Ecco i Campioni umbri dell’economia circolare

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Sono sempre più numerose anche in Umbria le esperienze di innovazione industriale, di aziende e start up impegnate nella gestione sostenibile dei rifiuti, su riuso, riciclaggio e riduzione delle emissioni inquinanti. Esperienze di green economy eccezionali che hanno già investito e scommesso su un nuovo modello produttivo, chiudendo il cerchio e facendo dell’Italia la culla della nascente economia circolare. I rappresentanti delle realtà umbre che già hanno investito in questo nuovo modello economico, e per questo ribattezzati da Legambiente i Campioni dell’Economia circolare, hanno raccontato la loro esperienza questa mattina a bordo del Treno Verde, il convoglio dell’associazione ambientalista e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzato con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, che da oggi a sabato 18 marzo farà tappa a Foligno. All’evento inaugurale erano presenti: Rossella Muroni, presidente Legambiente; Rita Barbetti, vicesindaco di Foligno; Brigida Stanziola, Direttrice Legambiente Umbria; Gianni Di Mattia, Segreteria Legambiente Umbria; Davide Sabbadin, Portavoce del Treno Verde; Marco Cerullo, FS Responsabile UT Foligno; Graziano Antonielli, dirigente Servizio Infrastrutture Tecnologiche Regione Umbria; Mauro Carpinella, Catalyst; Fernando Camponi – Acciai Speciali Terni; Mattia Dell’Orto, azienda Agricola Arnaldo Caprai; Walter Ganapini, direttore generale Arpa Umbria; Graziano Gorla, segreteria Fillea; Antonio Iannoni/Alberto Cari, PUMAS Polo Umbro Innovazione Materiali Speciali. Destinazione finale del messaggio portato dai Campioni è Bruxelles, dove è in corso la discussione per l’approvazione del pacchetto europeo sull’economia circolare. L’appuntamento sarà il 24 aprile con una tappa speciale a Bruxelles insieme ai 100 Campioni italiani dell’economia circolare che incontreranno il vicepresidente della Commissione UE, Jyrki Katainen e l’eurodeputata Simona Bonafè, relatrice del pacchetto europeo sull’economia circolare. Proprio lunedì scorso l’Europarlamento, tra l’altro, ha approvato il Pacchetto Economia Circolare: un ulteriore passo verso un’ambiziosa riforma della politica europea dei rifiuti.

“Il 24 aprile saremo a Bruxelles, insieme ai campioni italiani dell’economia circolare, proprio per sostenere un accordo ambizioso tra Parlamento e Consiglio e far sì che la riforma della politica europea dei rifiuti divenga al più presto realtà – ha dichiarato la presidente di Legambiente Rossella Muroni -. Vogliamo un’Europa capace di indicare una strategia moderna e sostenibile per uscire dalla crisi puntando su innovazione e coinvolgimento sinergico tra cittadini, istituzioni e economia. Ma anche il nostro governo deve fare la sua parte. L’Italia, in sede di Consiglio, deve sostenere una riforma della politica comune dei rifiuti che faccia da volano per l’economia circolare europea, senza nascondersi dietro le posizioni di retroguardia di alcuni governi che si oppongono ad un accordo ambizioso con il Parlamento”.

Il rapporto adottato dall’Europarlamento migliora considerevolmente la proposta del 2015 fatta dalla Commissione Europea, in particolare per quanto riguarda i target di riciclaggio al 2030 innalzati al 70% per i rifiuti solidi urbani ed all’80% per gli imballaggi. Il raggiungimento di questi obiettivi consentirebbe – secondo la valutazione della stessa Commissione Europea – di creare 580 mila posti di lavoro, con un risparmio annuo di 72 miliardi di euro per le imprese europee. I posti di lavoro potrebbero crescere sino a 867 mila se, all’obiettivo del 70% di riciclaggio si accompagnassero a livello europeo e nazionale anche misure ambiziose per il riuso, in particolare nell’arredamento ed il tessile. Solo nel nostro paese si possono creare almeno 190 mila nuovi posti di lavoro.

“Siamo di fronte a opportunità che non possono essere sprecate e anche in questa regione, come dimostriamo oggi, si sta vivendo un nuovo protagonismo in questo settore con numerose esperienze positive messe in campo da istituzioni, imprese e cittadini – afferma Gianni Di Mattia, responsabile Territorio Legambiente Umbria -. Per realizzare ciò però non basta l’impegno cittadini: occorre che anche la politica faccia la sua parte, riappropriandosi della governance del ciclo dei rifiuti, decretando lo stop definitivo all’incenerimento dei rifiuti, aumentando i costi di discarica, per non renderla più conveniente e costruendo impianti di riciclo. Chiediamo maggior impegno anche al mondo imprenditoriale umbro, basta processi produttivi obsoleti, inquinanti e che compromettono territorio e risorse. L’economia circolare, insieme alla sharing economy, è per l’Umbria l’unica strada possibile ma anche conveniente per tutti: per l’economia, per l’occupazione, per l’ambiente e per la qualità della vita dei cittadini”.

Cinque le realtà imprenditoriali selezionate da Legambiente e premiate con una medaglia realizzata con The Breath, un innovativo tessuto in grado di adsorbire e disgregare le molecole inquinanti. Storie che è possibile approfondire sul portale www.trenoverde.it che racconta attraverso una mappa interattiva il viaggio del convoglio ambientalista lungo la penisola. Una dimostrazione concreta di come fare impresa con un’attenta politica di sviluppo sostenibile, rispettando i luoghi e l’ambiente circostanze, arriva dalle Cartiere di Trevi. Tutta la produzione parte da carta di recupero senza utilizzo alcuno di fibra di legno. Inoltre l’intero processo produttivo è volto a minimizzazione gli impatti con la continua ricerca del contenimento dei consumi (acqua, metano, energia elettrica). La CF Plast di Ferentillo è invece specializzata nella trasformazione delle materie plastiche. L’azienda produce polipropilene in granuli rigenerato da scarti di produzione industriale. Un’accurata selezione delle fonti di approvvigionamento, e l’uso di materiali provenienti esclusivamente da produzioni industriali, sono la forza dei prodotti che si distinguono per l’elevato grado di purezza e per la costanza delle caratteristiche tecniche. La Polycart produce e stampa film in bioplastiche biodegradabili e compostabili in MATER-BI per imballaggi flessibili, di vari spessori e misure. Compostlabel è la nuova famiglia di prodotti adesivi realizzato dall’azienda: in pratica è l’unico sistema di imballo alimentare completamente compostabile idoneo al contatto alimentare. Il progetto New green revolution è stato promosso nel 2010 dall’associazione Grandi CRU di Montefalco e dalle aziende associate, in collaborazione con enti di ricerca e agronomi specializzati. Grazie a pratiche di produzione innovative oggi si ottengono prodotti agricoli di qualità, ambientalmente sostenibili e sicuri per chi li consuma e produce. Inoltre le aziende recuperano gli scarti della produzione, come le vinacce riutilizzate come fertilizzante. Il sistema di monitoraggio atmosferico, infine, permette un abbattimento significativo dell’uso di prodotti chimici. Mobilità sostenibile, lotta all’inquinamento e attenzione al sociale sono i pilastri del progetto “ccar-co2 for all” promosso e gestito dall’Istituto Tecnico Tecnologico Leonardo da Vinci di Foligno (PG). Grazie alla progettazione e realizzazione di veicoli elettrici a impatto zero (adattato per la guida anche da disabili) è stato possibile implementare un servizio turistico che rende accessibili i siti della zona e i percorsi naturalistici a tutti, in particolar modo ai disabili.