dopo appena sei mesi, già appaiono del tutto insufficienti. Per il solo comune di Avigliano i danni ammonterebbero a 600mila euro, che sommati agli ulteriori 250mila euro del comune di Montecastrilli già superano abbondantemente le risorse stanziate dalla Giunta. Questo senza contare i soldi spesi autonomamente da privati, imprese ed associazioni sportive, messe letteralmente in ginocchio e privati della possibilità di fare affidamento su strumenti economici adeguati per far ripartire le attività durante un periodo aggravato dall’emergenza Covid. Alcuni danni non riparati, come le mura di Avigliano Umbro, potrebbero essere acuiti e aggravati da ulteriori fenomeni di dissesto idrogeologico”.

L’assessore Enrico Melaseccheha risposto che

“la legge nazionale sulla Protezione civile prevede tre ipotesi: i casi più semplici, eventi di tipo regionale, emergenze di rilievo nazionale. La questione rientra dunque nell’ipotesi di tipo regionale e va rimarcato che la Regione non è dotata di una legge specifica per eventi di questo genere, che altre Regioni hanno. Da circa due mesi stiamo elaborando un testo legislativo in proposito che consenta di affrontare questi temi sempre più ricorrenti. Recentemente si è verificato anche il dissesto ad Amelia sul piazzale antistante la Cattedrale. Rispetto al tema, in generale, la presidente Tesei ha inviato una lettera al Dipartimento nazionale Prociv per sottoporre la situazione. Il Dipartimento ha chiesto una relazione dettagliata Comune per ogni comune. Abbiamo provveduto a sollecitare i Comuni per la rendicontazione delle spese sostenute. Le segnalazioni inviate nella fase iniziale da parte dei Comuni consistevano in somme generiche che poi abbiamo accertato essere di gran lunga superiori rispetto a quelle effettivamente sostenute. È mancata una rendicontazione precisa delle spese sostenute. Su nostra insistenza sono iniziate a pervenire note più precise. La Prociv sottolinea che bisogna tenere in considerazione, per quanto li riguarda, soltanto le misure che trascendono le capacità operative e finanziarie degli Enti competenti in ordinario. Al momento è stata predisposta un’ipotesi di ripartizione delle risorse che stiamo rivedendo, in quanto lo stanziamento di 500mila euro a bilancio prevede fondi soltanto per i Comuni, escludendo la Provincia di Terni che ha invece messo in atto l’intervento immediato per la rimozione di detriti da una strada. Stiamo valutando la possibilità di altro tipo di intervento finanziario per i danni maggiori al patrimonio pubblico”.

Nella replica, De Luca ha rimarcato che

“le tante emergenze locali e regionali stanno diventando emergenze nazionale. C’è indubbiamente un vulnus enorme dal punto di vista legislativo, ma una normativa di appoggio potrebbe essere quella del 1978 che nel corso degli anni ha avuto diverse modifiche. Sarebbe stato opportuno fare riferimento ad essa”.