Tesei: “Siamo in grado fare più dosi vaccino di quelle che abbiamo”

636

Tesei: “Siamo in grado fare più dosi vaccino di quelle che abbiamo”. Le parole della Governatrice dell’Umbria nel corso di un’intervista a Sky TG24. Intanto, un team sanitario dell’Esercito supporterà i medici umbri

“La macchina dei vaccini in Umbria è partita e siamo in grado di somministrare più dosi di quelle di cui attualmente disponiamo”.

   

lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ospite di Timeline su Sky TG24.

“Il tema – ha sottolineato ancora la governatrice – è sempre quello di quante dosi arrivano, visto che se le abbiamo siamo in grado di poter vaccinare anche velocemente e con numeri abbastanza importanti, specie adesso che abbiamo l’ausilio dei medici di medicina generale che possono arrivare a vaccinare i fragili, pure con somministrazioni a domicilio”.

Tesei ha evidenziato inoltre, da parte della campagna vaccinale umbra, un’azione ora “più capillare” in merito alla somministrazione per la fascia 70-79 anni grazie ai medici di base.
“Con gli accordi fatti con i medici di medicina generale – ha detto – stiamo andando incontro anche a questa fascia di popolazione e proprio in queste ultime due giornate abbiamo già intensificato con i vaccini”.

Intanto, un team sanitario dell’Esercito “supporterà i medici umbri a traghettare la popolazione fuori dalla pandemia”, in particolare per sostenere la campagna vaccinale contro il Covid. Lo ha annunciato l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.

“Da ieri – ha detto l’assessore Coletto – in Umbria è operativo un team dell’Esercito, composto da un ufficiale medico e due sottufficiali infermieri che saranno impegnati a sostegno della campagna vaccinale e quindi, al momento, per vaccinare i soggetti fragili e vulnerabili e gli over 80. Oggi i militari hanno collaborato con il team vaccinale di Spoleto, mentre dal 16 aprile, non appena arriveranno i vaccini, saranno operativi in Valnerina. Voglio ringraziare il generale Figliuolo per avere compreso le esigenze prospettate dalle Regioni. L’Umbria, con un’alta percentuale di persone anziane e con una particolare orografia di alcuni centri che rende più difficoltosi gli spostamenti, aveva manifestato la necessità di essere sostenuta anche dai professionisti sanitari dell’Esercito per dare impulso alla campagna vaccinale e superare così in tempi brevi la crisi sanitaria e, di conseguenza, per favorire la ripartenza dell’attività economica e turistica. Per far sì che ciò si avveri è indispensabile la garanzia sul rispetto delle consegne dei vaccini. Diversamente non è possibile rispettare la programmazione regionale”.