Bori: “Privatizzazione in atto per la sanità in Umbria”

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Bori dichiara che i “Servizi sono inaccessibili, le lista d’attesa bibliche e sono in netto aumento le prestazioni private”

“I vuoti proclami lasciano lo spazio ai numeri, quelli dei servizi inaccessibili, delle liste d’attesa di anni e, di pari passo, quelli dell’aumento delle prestazioni della sanità privata.

Un campanello d’allarme che ormai è diventato una sirena, che noi avevamo lanciato da tempo, e che ora viene sostanziato dai dati”. Così il consigliere regionale del Partito democratico, Tommaso Bori, che ricorda “i numerosi allarmi di cui ci siamo fatti portavoce negli ultimi mesi”.

“Le cifre della spesa sanitaria illustrate dal rapporto del Mef – spiega Bori – ci parlano di un aumento generale delle prestazioni della sanità privata che arriva al 7,4 per cento. Nella maggior parte delle regioni si assiste ad un decremento che ha valori più elevati in Abruzzo (-12,1), in Molise (-11,7) e, addirittura, in Lombardia (-10,8). La nostra regione figura invece tra quelle con i tassi di variazione positivi, con un aumento del 2,9 per cento, superiore a quello delle Marche, pari al 2,6”.

“I numeri, quindi – continua Bori – non hanno bisogno di commenti o di interpretazioni, ancor meno se accompagnati dalle dichiarazioni odierne del direttore regionale alla Sanità, Massimo Braganti, che parla delle liste d’attesa come ‘vera emergenza’. Ecco, siamo lieti che anche dalle parti dell’assessorato alla Sanità sia arrivata questa consapevolezza. Le poche assunzioni intraprese e l’immobilismo generale – conclude – ora fanno pagare il conto ai cittadini, da un lato con le liste d’attesa e dall’altro con l’aumento della sanità privata. Serve un vero cambio di passo, basta inutili proclami”.