Umbertide e Spello aderiscono alla protesta Anci contro il caro bollette

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Si spengono le luci della Rocca e di Villa Fidelia

Il Comune di Umbertide aderisce alla manifestazione di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) contro l’aumento delle bollette dovute al rincaro di luce e gas. Simbolicamente nella serata di giovedì 10 febbraio, dalle 20 alle 20.30, saranno spente le luci del monumento più significativo della città; a non essere illuminata sarà la Rocca. Lo scopo è quello di porre l’attenzione del governo centrale su una questione così importante che tocca da vicino famiglie, imprese e amministrazioni pubbliche impattando fortemente sulle loro risorse.
“Umbertide, insieme a tanti altri Comuni umbri e italiani vuol far sentire la sua voce attraverso questa protesta simbolica – dice il sindaco Luca Carizia – per chiedere un intervento consistente da parte del Governo centrale in modo da dare una risposta certa a seguito dei rincari di luce e gas che stanno mettendo a dura prova tante famiglie e imprese. Tali rincari avranno un impatto molto importante in termini di aumento di spesa anche sui bilanci dei comuni. Per tutte queste ragioni riteniamo di non poterci sottrarre dal chiedere certezze al Governo”.
Luci spente anche a Villa Fidelia di Spello. La presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, nell’aderire alla protesta simbolica indetta da Anci nazionale (Associazione dei Comuni italiani) contro il caro bollette, ha scelto uno degli edifici più prestigiosi dell’Ente per manifestare il dissenso contro l’aumento indiscriminato dei prezzi dell’energia. E così stasera, giovedì 10 febbraio, dalle ore 20 anche le luci di Villa Fidelia si spegneranno per un’ora.
“Con questo gesto – dichiara Proietti – la Provincia di Perugia unisce la propria alle tante voci di protesta che questa sera si leveranno da numerose città e comuni italiani. L’aumento indiscriminato dei prezzi dell’energia sta investendo tante aziende minando i posti di lavoro, tantissime famiglie in particolare quelle più fragili, e anche i bilanci degli enti pubblici che vedranno raddoppiare i costi per il riscaldamento di uffici e scuole. Insieme ai sindaci d’Italia continueremo a chiedere al governo gli adeguati ristori”.
In questi giorni sono cresciute le adesioni all’iniziativa lanciata dall’Anci e dal presidente Decaro di spegnere, in segno di protesta, palazzi e simboli cittadini per far sentire la voce dei sindaci contro il caro bollette. Decaro ha parlato senza mezzi termini di rischio di “tagli ai servizi essenziali” qualora il governo non intervenga con ristori adeguati.