Fortuna e mito di Raffaello: mostra a palazzo Penna a cura di Francesco Federico Mancini

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Fino al 16 gennaio

Ancora pochi giorni per visitare la mostra FORTUNA E MITO DI RAFFAELLO IN UMBRIA, organizzata dal Comune di Perugia – Assessorato alla Cultura e inaugurata presso il Museo civico di Palazzo della Penna lo scorso 25 settembre.  L’evento espositivo, inserito nelle Celebrazioni Nazionali per il quinto centenario della morte di Raffaello, ha riscontrato in poco più di tre mesi, e oltre ogni previsione, uno straordinario successo di pubblico che ha potuto apprezzare sia la bellezza delle opere che la qualità scientifica che permea l’intero progetto.

La mostra, che volgerà al termine il prossimo 16 gennaio, è stata voluta fortemente dal Comune di Perugia come omaggio al grande artista che nella città umbra si formò accanto a Pietro Perugino. La rassegna di Palazzo della Penna, scientificamente curata dal prof. Francesco Federico Mancini, docente di storia dell’arte moderna nell’Ateneo di Perugia, ha focalizzato l’attenzione sul segmento artistico del Raffaello umbro che per anni ha esercitato su pittori, incisori, maestri del vetro, ceramisti, miniaturisti, i quali hanno fedelmente tradotto le sue opere fornendo a volte un’originale interpretazione: dalle 99 opere esposte in mostra esce uno spaccato inedito e di grande interesse che testimonia come nel corso dei secoli il messaggio del maestro urbinate sia stato recepito e registrato.

L’esposizione ripercorre quindi la fortuna e il mito dell’artista urbinate dal Cinquecento al Novecento attraverso dieci sezioni sviscerate in altrettante sale che accolgono opere importanti provenienti da 25 tra musei, fondazioni e enti pubblici di varia natura, e da numerosi collezionisti privati che nel corso dei mesi hanno vissuto la mostra accompagnati da ospiti e personalità, insieme a numerosissimi visitatori, italiani e stranieri.

Si parte dal Mito di Raffaello nell’Ottocento, con dipinti che raffigurano il giovane Raffaello, per poi passare a quelli in cui l’artista è insieme a Pietro Perugino. Nella prima sala è rappresentato anche il rapporto di Raffaello con la “mitica” Fornarina in vari momenti della sua vita, mediante tele di altissimo livello provenienti dai più importanti musei italiani come l’Accademia di Brera e la Fondazione Brescia Musei.

Il tema del volto di Raffaello, invece, è affrontato da una selezione di volumi, incisioni e un’interessante raccolta fotografica proveniente dall’Accademia Raffaello.

Tre dipinti, problematici ma di notevolissima qualità, possono indurre a plausibili ipotesi di autografia raffaellesca. Due sono declinazioni dalla Madonna del libro dell’Ermitage di San Pietroburgo: la prima, di collezione privata e di dimensioni pressoché identiche al prototipo, è stata realizzata, presumibilmente nel primo quinquennio del Cinquecento, in assoluta fedeltà al modello e con tale finezza disegnativa da far escludere ogni proposta attributiva che vada in direzione della “scuola”, la seconda, proveniente dalla chiesa di Santa Maria della Misericordia Perugia, è ora in Galleria Nazionale dell’Umbria; l’interpretazione del prototipo è, anche in questo caso, di tale qualità da far pensare alla mano dello stesso Raffaello; a identica conclusione erano giunti Giovan Battista Cavalcaselle nel 1884 e, in tempi più recenti, Carlo Volpe.

Il terzo dipinto proviene dall’Accademia Nazionale di San Luca di Roma; pur avendo subito estese ridipinture soprattutto in corrispondenza della veste della Vergine, è, nelle parti risparmiate da questo discutibile intervento tardo-ottocentesco o primo-novecentesco di superlativa leggerezza e qualità formale: si vedano in particolare il volto della Madonna e il corpo del Bambino.

Oltre alle possibili attribuzioni, la Madonna Conestabile, realizzata a Perugia ma oggi esposta nel Museo di San Pietroburgo, è l’indiscussa protagonista grazie alle numerose declinazioni e alla varietà di materiali (maiolica, legno, disegni e incisioni) che testimoniano la fortuna del modello nelle 15 copie presenti.

Inoltre, gli inediti cartoni ottocenteschi di Nicola Consoni, di proprietà del Comune di Perugia, permettono di “leggere” anche le parti oggi mancanti dell’unica opera del Maestro presente in città: l’affresco raffigurante la Trinità e Santi benedettini e camaldolesi conservato all’interno della Cappella di San Severo (1505-1508 ca.).

Non può mancare il riferimento ai tre maestri Perugino, Pinturicchio e Signorelli che vengono introdotti anche attraverso opere inedite. Dopo una ricostruzione della Pala Colonna e esempi della predella della Pala Oddi, come il notevole lavoro di Sassoferrato della Galleria Nazionale delle Marche, si passa a un tributo alla Pala Ansidei e allo Sposalizio della Vergine. Si segnalano copie di alto livello anche del Trasporto di Cristo, dell’Incoronazione di Monteluce e della Madonna di Foligno.

Un percorso mirabile che rende omaggio al grande maestro urbinate valorizzandone la statura artistica e dando conto del vasto e ininterrotto successo che, partendo dai suoi contemporanei giunse fino al Novecento. Un importante corredo all’esposizione è il ricco catalogo a colori, edito da Aguaplano, il cui contributo centrale è costituito dal corposo saggio del curatore Francesco Federico Mancini, che si presenta come un’ampia e accurata discussione delle 99 opere in mostra, opportunamente contestualizzate. I servizi museali in mostra sono affidati a Munus Arts&Culture.

La mostra gode dell’interesse e della sponsorizzazione dell’operatore di telecomunicazioni Connesi che ha aderito al progetto con entusiasmo fornendo un prezioso supporto alla realizzazione.

(Biglietteria/info: tel.0759477727 – palazzodellapenna@munus.com – http://turismo.comune.perugia.it)

Orari:

martedì-domenica ore 10.00-18.00, chiuso lunedì

Biglietti

Intero € 6,00;

Ridotto A € 3,00:

– Oltre i 65 anni

– Gruppi di minimo 15 persone

– Soci Touring Club

– Forze armate e dell’ordine

– Dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (su presentazione del tesserino)

– Dipendenti del Comune di Perugia (su presentazione del badge)

– Studenti (dell’Accademia di Belle Arti di Perugia; Iscritti alle lauree triennali in Scienze dei Beni Culturali e in Lettere; Iscritti alle Lauree specialistiche in Storia dell’Arte)

– Possessori “Perugia Carta Giovani”

– altre convenzioni in vigore

Ridotto B € 2,00:

– Da 7 a 14 anni

– Scolaresche

Gratuito:

– Da O a 6 anni

– Direttori e funzionari di musei pubblici e privati (su presentazione di tesserino o badge)

– Dirigenti (Direttori Generali; Soprintendenti; Ispettori) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in servizio

– Insegnanti accompagnatori di scolaresche

– Guide turistiche nell’esercizio delle loro funzioni

– Disabili + accompagnatori responsabili

– Giornalisti/Pubblicisti (con tesserino dell’Ordine o lettera d’incarico firmata dal direttore