Città della Pieve, al Liceo musicale chiusi i lavori di miglioramento sismico

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L’intervento ha interessato l’immobile adiacente all’ex chiesa S. Agostino

   

Completati a Città della Pieve i lavori di miglioramento sismico presso gli spazi che ospitano il Liceo Scientifico Musicale “Italo Calvino”.

L’intervento, avviato nel maggio dello scorso anno, è stato effettuato dalla Provincia di Perugia – servizio Edilizia Scolastica e Programmazione Rete Scolastica, ed è stato finanziato per un valore di 350mila euro, attraverso Mutui BEI 2018.

La porzione di immobile su cui l’Amministrazione provinciale è intervenuta, adiacente alla

Chiesa oggi sconsacrata di S. Agostino, è in uso alla Provincia, ma è di proprietà del Comune di Città della Pieve.

Nata come Convento degli Agostiniani, intorno alla metà del XIII secolo, è stata oggetto di un complesso intervento di ristrutturazione ed ampliamento iniziato nel 1965 ed ultimato nel 1972, con il quale è stata quasi integralmente ricostruita.

Nello scorso secolo è stata utilizzata come Scuola Media, e così ha continuato ad essere fino all’anno 2016, quando la stessa è stata spostata in un fabbricato di nuova realizzazione.

Lasciando dunque liberi degli spazi su cui si è scelto di collocare il nuovo indirizzo Musicale data la carenza di locali presso il vicino Istituto Liceo Italo Calvino.

Il progetto di miglioramento sismico dell’immobile eseguito dall’Amministrazione provinciale, secondo quanto rende noto la consigliera provinciale delegata, ha tenuto conto della valenza culturale e sociale dell’edificio, oltre che del rapporto costi benefici alla luce della consistenza e della vulnerabilità del fabbricato, ma soprattutto è stato effettuato nell’ottica di un progetto di ristrutturazione generale del complesso.

In particolare i lavori appena compiuti, in base a quanto riferiscono i tecnici della Provincia, sono consistiti principalmente “nel rinforzo a pressoflessione e taglio delle strutture murarie e dei pilastri in muratura del chiostro, mediante l’utilizzo di sistema composito a matrice inorganica FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix)”. L’intervento ha comportato anche l’intonacatura di entrambi i lati delle pareti, analogamente a come si presentavano in passato.