Anno scolastico 2022-2023: il punto sui servizi educativi del Comune di Perugia

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Romizi e Tuteri: “Un’eccellenza della città”

   

Si è svolta lunedì 17 ottobre presso la sala Rossa di palazzo dei Priori la tradizionale conferenza stampa di presentazione del nuovo anno scolastico; appuntamento per fare il punto sui servizi educativi del Comune di Perugia e per illustrare i principali interventi sull’edilizia scolastica

Presenti all’incontro il sindaco Andrea Romizi, il vice sindaco ed assessore con delega alle politiche scolastiche Gianluca Tuteri, la dirigente d’area Servizi alla persona Roberta Migliarini, la dirigente U.O. Servizi educativi e scolastici Ilenia Filippetti, la dirigente U.O. Edilizia scolastica Monia Benincasa, il funzionario p.o. Piero Martani.

Partendo dalle parole chiave che, purtroppo, spesso caratterizzano sulla stampa il mondo dei giovani (tra le altre ansia, depressione, droga, suicidi, bullismo, ecc.), il vice sindaco Giancluca Tuteri ha spiegato che, a parere unanime di esperti e non solo, l’unica piaga da debellare affinché tutte le altre parole spariscano o si rimpiccioliscano è la “povertà educativa”.

“E’ una sfida complessa ma non impossibile per vincere la quale servono conoscenza, giusta visione e capacità strategica progettuale. In due parole: passione e competenza. La povertà educativa non riguarda solo i figli ma, prima ancora, i genitori e addirittura l’intera società (istituzioni in primis) intesa come comunità educante”.

In Italia, ogni anno, la povertà educativa (intesa come impossibilità per i minori di apprendere e sviluppare le proprie capacità) toglie a moltissimi bambini/e il diritto di crescere inseguendo i propri sogni, come conseguenza delle difficili condizioni economiche e sociali, privandoli di fatto delle stesse opportunità dei loro coetanei in situazioni economiche più favorevoli.

Si tratta di un’emergenza costante, ma che, troppo spesso, passa in secondo piano.

Nell’agenda ONU per il 2030 – ha continuato Tuteri – è chiaramente indicata la strategia da seguire per intervenire basandosi su due capisaldi: promuovere l’intervento educativo precoce e l’educazione genitoriale.

Rafforzare le opportunità educative vuol dire, infatti, favorire l’inclusione sociale e interrompere nella vita futura una catena di svantaggi a livello individuale tra cui una bassa qualità della vita e la riduzione delle opportunità di realizzazione personale.

In questo contesto Perugia sta, quindi, prestando grande attenzione agli asili nido (primi in Italia per numero di posti in relazione al numero di bambini), puntando su strutture di qualità con educatrici professionalmente valide (formazione, corsi per rianimazione pediatrica) e programmi educativi all’avanguardia (outdoor education), rivolti al contesto familiare con progetti individuali personalizzati.

Il Comune di Perugia sta lavorando anche sul secondo punto di cui all’agenda Onu, ossia l’educazione genitoriale visto che a breve partirà un progetto che prevede la presa in carico della famiglia già dal sesto mese di gravidanza fino al terzo anno di vita del nascituro.

Gli interventi prevedono la costituzione di equipe multidisciplinari, composte da: professionisti dei servizi educativi, sanitari e sociali con cambio di paradigma: non solo proteggere e riparare, ma soprattutto sviluppare la promozione, come intervento volto a far crescere competenze e risorse nella popolazione generale, assieme alla prevenzione.

Più si svilupperà, infatti, questo connubio educativo/sanitario in termini preventivi e più assisteremo ad un calo del disagio e non ultimo della spesa per assistenza sociale.

“C’è dunque bisogno di mettere, la questione al centro delle priorità dell’azione pubblica, ad ogni livello di responsabilità, anche perché questo genere di interventi sono un poderoso volano economico: un dollaro investito oggi (primi anni di vita del bambino) ne porta fino a 14 come guadagno per il singolo individuo e fino a 25 come risparmio per la comunità (equazione di Hekman). Occorre dunque investire sul capitale umano fin dalla nascita, costruendo abilità cognitive, socio- emotive e relazionali che consentono al soggetto umano di interagire in maniera sensata e appropriata con gli altri, di costruire la propria matura identità e di poter quindi dare il suo apporto alla vita della comunità”.

