“Il corpo e l’anima” un improbabile dialogo amoroso”: reading tra Catullo e Dickinson

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Sabato 23 luglio 2016, alle ore 21.30, presso la Piazzetta del borgo di Brufa (PG) si terrà un Reading a cura degli attori Barbara Piva e Fabio Massimo Amoroso, con musiche eseguite dal vivo dal violoncellista Andrea Rellini. L’ingresso è gratuito. Titolo del Reading è “Il corpo e l’anima” un improbabile dialogo amoroso”, il maschile e il femminile, l’antico e il moderno, l’istinto e l’intelletto nella poesia di Catullo ed Emily Dickinson. Come affermano i due attori:

“L’amore è il tema che unisce gli individui, in modalità quasi opposte tra due poeti così diversi e lontani nel tempo. Il nostro è il tentativo di far dialogare la sanguigna carnalità di Catullo con la gentilezza e la solitudine in cui la Dickinson sublima il suo sentimento nelle voci della natura e nella lode a Dio. La musica è il linguaggio universale capace di arrivare dritto al cuore. Dolcezza, rimpianto, forza. Eterno e transitorio”.

BARBARA PIVA

Dopo gli studi in filosofia alla Sapienza di Roma, si forma teatralmente attraverso esperienze di teatro di ricerca. Debutta nella Compagnia del teatro del tradimento, dopo vari spettacoli al teatro Colosseo di Roma lavora ne “Il ciclope” di Euripide, tradotto da Enzo Siciliano per la regia di Mimmo Calopresti. E’ stata protagonista del monologo “Tutto scorre”, opera prima di Massimo Sgorbani e Premio Riccione, per la regia di Antonino Iuorio (Premio Ubu): spettacolo partecipante al Festival Asti Teatro e al Festival del Teatro Italiano; vince il premio Fondi La Pastora. Franco Cordelli sul Corriere della Sera, ha definito la sua interpretazione: “magnifica, dolorosa fino all’allucinazione”. Ancora sotto la direzione di Antonino Iuorio, è stata protagonista di “Apocalisse nell’arte”, opera mai rappresentata prima, del poeta Valentino Zeichen e di “Un negro disoccupato” da Elsa Morante all’interno della Notte Bianca romana. Nella rassegna “Trend, nuove frontiere della drammaturgia tedesca” al Teatro Belli di Roma, è stata Medea in “Manhattan Medea” di Dea Loher. Partecipa al cortometraggio “Passing Time” di Laura Bispuri, vicitore del David di Donatello 2010. Con la propria società di produzione ha messo in scena “Lei diceva dormire per morire” del drammaturgo belga Paul Willems insieme a Fabio Massimo Amoroso. Si trasferisce in Umbria e lavora sotto la direzione di Stefano Alleva al Decalogo ispirato ai Dieci Comandamenti, rappresentato al Festival dei Due mondi di Spoleto 2013.

FABIO MASSIMO AMOROSO

Diplomato all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha studiato con Agusti Humet, Cesar Brie, Giovanna Marini, Renata Molinari, Luisa Pasello, Rena Mirecka e Ewa Benesz, Jean-Paul Denizon, Nanni Garella, Marco Sciaccaluga. Si è perfezionato presso Emilia Romagna Teatro con Giancarlo Cobelli e Cesare Lievi. Ha lavorato in teatro con Dario Fo e Franca Rame, Stefano Vizioli, Pippo Di Marca, Krzysztof Zanussi, Alfredo Arias, con i Teatri Stabili di Genova, Roma, Torino. Ha esperienze cinematografiche tra cui il corto “Passing Time” di Laura Bispuri, vincitore del David di Donatello. È stato protagonista di numerosi radiodrammi per RAI Radio2, lavorando tra gli altri con Giuseppe Manfridi e Idalberto Fei. Con la Compagnia Lavia ha partecipato agli spettacoli “Riccardo II”, “Molto rumore per nulla”, “Misura per Misura” di Gabriele Lavia e “La Bisbetica domata” di Matteo Tarasco. È stato autore e interprete della commedia musicale “Con le spalle al mare – Canto e racconto di batibirba, galaverna e bastimenti”: un progetto di drammaturgia originale creato con il compositore e attore Andrea Nicolini, risultato di una lunga ricerca su cultura orale, storia contemporanea ed etnomusicologia. Insieme a Barbara Piva ha costituito nel 2007 la propria società di produzione con la quale lavora attivamente alla creazione e realizzazione di progetti teatrali e cinematografici. Tra questi la coproduzione di “Decalogo Parte I” di cui è stato tra gli interpreti protagonisti, con la regia e direzione artistica di Stefano Alleva al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2013.

