Lo afferma la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei
L’attuale fase della pandemia in Umbria è caratterizzata dalla “progressiva regressione” del virus. Lo ha sottolineato la presidente della Regione Donatella Tesei intervenendo in Assemblea legislativa.
“L’efficacia dei vaccini ha rivoluzionato le possibilità di convivenza con il virus. A chi ha dei dubbi su questo – ha sottolineato ancora Tesei soffermandosi sul tema delle immunizzazioni – rispondo con due semplici dati mutuati dall’esperienza umbra. Nella fase caratterizzata dalle varianti abbiamo avuto un picco di poco più di 4 mila contagiati ma anche oltre 550 ricoverati, 150 dei quali in rianimazione. Nella fase dei vaccini il picco dei contagiati è stato di circa 2 mila ma i ricoveri sono stati una sessantina, una quindicina dei quali nelle intensive. Insomma grazie ai vaccini la diffusione si è fermata alla metà ma con sintomatologia grave cinque volte inferiore. Per questo continuo a dire che è necessario vaccinarsi perché è una via di uscita fondamentale”.
Tesei ha quindi rilevato che il tasso di mortalità per il Covid in Umbria
“è stato l’ottavo più basso d’Italia nonostante una popolazione che la quinta più anziana del Paese. L’Umbria è poi molto sopra alla media nazionale – ha aggiunto – sia per persone con prima sia con seconda vaccinazione, risultando la quarta migliore. Dati che dimostrano come la pandemia sia stata affrontata bene dall’Umbria”.
Per la presidente il confronto è ora su come affrontare
“la prova dell’autunno-inverno di convivenza con il Covid. Lavoriamo a due misure, anzitutto garantendo un dispiegamento potenziale sanitario pari a quello di massimo stato di crisi attivabile in maniera modulare perché occorre continuare a recuperare le liste d’attesa, enorme e atavico problema dell’Umbria e dobbiamo riorganizzare una rete trovata in grande difficoltà. Il nuovo Piano socio sanitario regionale dovrà riuscire nel difficile compito di migliorare i servizi per i cittadini, recuperando però gli enormi squilibri di bilancio che ci sono stati consegnati da chi ci ha preceduto. Dovremo poi garantire la massima velocità e copertura della campagna vaccinale”.