Da ultimo il vice sindaco ha spiegato che potenziare il capitale umano vuol dire investimento nelle risorse educative delle famiglie e, pertanto, dare più sostegno allo sviluppo delle competenze cognitive e socio-emotive dei bambini a partire dalle fasi precoci. Ciò determina un guadagno a lungo termine perché consente di avere cittadini più capaci, più produttivi, di valore che creano sviluppo economico e sociale anche per le generazioni future.

EDILIZIA SCOLASTICA

Prosegue senza interruzione di continuità il cosiddetto “piano scuole” del Comune di Perugia, ossia gli interventi sull’edilizia scolastica basati su quattro assi prioritari: sicurezza strutturale antisismica, adeguamento alle norme di prevenzione incendi, adeguamento funzionale/normativo – manutenzioni e razionalizzazione del patrimonio edilizio scolastico.

Ad illustrare i dettagli delle opere in corso e di quelle programmate è stata la dirigente dell’U.O. edilizia scolastica Monia Benincasa.

Nell’ambito degli interventi di sicurezza strutturale antisismica rientrano quelli sul complesso Pestalozzi a M.Alta (1,7 milioni con risorse del piano di sviluppo per Fontivegge), Ciabatti (2,9 milioni), Agazzi e Valentini (1.4 milioni), centro infanzia Ponte Felcino (680mila), quelli connessi ai fondi post terremoto di cui all’ord. 31 del 2021 per 31,4 milioni, ossia scuola Fabretti e San Paolo (6 milioni), Da Vinci e Radice (3,3), Sant’Erminio (2 milioni), Volumnio (9,4), Calvino e Cena (10,4). In corso le progettazioni per altri 4 interventi (totale 3,7 milioni), ossia Tofi di Montebello (750mila), ex Manzoni Case Bruciate (525mila), Green di Lacugnano (495mila), Mazzini di P.S.Giovanni (1,9milioni).

I principali interventi per l’adeguamento alle norme di prevenzione incendi riguardano i plessi di Casa del Diavolo (50mila euro), nidi e scuole dell’infanzia di Ponte Pattoli, Ponte San Giovanni e Ferro di Cavallo, mentre rinnovi sono in corso o completati per altri 17 istituti.

Adeguamenti normativi e funzionali hanno riguardato molteplici scuole della città con investimenti nell’ordine dei 400mila euro.

Altri interventi di spessore sono connessi all’asse relativo alla razionalizzazione del patrimonio edilizio scolastico. Vanno citati quelli per il nuovo complesso di Ponte Pattoli (3milioni), la realizzazione del nuovo plesso di San Martino in Campo (3,7 milioni) con demolizione delle scuole di Santa Maria Rossa e S.M.in Campo), demolizione e ricostruzione del centro dell’infanzia di Case Bruciate (3milioni), primaria ed infanzia di Cenerente (1 milione).

Outdoor education – il Tiglio

Tra gli interventi sui plessi, infine, va ricompreso quello di 40mila euro, con fondi della Fondazione Perugia, sul Tiglio per lo sviluppo del progetto Outdoor education. Un’iniziativa finalizzata ad utilizzare lo spazio esterno come spazio naturale, non manomesso e, dunque, come una vera e propria aula didattica. Si tratta quindi di un laboratorio naturale ricco di esperienze da vivere tutto l’anno tramite osservazione degli elementi naturali, gioco simbolico e manipolazione, aree del movimento, spazi raccolti protetti.

SERVIZI EDUCATIVI

Ad illustrare il complesso dei servizi educativi offerti dal Comune di Perugia, con le novità principali, sono state la dirigente dell’U.O. servizi educativi e scolastici Ilenia Filippetti e la dirigente d’area servizi alla persona Roberta Migliarini.

