Centomila euro per il bonus bebè

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La Prima commissione approva una variazione al bilancio di previsione 2023-2025 per il sostegno alla natalità. Approvato anche il programma di attività del difensore civico

   


La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Daniele Nicchi, ha approvato all’unanimità il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale per la “variazione al bilancio di previsione della Regione Umbria 2023-2025” che incrementa di 100mila euro gli stanziamenti a sostegno della natalità. Inoltre i commissari hanno approvato il programma di attività del difensore civico regionale per l’anno 2024.

La variazione di bilancio era stata illustrata dall’assessore Paola Agabiti in una precedente seduta (https://tinyurl.com/86eczekd [1]). In quell’occasione era stato spiegato che l’atto prevede una riprogrammazione di 100mila euro provenienti dal fondo comunicazione istituzionale per andare ad incrementare i fondi a disposizione della legge sul bonus bebè. In questo modo, si legge nel provvedimento, si rafforza la dotazione finanziaria di 500mila euro già prevista in bilancio, così da poter raggiungere altri 200 nuclei familiari, portando quelli destinatari del bonus bebè da mille a 1200. Gli interventi a sostegno della natalità, si specifica nell’atto, rappresentano un’importante componente delle politiche regionali anche alla luce della necessità di invertire i negativi trend demografici in atto che, in prospettiva, potrebbero generare impatti negativi sui livelli di sviluppo della regione. In questo senso sia nel 2021 che nel 2022 importanti interventi sono stati avviati a sostegno delle famiglie attraverso l’erogazione di un contributo economico ‘una tantum’ di 500 euro per ogni figlio.

Subito dopo i commissari hanno approvato il programma di attività per l’anno 2024 del difensore civico regionale, l’avvocato Marcello Pecorari. Il programma, con una previsione economica presunta di 10mila euro, ha l’obiettivo di far conoscere il ruolo del difensore civico, puntando su incontri con il Coni e le scuole primarie, rafforzando i rapporti l’Anci e con i comuni umbri ma anche con l’Università degli Studi e con l’Università per stranieri di Perugia.