Fondo per la Repubblica Digitale: 30 milioni per i due nuovi bandi

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Pubblicati “In progresso” e “Prospettive”, dedicati ai lavoratori con mansioni a forte rischio di sostituibilità e alle persone disoccupate e inattive Fondazione Perugia aderisce al Fondo

   

Fondazione Perugia, anche quest’anno, aderisce al Fondo per la Repubblica Digitale, nato da una collaborazione tra pubblico e privato sociale (Governo e Acri, l’Associazione che riunisce le Fondazioni di origine bancaria), per accompagnare l’Italia verso la transizione digitale nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dal Fondo Nazionale Complementare.

Con lo scopo di accrescere le competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio sostituibilità a causa dell’automazione e delle persone disoccupate e inattive, il Fondo per la Repubblica Digitale ha pubblicato due nuovi bandi:  In progressoeProspettive.

I bandi, pubblicati sul sito internet del Fondo per la Repubblica Digitale (www.fondorepubblicadigitale.it), sono rivolti a soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro e godono di una dotazione complessiva di 30 milioni di euro (10 per “In progresso” e 20 per “Prospettive”). Le domande di partecipazione devono essere presentate attraverso il portale Re@dy (www.portaleready.it) entro il 4 agosto per il bando “In progresso” ed entro il 14 luglio per il bando “Prospettive”.

In particolare, per far fronte al disallineamento delle competenze, il bando “In progresso” promuove lo sviluppo delle abilità digitali dei lavoratori al fine di garantire loro le condizioni di permanenza nel mondo del lavoro e migliori opportunità professionali.

Il bando “Prospettive” è invece dedicato ad accompagnare lo sviluppo delle competenze digitali di donne e uomini ai margini del mercato del lavoro – disoccupati e inattivi, di età compresa fra i 34 e i 50 anni – per offrire loro migliori opportunità e condizioni di inserimento e permanenza nel mondo del lavoro.

“Anche quest’anno Fondazione Perugia aderisce convintamente ai progetti di Repubblica Digitale -spiega Cristina Colaiacovo, presidente di Fondazione Perugia -. Crediamo fortemente che investire sulla crescita delle persone, oltre ad essere una delle nostre missioni, sia la strada giusta per intervenire in favore di giovani, donne e disoccupati in modo che la transizione digitale diventi una opportunità di inclusione nel mondo del lavoro, per realizzarsi nella vita professionale e contribuire allo sviluppo del Paese”.

All’edizione del 2022 dei bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, che erano dedicati allo sviluppo delle competenze digitali delle giovani donne e dei NEET, erano state presentate in Umbria complessivamente 320 istanze.

 

COS’È IL FONDO PER LA REPUBBLICA DIGITALE. Per accompagnare l’Italia verso la transizione digitale, ispirandosi all’innovativa e positiva esperienza di partnership tra pubblico e privato sociale del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è nato il Fondo per la Repubblica Digitale, istituito con il decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 29 dicembre 2021. Si tratta di una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare). In via sperimentale per cinque anni (fino al 2026) il Fondo stanzia un totale di 350 milioni di euro. Sarà alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. Il Fondo pone un forte accento sulla valutazione d’impatto dei progetti finanziati. La valutazione mira ad individuare quei progetti che si dimostreranno più efficaci ed efficienti nell’accrescimento delle competenze digitali e nell’occupazione effettiva dei beneficiari. La valutazione di impatto è affidata al Comitato scientifico indipendente. Per maggiori informazioni fondorepubblicadigitale.it.