“L’approvazione in Commissione Bilancio alla Camera dell’estensione della ZES Unica anche all’Umbria rappresenta una svolta concreta per la nostra regione. Da oggi le imprese umbre potranno contare su regole più semplici, tempi certi e un quadro nazionale capace di favorire davvero chi vuole investire, innovare o ampliare la propria attività”. Lo dichiara il segretario regionale della Lega Umbria, On. Riccardo Augusto Marchetti.
“Con l’estensione della ZES, per tutti i comuni umbri si apre una fase completamente nuova dal punto di vista amministrativo e operativo. Il primo passo sarà l’attivazione dello Sportello Unico Digitale ZES, una piattaforma telematica che permetterà alle imprese di presentare una sola domanda, seguirne l’iter, dialogare con tutte le amministrazioni coinvolte e ricevere una risposta unica e tempestiva. La vera innovazione è l’Autorizzazione Unica, che accorperà tutti i titoli abilitativi in un solo procedimento. La conferenza dei servizi sarà convocata in modalità semplificata e dovrà chiudersi entro sessanta giorni. Significa dire basta ai passaggi infiniti tra uffici, ai ritardi e alle incertezze che scoraggiavano chi voleva investire.
Un ulteriore elemento riguarda la qualificazione giuridica delle opere legate agli investimenti ZES, dichiarate di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità. Espropri, occupazioni d’urgenza e atti preliminari potranno procedere con maggiore rapidità, grazie a un coordinamento centrale capace di risolvere conflitti e rimuovere ostacoli burocratici. La governance complessiva sarà affidata a una cabina nazionale di regia che monitorerà tempi e procedure, intervenendo in caso di stallo e garantendo certezza del diritto per chi investe.
Accanto alle semplificazioni, un ruolo decisivo è svolto dagli incentivi economici. Il credito d’imposta ZES, già previsto per il 2025 anche per Marche e Umbria, si applica oggi solo ai territori compresi nella Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. È importante chiarire che la mappa dei comuni che possono accedere a questo beneficio non è decisa dal Governo italiano, ma viene stabilita dalla Commissione europea sulla base di parametri economici e statistici. Il Governo può proporre modifiche, ma spetta a Bruxelles approvarle. Per questo alcune aree umbre risultano già ammesse e altre no, non per una scelta politica nazionale, ma perché così è stato definito in sede europea anni fa.
In Umbria alcune zone sono già ricomprese nella Carta degli aiuti, mentre altre ne restano escluse. Per liberare tutto il potenziale della ZES serve ora un passo ulteriore. La Regione dovrà lavorare insieme al Governo per chiedere alla Commissione europea l’aggiornamento della Carta degli aiuti e ampliare il perimetro dei territori umbri che possono accedere al credito d’imposta. Confidiamo che l’Unione europea accolga questa proposta, perché estendere la mappa degli aiuti significa tradurre la ZES in più investimenti, più occupazione e maggiore competitività per il nostro tessuto produttivo.
La sfida che si apre ora è far sì che la ZES diventi un motore stabile di sviluppo e lavoro per l’Umbria, capace di attrarre investimenti e rilanciare la competitività delle nostre imprese. Con questa misura il Governo e la Lega confermano la volontà di dare alla nostra regione strumenti concreti per crescere, meno burocrazia, più libertà d’impresa, più crescita e più lavoro di qualità”.






























