La strategia dell’Usl Umbria 2 contro il coronavirus

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Usl 2 ha assunto 50 operatori sanitari

La strategia dell’Usl Umbria 2 contro il coronavirus. Rafforzare la rete organizzativa della medicina territoriale

   

Sconfiggere il coronavirus non è e non sarà facile, ma non impossibile. Le Usl umbre, sin da subito, si sono adoperate per cercare le soluzioni migliori per combattere questa dura battaglia. In questi ultimi giorni, l’Usl Umbria 2 sembra aver trovato l’obiettivo da raggiungere: rafforzare la rete organizzativa della medicina territoriale, ritenendola la strategia “vincente”. L’Ente umbro è tra le prime realtà italiane ad aver istituito, già da diverse settimane le Usca, Unità speciali di continuità assistenziale, presenti in tutti i distretti sociosanitari. Un importante strumento che si affianca al lavoro dei medici di medicina generale, dei servizi di Prevenzione e alle attività di sorveglianza attiva e domiciliare.

“Si tratta – spiega il commissario Massimo De Fino – di un servizio fondamentale condotto da giovani medici in prima linea, equipaggiati con dispositivi di sicurezza e strumenti diagnostici che hanno il compito di andare a domicilio di persone positive o sospette positive Covid-19 per rilevare la loro situazione clinica”.

L’attivazione delle Usca è stata accompagnata anche da un’attività di formazione e addestramento. Altro tassello, il progetto della telemedicina, che permette il monitoraggio a distanza delle condizioni cliniche del paziente attraverso la trasmissione di referti per via telematica.