“Chiarita posizione di Ferroni minoranza non ha argomenti e rinvia atto”

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Perugia, Nota della maggioranza in consiglio comunale 

Con le dichiarazioni di Andrea Ferroni a proposito delle foibe, da lui definite ‘orrori’, riteniamo venute meno le condizioni politiche dell’intervento della minoranza che ha portato all’odierna seduta congiunta della seconda e della quarta commissione. Ciò nonostante, invece che ritirare l’atto, la minoranza ne ha chiesto addirittura il rinvio in una nuova seduta”. Così Lorenzo Ermenegildi Zurlo ha aperto la conferenza stampa indetta dai capigruppo di maggioranza del Consiglio comunale di Perugia per fornire aggiornamenti e valutazioni sull’esito dei lavori delle commissioni che si sono svolti a porte chiuse.

“La posizione di tutte le forze politiche di maggioranza sull’esodo giuliano dalmata e il massacro delle foibe – ha continuato il capogruppo del Pd – è chiara. Non a caso lo scorso 10 febbraio eravamo presenti alla commemorazione al parco Vittime delle foibe, che lo stesso Ferroni ha contribuito ad organizzare”. Rispetto al fatto che la seduta delle commissioni si è svolta a porte chiuse, “la spiegazione risiede nella necessità di tutelare la dignità e l’integrità dell’istituzione, applicando semplicemente quanto previsto dal regolamento comunale allorquando una seduta comporti valutazioni specifiche su una persona o un soggetto giuridico”. Per questo, secondo Ermenegildi Zurlo “è tempo di porre fine a strumentalizzazioni che non interessano minimamente la città. Come consiglieri siano stati eletti per curarne le ferite e per mettere in campo azioni concrete, dalla manutenzione delle strade e dei parchi, allo sviluppo economico e culturale, al miglioramento della sicurezza dei cittadini e delle cittadine”. In conclusione, il capogruppo Pd ha fatto notare come “oggi abbiamo rispettato la prerogativa della minoranza di non discutere l’odg presentato e ribadiamo la nostra apertura a mantenere il dialogo, ma auspichiamo finalmente su fatti concreti inerenti la città e non su questioni pretestuose come queste che poco interessano i cittadini e le cittadine”.

Riccardo Vescovi (Anima Perugia) ha ribadito: “La nostra posizione sul 10 febbraio è chiara e inequivocabile. Allo stesso tempo la tutela del lavoro e della persona è sacra e non si poteva che applicare il regolamento comunale con una seduta a porte chiuse. Anche se non si fosse trattato di Ferroni avremmo adottato la stessa precauzione per evitare la gogna mediatica”.

Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) ha chiarito che tutto si è svolto nel rispetto delle normative regolamentari e della tutela della persona, invitando a “non strumentalizzare ulteriormente dichiarazioni risalenti a due anni fa”. “Siamo pronti anche a riunirci in seduta aperta – ha aggiunto -, ma l’odg dovrebbe essere modificato”.

Antonio Donato (M5s) ha affermato che “la trasparenza è garantita anche dalle regole, quelle che noi abbiamo voluto senz’altro rispettare”. “La minoranza – ha concluso – di certo deve fungere da pungolo e stimolo, ma attendiamo che manifesti un atteggiamento costruttivo, pronti a lavorare insieme su temi concreti e non ideologici”.

Sulla stessa linea Lorenzo Falistocco (Avs): “E’ necessario concentrarsi sulle problematiche che davvero stanno a cuore ai cittadini e alle cittadine, ossia i motivi reali per cui siano stati chiamati a rappresentarli”.