Ad Assisi la diocesi ha accolto ventiquattro eritrei

758

Ad Assisi la diocesi ha accolto ventiquattro eritrei. “Un nuovo inizio e nuova speranza”, ha dichiarato un giovane arrivato nella città di San Francesco attraverso i corridoi umanitari

   

“Essere qui rappresenta una nuova speranza, un nuovo inizio”: lo ha detto uno dei 24 eritrei arrivati ad Assisi attraverso i corridoi umanitari che mercoledì hanno complessivamente portato in Italia 139 profughi provenienti dal Corno d’Africa.

Alle loro spalle storie difficili, condizioni fisiche precarie, situazioni di disagio sociale.

La diocesi di Assisi se ne è fatta carico facendo forza sui soli contributi della comunità cristiana e della Caritas diocesana.

“Desideriamo che gli amici eritrei trovino in mezzo a noi non solo case, strutture e cibo, ma soprattutto cuori e famiglie”, ha detto il vescovo Domenico Sorrentino nell’incontro di accoglienza.

“Siamo felici – ha aggiunto – che siano arrivati tanti bambini, che sono una speranza per tutti noi. Grazie a voi per essere venuti in mezzo a noi e grazie alle famiglie che si sono aperte a questo progetto”. Lo stesso vescovo ha voluto accoglierne due in casa sua: Medhanie e Dejen, due fratelli eritrei che abiteranno stabilmente in Vescovado.