I servizi educativi e scolastici del Comune di Perugia sono luoghi di vita e di relazione e, coltivano al loro interno, gli uomini e le donne del domani. La cura educativa genera possibilità così come la possibilità di apprendimenti significativi crea basi fondamentali per una crescita sana che possa durare tutta la vita.

Il complesso delle attività realizzate dall’Amministrazione Comunale a favore dell’infanzia e dell’adolescenza è determinata dalla volontà di riservare ai bambini/e ed ai ragazzi/e un’attenzione costante alle loro condizioni di vita, al loro benessere, ai loro ritmi di crescita, in una dimensione di ascolto, di relazione e di confronto anche con le loro famiglie.

Prima infanzia

Nell’ambito di un servizio basato sulla partecipazione alla vita della scuola e della continuità educativa, il Comune di Perugia sta portando avanti un ambizioso progetto di farsi “comunità educante” sulla scorta dei principi della pariteticità e collaborazione. In questo ambito le novità sono rappresentate dal potenziamento della formazione del personale (outdoor education, la cura del pensiero educativo, multicultura e inclusione), e dalla ripresa della supervisione pedagogica.

Per essere sempre più vicino alle famiglie, anche in un’ottica di costante informazione, il Comune ha inoltre realizzato un nuovo sito “Perugia EduCare” uno strumento di condivisione e di riflessione immediato e diretto.

Servizi 0-3

I dati nel Comune di Perugia.

Le strutture attive sono complessivamente 51 con una ricettività di 1466 bambini e bambine così suddivise: le pubbliche sono 15 (ricettività 592), le private autorizzate 39 (ricettività 878).

L’offerta del Comune di Perugia per l’anno educativo 2022/2023 è rappresentata da 716 posti-nido, distribuiti in 14 nidi, dei quali 13 a gestione diretta (560) e 1 a gestione indiretta (40), un Centro per bambini (16) e in “convenzione” con nidi privati autorizzati (124).

Il costo del servizio nido d’infanzia per 506 iscritti si attesta sui circa 7,3 milioni di cui 6,3 (82%) a carico del Comune.

Scuole dell’infanzia (3-5 anni)

Le scuole paritarie presenti a Perugia al momento sono 15, di cui 3 comunali, con una ricettività di 881 bambini e bambine (236 per le tre comunali). Sono presenti altresì 5 sezioni primavera autorizzate con una ricettività di 87.

Sistema scolastico statale

I dati riportano un numero complessivo di 137 plessi (54 infanzia, 57 primarie, 26 secondarie di primo grado) con una presenza di 14.147 unità (2809 infanzia, 6688 primarie, 4650 secondarie) in calo rispetto all’anno scolastico 2021-2022.

Servizi ausiliari

Vi rientrano la refezione scolastica (esternalizzata, cucine-polo e diretta) ed i trasporti: questi ultimi servono 70 scuole per un totale di 1823 ragazzi e ragazze, 990mila km percorsi tramite 70 mezzi. Quanto alla refezione, la dirigente Migliarini ha parlato di autentica eccellenza con circa 600mila pasti (130mila dal solo polo di San Sisto) l’anno serviti nelle 56 scuole interessate grazie ad un sistema efficace ed efficiente, rivoluzionato rispetto al passato e ormai diventato tra gli esempi più virtuosi in Italia.

Per quanto riguarda i libri di testo, tutte le procedure sono state digitalizzate per la totale dematerializzazione delle istanze cartacee. La fornitura dei libri scolastici della scuola primaria che interessa circa 8.000 alunni/e per un totale di 20.000 testi, è stata totalmente gestita on line con le librerie. Lo stesso dicasi per le richieste dei servizi di trasporto scolastico (circa 1.500) e di refezione scolastica (circa 4.000) gestite totalmente su una piattaforma on line.