ANDREA RELLINI

Violoncellista e compositore, si interessa al jazz, alla musica brasiliana e all’improvvisazione sul violoncello. Si è diplomato in violoncello presso il Conservatorio di Perugia dove ha studiato anche, per qualche anno, composizione. Ha suonato nei dischi del trombettista Mariano di Nunzio “Sonata a 3+2” e della cantante Greta Panettieri “Under control”. Ha pubblicato invece a suo nome “Il privilegio del mattino”, positivamente recensito dalla critica specializzata ed ospitato nelle trasmissioni di Radio animajazz e di Rai Radio3 (“Battiti”). Nel campo della musica d’autore ha avuto modo di suonare dal vivo con i Fratelli Mancuso nell’opera “Requiem” (C. Pedini- F. Mancuso) e con la cantante Carmen Consoli. Ha sovente scritto musica per il teatro e per la danza contemporanea collaborando con le compagnie: OPLAS teatro, Dance Gallery di Perugia, Collettivo MAVart, “The Artful Badger” (Vault Festival 2015 London) e MOTUS di Siena. Tale musica è stata raccolta nell’album “Motus” (tweedle music 2014), portato dal vivo al festival “Music for sunset 2014”, a Cortona per la stagione concertistica degli Amici della Musica, trasmesso anch’esso a “Battiti” di Rai Radio3 ed utilizzato per la trasmissione di Rai 5 “Paesaggi itineranti” dedicata all’Umbria. Il Reading sulle poesie di Gaio Valerio Catullo ed Emily Dickinson è il secondo appuntamento di una serie di iniziative che la Pro Loco di Brufa ha organizzato nei mesi di luglio e agosto 2016 per festeggiare i 30 anni della manifestazione “Scultori a Brufa. La strada del Vino e dell’Arte”. La manifestazione fu ideata dalla Pro Loco di Brufa nel 1987: invitando uno scultore all’anno ad esporre i propri lavori per le strade che dominano i vigneti e le piazzette del borgo e acquisendo un’opera per ciascun artista, è arrivata alla 30a edizione con risultati entusiasmanti. Brufa è un piccolo centro del Comune di Torgiano, sulle cui colline sono situati i vigneti della prestigiosa produzione enologica torgianese; domina la piana del Tevere e la pianura di Assisi fino a Foligno. Fa parte della dorsale Torgiano – Brufa – Miralduolo – Torgiano dove si sviluppa “La Strada del Vino e dell’Arte”. In questo paesaggio sono state inserite le sculture degli artisti: Massimo Pierucci, Marcello Sforna, Mario Pizzoni, Agapito Miniucchi, Giuliano Giuman, Aurelio De Felice, Bruno Liberatore, Nino Caruso, Loreno Sguanci, Umberto Mastroianni, Mirta Carroli, Carlo Lorenzetti, Joaquín Roca-Rey, Nicola Carrino, Giuliano Giuliani, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Pietro Cascella, Teodosio Magnoni, Federico Brook, Umberto Corsucci, Ettore Consolazione, Beverly Pepper, Federica Marangoni, Marco Mariucci, Tito Amodei, Paolo Pasticci. La manifestazione è promossa e organizzata dalla Pro Loco di Brufa in collaborazione con il Comune di Torgiano e la Regione Umbria. Ogni anno si aggiungono al progetto da attuare Enti che patrocinano e sostengono economicamente e Sponsor privati. BRUFA fu abitata dagli Umbri, dagli Etruschi e dai Romani; Castel Grifone era l’antico nome di questo borgo fortificato più volte conteso. A Brufa nel 1367 la città di Perugia fu sconfitta dai soldati del Papa guidati da J.Hawkwood, detto l’Acuto e perse il dominio dell’Umbria (1.500 morti, 2.000 prigionieri). Nel 1415, prigioniero in una torre del Castello di Brufa, Giovanni da Capestrano ebbe la visione di San Francesco che lo spinse sulla via della santità. La storia del Castello di Brufa si lega nella seconda metà del 1600 a quella di Andrea Angelini Bontempi, musicista, architetto, pittore, letterato, incisore di pietre preziose e fabbricante di orologi , che a Brufa acquistò fabbricati e terreni. Morì nel 1705 e fu sepolto nella Chiesa dei SS.Cosma e Damiano, da lui stesso fatta edificare. Patrono del paese è S.Ermete, martirizzato con il taglio della testa al tempo dell’Imperatore Adriano, nell’anno 118 d.C.