“La Nostra Scuola”: scambi intergenerazionali tra studenti e anziani

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E’ stata una giornata emozionante quella che gli studenti dell’istituto comprensivo di Torgiano e di Bettona hanno trascorso insieme agli anziani del centro diurno Alzheimer di Passaggio di Bettona, gestito dal Consorzio Auriga. Lunedì 25 maggio si è tenuta la giornata conclusiva del progetto, “La Nostra Scuola”, che ha visto i più giovani misurarsi con il ricordo dei “nonni” rispetto alle loro esperienze sui libri e sulle attività ricreative adolescenziali. Gli studenti hanno appreso l’importanza della memoria delle tradizioni e dei racconti di un altro secolo, il Novecento. Hanno appreso come gli anziani siano i depositari ultimi dello scorrere del tempo, le fondamenta della storia, tramandata oralmente di padre in figlio. Durante la giornata passata in allegria, gli anziani del centro diurno Alzheimer, hanno saputo trasmettere tutta la loro dolcezza e premura, giocando e scherzando con i ragazzi come fossero tutti loro nipoti. Si sono intrattenuti con attività e giochi di quell’epoca lontana, come ‘’ruba il fazzoletto’’, ‘’i quattro cantoni’’ o ‘’palla prigioniera. Gli “adorabili nonni”, come li hanno affettuosamente soprannominati i ragazzi, hanno addirittura realizzato delle piccole sculture di creta per dare un’idea più concreta possibile degli oggetti della loro vita quotidiana, che sono ben diversi da quelli delle nuove generazioni. Alla fine della giornata, trascorsa con intensità da entrambe le parti, c’è stato il saluto finale, non senza un pizzico di emozione e nostalgia. la_nostra_scuola_3All’evento ha preso parte anche la Presidente del Consorzio Auriga, Liana Cicchi. “Sono momenti importanti – ha sottolineato la stessa Cicchi – dove capiamo ulteriormente l’importanza dello scambio intergenerazionale. Lavorare sulla memoria degli anziani è quanto di più terapeutico possiamo fare per rendergli un presente vivo ed attivo. Mi complimento con gli studenti, per il grande senso di rispetto e cura che hanno utilizzato nel dare corso a questo progetto”.

Andrea Profidia