Assistenza scolastica alla disabilità

È compito dell’Ente Locale garantire il servizio di assistenza scolastica agli alunni con disabilità che frequentano le scuole statali dell’infanzia, le scuole primarie e le scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio. Il Comune di Perugia, pertanto, organizza ed eroga, attraverso contratto con un soggetto privato affidatario in seguito a procedura aperta, tale servizio.

I dati

I bambini/e ed alunni/e assistiti/e sono attualmente 1080 (di cui 356 nelle scuole secondarie di secondo grado) in crescita rispetto ai 1055 dello scorso anno scolastico.

Il servizio per un costo complessivo di 1,6 milioni viene finanziato in larga parte dal Comune (1 milione) e per la parte residua da altri enti (Stato, Regione, U.E.).

Si segnala un forte incremento di bambini/e con disabilità, che necessitano dell’assistenza di operatore, anche nell’anno scolastico in corso 2022/2023, che porta i destinatari del servizio a 440 con un ulteriore aumento di almeno 55 alunni rispetto all’anno precedente. Nonostante tale incremento, che richiede l’impegno di ulteriori risorse aggiuntive stanziate anche dal Ministero della disabilità in attuazione della L. 104/92, sono state garantite 6,5 ore settimanali a tutti gli alunni con valutazione di necessità dell’operatore.

Intervenendo durante la conferenza l’assessore allo sviluppo economico e Perugia Digitale Gabriele Giottoli ha spiegato che le scuole rappresentano dei punti nevralgici nell’ambito della vita dei quartieri, tema su cui lo stesso Giottoli ha lavorato molto nel corso del periodo estivo. In tal senso le scuole sono al centro di due progetti. Il primo, già realizzato presso la scuola Green di Lacugnano ed in procinto di essere esteso altrove, prevede l’installazione di sonde negli istituti, accessibili da smartphone, per fornire i dati sui vari livelli di inquinamento (elettromagnetico, ecc.) presenti. Una sorta di innovazione al servizio dei cittadini per infondere maggiore tranquillità.

Il secondo progetto invece prevede che sia proprio la scuola a diventare elemento centrale delle cosiddette comunità energetiche, quando la normativa nazionale fornirà tutte le indicazioni necessarie per costituirle.

A conclusione della conferenza è stato il sindaco Andrea Romizi a fare il punto della situazione, partendo dall’edilizia scolastica.

“Per far capire quanto grande sia stato l’impegno dell’Amministrazione Comunale, dal 2014 ad oggi, sul tema basti pensare che su circa 100 scuole esistenti sul territorio dell’Ente, si è intervenuti su 40 plessi con opere per un importo complessivo di circa 70milioni di euro. Uno sforzo enorme perché ci ha visti mettere in campo interventi non di mera manutenzione ordinaria ma di significativa riqualificazione degli immobili. Dunque un impegno epocale, mai visto prima, in cui abbiamo creduto fermamente ritenendolo un’assoluta priorità”.

Dietro al piano scuole, però, c’è anche tantissimo altro lavoro da parte degli uffici, ad esempio in termini di redistribuzione degli studenti in altri plessi fino alla fine delle opere.

Romizi ha quindi voluto rivolgere un sentito ringraziamento a tutti gli uffici comunali coinvolti, per aver saputo con impegno intercettare tutte le forme di finanziamento possibili:

“ciò in quanto quelle mura e ciò che esse custodiscono, sono un patrimonio da proteggere”.

Il sindaco si è quindi dichiarato orgoglioso dei servizi scolastici offerti dal Comune di Perugia, sempre caratterizzati da altissimi livelli di qualità.

Ultimo accenno al tema dell’efficientamento energetico, molto attuale alla luce dell’aumento, vertiginoso, di spese per il Comune di Perugia legate al caro -energia, quantificabili in circa 4 milioni nel solo 2022.

“Sta continuando un lavoro sull’efficientamento che abbiamo intrapreso da anni ed in tempi non sospetti con l’obiettivo di migliorare tutte le strutture e sedi comunali. Vista l’emergenza in atto stiamo accelerando sul punto con la consapevolezza che ogni miglioria rappresenterà un patrimonio comune riconsegnato alla cittadinanza”.