Il valore umano e professionale del sovrintendete capo della polizia Emanuele Petri, “sempre pronto ad aiutare gli altri e a svolgere con passione e dedizione il proprio servizio” è stato sottolineato agli allievi del 17/o corso di formazione per allievi vice ispettori presso l’istituto per sovrintendenti “Rolando Lanari”, che ha sede a Spoleto, da Alma Petri, vedova della medaglia d’oro al valor civile, ucciso da due terroristi delle brigate rosse mentre era in servizio a bordo di un treno.
L’incontro – sottolinea la polizia – ha rappresentato un importante momento formativo dedicato al ricordo del sacrificio del sovrintendente capo Petri alla cui memoria l’istituto ha intitolato l’area dedicata alla formazione sulle tecniche operative.
Alma Petri ha proposto una toccante testimonianza, il cui tratto umano è emerso nel commovente ricordo di un sentimento che la lega a suo marito.
Ha quindi sottolineato come l’essere poliziotto sia un valore che contraddistingue la vita ma anche la morte.
L’esempio e il modello del sovrintendente capo Petri, ha detto il direttore dell’istituto Maria Teresa Panone, “orienterà sicuramente il percorso professionale dei giovani allievi vice ispettori che, nel guardare e vestire l’ uniforme della polizia di Stato, dovranno, con rispetto, fare memoria dei colleghi che l’hanno onorata fino all’estremo sacrificio della vita”.
Al termine dell’incontro gli allievi hanno consegnato ad Alma Petri un omaggio floreale e un libro in cui vengono descritte le attività svolte da tutti gli istituti di formazione della Polizia di Stato presenti sul territorio nazionale.