Karipande: Da domani a Terni il festival della cultura angolana

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Si apre domani, 20 aprile, al Best Western Garden hotel, la 4° edizione di Karipande, il primo Festival italiano della cultura angolana, organizzato dall’ononimo comitato. Quattro giorni – dal 20 al 23 aprile – di workshops, che spazieranno dalla musica al ballo, agli usi e costumi, cibi e tradizioni dell’Angola, con la presenza dei maggiori esponenti del mondo kizombeiro internazionale.Un festival che è stato presentato questa mattina a Palazzo Spada, nel corso di una conferenza stampa.

“Era un mio grande sogno quello di organizzare qualcosa che premiasse Terni come città dell’accoglienza, dell’amore, di San Valentino – dichiara Fernando Rodrigues Saluiza organizzatore del festival – sono arrivato a Terni trent’anni fa ed è stato amore a prima vista. Qui ho deciso di rimanere, realizzare i miei progetti, qui mi sento a casa. Sono in debito con Terni: tutto è iniziato con questa città e qualcosa deve rimanere in questa città. Sfruttando la popolarità della danza angolana era giunta l’ora di far conoscere anche tanti altri aspetti non noti dell’Africa e dell’Angola, da sempre menzionate solo per guerre e sofferenze. Questo Festival è un omaggio alla terra della mia origine e alla terra che mi ha accolto”.

“Un evento con un forte messaggio di integrazione tra le diverse comunità è calzante in un panorama mondiale in cui si torna a parlare con più preoccupazione di guerre – dichiara l’assessore alla cultura Tiziana De Angelis – un messaggio di fratellanza e di pace per essere solidali ed integrarci tra culture diverse, valore aggiunto per interiorizzare, capire, comprendere. Il Festival sarà promosso in tutte le scuole della città per diffondere la cultura dell’integrazione, di fratellanza e di pace tra le giovani generazioni”.

“Grande riflessione sulla multiculturalità – afferma Michela Vernati coorganizzatrice del Festival – la passata edizione ha visto la presenza di diciannove paesi stranieri; si sono sentite parlare molte lingue, dalle più note – italiano, inglese, francese, portoghese – a quelle meno conosciute, come le lingue africane. Africani che con orgoglio portano le loro lingue, spesso dimenticate. È una scoperta delle proprie radici, della propria cultura, e questo significa rispetto tra i popoli”.

Trentacinque artisti saranno gli ospiti che immergeranno i partecipanti dentro uno spaccato angolano “di assoluto valore”. Sono previste circa cinquanta ore di workshops, dall’Afro Tribal al Semba Carnaval, all’Afro Kuduro e tante altre danze, per arrivare alla regina di tutte, la kizomba. Il piatto forte del Festival sarà costituito da due seminari culturali, che si terranno rispettivamente sabato 22 e domenica 23. Il primo, Angola Danze e Cultura si concentrerà sul tema della ricreazione angolana, delle tipiche riunioni di tribù quando dal villaggio si arriva in città per stare insieme. Nel secondo, Carnaval de Luanda, il grande Mestre Petchù illustrerà la filosofia africana sulla preparazione dei ragazzi all’età adulta, come comunicazione con le divinità, con gli antenati, tema ricorrente nella cultura africana.

“Ringrazio tutti i partecipanti – conclude l’assessore Tiziana De Angelis – il Festival costituisce una grande occasione per la città, una Terni che risponde ad una comunità, una Terni viva, una Terni che partecipa”.