Gambero rosso premia con tre bicchieri i vini umbri

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Riconoscimento per cantine del Trasimeno e del tuderte

   

‘considerato un “autentico successo di squadra e di territorio” quello che hanno conseguito due storiche cantine cooperative umbre, “Duca della Corgna” di Castiglione del Lago e “Tudernum” di Todi, che nella prestigiosa guida dei vini 2024 del “Gambero Rosso” hanno conseguito i “tre bicchieri” con il Trasimeno Gamay doc “Poggio Pietroso” e il Sagrantino di Montefalco docg “Fidenzio”.
Nate nel 1958 e nel 1957, le aziende aderenti a Confcooperative mettono insieme 308 soci viticoltori conferenti, proprietari di 360 ettari di vigne dislocate tra Todi, Colli del Trasimeno e Montefalco che sono stati protagonisti di un evento che ha visto la partecipazione di buyers della Gdo, albergatori, ristoratori, alimentaristi, giornalisti e media oltre all’assessore regionale Roberto Morroni, e il presidente nazionale di Confcooperative-Fedagripesca Carlo Piccinini.
“Siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento che accomuna le nostre realtà cooperative ponendole nel gotha del panorama enologico regionale considerando che altre 15 cantine umbre hanno ricevuto nel 2024 il premio dei ‘tre bicchieri’ dal Gambero Rosso” hanno sottolineato i presidenti delle due cantine Mario Ciani e Massimo Sepiacci.

“L’Umbria – hanno aggiunto – si conferma una regione dove è possibile fare vini di altissima qualità enologica e nel caso delle realtà cooperative come le nostre questo successo è piacevole condividerlo con centinaia di produttori che coltivano e conferiscono le loro migliori uve sotto l’occhio esperto dei nostri ottimi enologi Lorenzo Landi e Maurizio Alongi”.
“Già nel 2023 la nostra cantina aveva ottenuto i tre bicchieri con il grechetto doc superiore Colle Nobile che è il vitigno autoctono per eccellenza del nostro territorio e della Cantina Tudernum” ha aggiunto Ciani.

“Anche la nostra cantina da decenni ha puntato ed investito in un vitigno autoctono come il Trasimeno Gamay di cui si erano perse le tracce da decenni e oggi possiamo ben dire che Duca della Corgna è stata pioniera nella sua riscoperta” le parole di Sepiacci.