Giornata della prematurità: iniziative della Neonatologia di Perugia

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Porte aperte h24, musicoterapia e ospedale illuminato di viola per il World Prematurity Day in collaborazione con le associazioni di volontariato

Perugia, 15 novembre 2025 – In occasione della 17ª edizione della Giornata Mondiale della Prematurità, l’Azienda Ospedaliera di Perugia si illumina di viola per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle nascite pretermine, quelle avvenute prima della 37ª settimana di gestazione. La Terapia Intensiva Neonatologica di Perugia, diretta dalla dott.ssa Stefania Troiani, ha celebrato questa importante ricorrenza con una serie di iniziative realizzate in collaborazione con le associazioni di volontariato e la SIN – Società Italiana di Neonatologia, con l’obiettivo di dare voce alle famiglie dei piccoli pazienti e sensibilizzare sul tema della prematurità.
Prima Iniziativa: ZERO SEPARATION. ACCANTO A TE. SEMPRE
La Terapia Intensiva Neonatale di Perugia apre le porte 24 ore su 24 perché i genitori siano parte integrante delle cure
“Sostenere la vicinanza dei genitori al neonato significa riconoscerne il ruolo non di visitatori, ma di persone con capacità curante. Con un coinvolgimento precoce della famiglia si rafforzano quelle connessioni emotive fondamentali per lo sviluppo neurocognitivo del bambino e si determinano effetti positivi sull’esito della salute neuro-comportamentale a distanza”, – spiega la dott.ssa Stefania Troiani, direttrice della TIN e consigliera nazionale della Società Italiana di Neonatologia – La “Zero separation” rappresenta l’approccio principale da adottare nei primi momenti di vita tra madre e neonato e da mantenere e difendere all’interno delle strutture ospedaliere. La Società Italiana di Neonatologia da anni si batte per l’apertura delle TIN h24 e per dare la possibilità ai genitori di essere realmente parte integrante delle cure, stando a contatto con i loro piccoli sin da subito e per tutto il tempo che desiderano”, continua. “Numerose evidenze scientifiche dimostrano come facilitare l’intervento di mamma e papà contribuisca alla riduzione dello stress e dell’ansia dei genitori e al miglioramento degli outcome per il bambino: riduzione della degenza, aumento della velocità di crescita, incremento dell’allattamento al seno e migliori punteggi nelle scale che valutano lo sviluppo neurocomportamentale. L’adozione di questo nuovo approccio comporta una vera e propria “rivoluzione” del lavoro: si passa da un’assistenza basata sull’esecuzione di compiti (task-based) a un’assistenza centrata sulla relazione e sulla comunicazione con il neonato e la sua famiglia (relationship-based), secondo il concetto di “Family Centered Care”. Abbiamo lavorato innanzitutto su noi stessi come team, sulla nostra motivazione, sulle capacità di collaborazione e comunicazione efficace, investendo in formazione specifica”, conclude Troiani. “Stiamo procedendo con convinzione verso il grande cambiamento che ci permetterà di passare dal curare i nostri piccoli pazienti al prenderci cura di loro e delle loro famiglie”.
Seconda Iniziativa: Musicoterapia come intervento terapeutico
La Neonatologia di Perugia si è fatta promotrice a livello nazionale, dell’implementazione della musicoterapia, una pratica clinica di estremo supporto per lo sviluppo neurocognitivo del neonato pretermine. L’intervento consiste nell’uso clinico e scientifico della musica e della voce dei genitori, in particolare quella materna, condotto da professionisti formati (musicoterapeuti) per sostenere la stabilità fisiologica del neonato (stabilizzare frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, saturazione O₂), favorire la maturazione neurosensoriale, ridurre stress e dolore e promuovere il bonding genitore-bambino. Si tratta di un intervento terapeutico strutturato che include attività attive (suonare strumenti, cantare, improvvisare) o ricettive (ascoltare e rielaborare musicalmente), fondato su una relazione terapeutica e su obiettivi clinici specifici con basi teoriche e metodologiche precise (psicologia, neuroscienze, pedagogia, riabilitazione). Questa pratica clinica, utilizzata in molte aree della medicina ha un impatto particolarmente significativo in ambito neonatale, per i bambini prematuri o con grave patologia ricoverati in terapia intensiva. L’associazione “La Carica dei Prematuri” sostiene economicamente il musicoterapeuta che opera nel reparto e ha donato tablet e casse bluetooth per permettere di effettuare la musicoterapia su più pazienti in contemporanea.
Terza Iniziativa: Concerto di musica classica in Neonatologia
I maestri Azusa Onishi (violinista), Catherine Daniela Bruni (violoncellista) e Chiara Franceschelli (soprano) hanno donato un concerto di musica classica nel corridoio della Neonatologia, allietando genitori e personale sanitario.
Si ringraziano le associazioni di genitori che hanno contribuito attivamente all’organizzazione della giornata: La Carica dei Prematuri, Nati per Leggere, Abbi Cura di Me, Cuori di Maglia, Il Giardino di Rita.