Cresciamo: il progetto di AFAS e Usl Umbria1 che pensa ai bambini e alle loro famiglie

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Cresciamo: il progetto di AFAS e Usl Umbria1 che pensa ai bambini e alle loro famiglie. Attività, iniziative e diffusione di apposito materiale operativo e informativo per promuovere le capacità relazionali e cognitive dei bambini anche attraverso una genitorialità sempre più consapevole

   

Le potenzialità socio-relazionali e cognitive di ogni essere umano possono essere esaltate o minimizzate a seconda del contesto, personale e sociale, all’interno del quale ci si trova a vivere. Potenziare in ogni singolo bambino le capacità di gestione dei propri stati emotivi può realmente migliorare il suo percorso di vita familiare, scolastica e sociale. Promuovere la salute e il benessere dei cittadini in crescita è fondamentale per la salute e il benessere della società tutta. Sono queste le premesse dalle quali ha avuto origine “Cresciamo”, il progetto di Usl Umbria1 e AFAS finalizzato ad accompagnare la crescita dei bambini e delle loro famiglie. Crescita in termini di benessere psicofisico, emotivo e relazionale appunto, da perseguire per mezzo di una serie di attività, iniziative e incontri – da pianificare ovviamente in base all’evolversi del contesto in relazione alla pandemia – e della diffusione di apposito materiale operativo e informativo.

“Cresciamo” è a cura dell’U.O.S. Distrettuale Neuropsichiatria Infantile e Psicologia Clinica dell’Età Evolutiva della Usl Umbria 1 e vede come principali destinatari i minori, in particolare quelli nella fascia di età compresa tra i 3 e i 14 anni, e i loro genitori e come destinatari intermedi i farmacisti che sono i principali divulgatori e sostenitori del percorso.

Cartoline e album operativi, dedicati al gioco, all’attività fisica, al disegno e alla scrittura, sono stati realizzati con l’obiettivo di fornire a genitori e figli delle occasioni di divertimento e di apprendimento da condividere: elaborati da un team di psicologi, sono pensati anche e soprattutto per favorire la relazione e il dialogo.

A questi si aggiungono degli opuscoli informativi per i genitori che approfondiscono diversi aspetti dello sviluppo psico-affettivo, emotivo, sociale e cognitivo dei bambini e che forniscono quindi semplici suggerimenti educativi.

“Cresciamo” prevede anche, quando sarà possibile, l’organizzazione di incontri con i genitori condotti da psicologi esperti dell’età evolutiva e da educatori professionali: importanti opportunità per affrontare tematiche riguardanti le fasi fondamentali dello sviluppo, le basi della teoria dell’attaccamento, l’importanza delle regole, l’alimentazione, il sonno, il gioco e altro ancora. A questo tipo di approfondimento fa seguito poi una fase di discussione e confronto.

Completano il progetto una serie di incontri esperienziali con piccoli gruppi di bambini condotti anche in questo caso da psicologi ed educatori.

Tutte queste iniziative hanno l’obiettivo di fornire ai bambini gli strumenti per potenziare la consapevolezza di sé e la conoscenza dell’altro, aiutarli a divenire capaci di esprimere chiaramente i propri sentimenti e le proprie emozioni, migliorare l’attenzione, la memoria e la coordinazione, stimolare la conquista dei prerequisiti per l’apprendimento.

I giochi e le attività proposte, nella gran parte dei casi recuperati dal patrimonio dell’infanzia del passato, prevedono l’utilizzo di materiali di riciclo per promuovere il rispetto dell’ambiente, oltre che il perseguimento del risparmio e anche la valorizzazione delle tradizioni.

Nell’ambito del progetto, le farmacie AFAS hanno un ruolo centrale in quanto si pongono come qualificati punti di riferimento e presidi sanitari di primissimo accesso nell’ambito della rete sanitaria e socio assistenziale a livello territoriale: sono quindi chiamate a svolgere una funzione cruciale poiché inserite in modo capillare nella realtà dei quartieri e particolarmente vicine alle comunità.

AFAS porta avanti il proprio lavoro riaffermando quindi, anche in questa iniziativa, la propria vocazione di farmacia sociale che mantiene uno sguardo attento nei confronti dei bisogni della comunità tutta e che ha particolare riguardo per le esigenze delle categorie potenzialmente più vulnerabili, in questo caso i bambini i quali, insieme ai genitori, in questo complesso periodo di pandemia, hanno subito in modo particolarmente forte le restrizioni imposte.