Aita Umbria accende i monumenti per sensibilizzare sull’Afasia

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Anche un Premio per la tesi ‘Con-vivere con l’Afasia’

   

In occasione della 14esima giornata nazionale dedicata all’Afasia è stato istituito un premio speciale dall’associazione presente in Umbria dedicata a questo disturbo. Presso la sala della Fondazione di Sant’Anna di Perugia è stata così premiata la migliore tesi e a vincere la prima edizione, dedicata alla memoria della compianta segretaria di Aita (Associazione italiana afasici) Umbria OdV Simonetta Petini, è stata Serena Savoia, piemontese laureatasi a Milano con la tesi ‘Con-vivere con l’Afasia: adattamento in italiano del questionario di autovalutazione sulla qualità della vita Aphasia Impact Questionnaire-21’. Afasia è un termine il cui significato è spesso sconosciuto ma indica un disturbo di impressionante gravità: la perdita della capacità di usare il linguaggio, di esprimersi e comprendere ciò che dicono gli altri, di leggere e scrivere. Anche per questo nella serata di sabato 16 ottobre, in conclusione della Giornata nazionale dedicata all’Afasia, sono stati illuminati di rosso la Fontana Maggiore di Perugia, Porta Sant’angelo a Terni e la Torre Civica di Arrone: accendere una luce su questa disabilità è un gesto simbolico ma di forte impatto, proprio perché le persone che ne sono affette, tra i vari disturbi, perdono la capacità di esprimersi e di poter reclamare attenzione sulle difficoltà che questa disabilità si porta dietro. Oltre all’illuminazione dei monumenti simbolo di tutte le province umbre, sono stati allestiti, sempre nella giornata di sabato 16 ottobre, degli stand in piazza IV Novembre a Perugia per fornire informazioni sull’associazione presente nella regione. Sono state inoltre adottate delle piantine di erica, che sono il simbolo di Aita proprio come il colore rosso con cui sono stati illuminati tre dei principali simboli della regione.

“Mettere in ordine cervelli confusi – sono le parole della presidentessa di Aita Umbria, Nicoletta Pauselli –. Il simbolo dell’associazione è l’erica che condividiamo con poeti, artisti e persone malinconiche. Proprio per questo è anche il nostro segno distintivo: l’erica è legata alla speranza nel suo antico significato simbolico, a speranza che i sogni e i desideri si avverino”. Presente per il Comune di Perugia il consigliere Nicola Volpi: “Aita è un’associazione che è in linea con tutti quelli che sono i principi dell’amministrazione comunale che vanno dal sociale al mettersi al servizio della comunità tutta. È un’associazione che si batte molto sul tema dell’integrazione per far sentire questi cittadini parte integrante della comunità: per questo esprimiamo la nostra vicinanza, come Consiglio comunale, e ribadiamo di voler fare la nostra parte affinché ciò avvenga. Colorare di rosso la Fontana Maggiore è un ulteriore segno della vicinanza nei confronti di Aita nell’occasione della giornata nazionale dedicata all’Afasia”.

Massimo Piccirilli (neurologo e direttore scientifico di Aita Umbria): “Una persona ogni 300 è afasico ma non li conosciamo, ci scompaiono dalla scena. Un afasico non può esprimere la sua voce. L’ Afasia è ignorata da tutti. Una disabilità che riduce fortemente la capacità di interagire ma che esiste in tante forme. Spesso non si sa come comportarsi con afasico e allora questo porta chi ne è affetto a chiudersi e non interagire perché ha davanti persone che non capiscono. È necessario sollecitare le istituzioni perché un afasico non deve rimanere senza trattamento”.