Castiglione, musica e pianeti al Festival di Musica Classica

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Il 26 agosto a Palazzo della Corgna il Duo Francese-Algenti e l’astrofisico Sperello di Serego Alighieri in un concerto-conferenza. Omaggio ad Anna Maria Ackermann con un cortometraggio dedicato.

   

Castiglione del Lago, 23 agosto 2025 – Al Festival di Musica Classica di Castiglione del Lago martedì 26 agosto una serata speciale dedicata alla musica e all’astronomia, con un omaggio ad una grande attrice napoletana, amica del festival e di Castiglione del Lago.
Il Duo Lisa Francese (pianoforte) e Marco Algenti (violoncello) suonerà l’opera 32 “The Planets” di Gustav Holst, una suite in sette movimenti per grande orchestra, qui trascritta per violoncello e pianoforte, scritta dal compositore britannico tra il 1914 e il 1916: ogni movimento prende il nome da un pianeta del sistema solare e dal suo carattere astrologico. Il Duo Francese-Algenti sarà accompagnato dall’astrofisico perugino Sperello di Serego Alighieri, diretto discendente del sommo Dante Alighieri. «Martedì a Palazzo della Corgna, da astrofisico appassionato delle connessioni fra l’astronomia e le arti – ha spiegato Alighieri –parlerò dell’armonia dei pianeti, codificata dalla terza legge di Keplero, e di altri riferimenti artistici ai pianeti, inclusi ovviamente quelli fatti dal mio antenato Dante Alighieri».
La serata sarà preceduta da un breve omaggio alla grande attrice napoletana Anna Maria Ackermann, scomparsa lo scorso gennaio, che partecipò più volte al Festival di Musica Classica, amante di Castiglione del Lago e amica della direttrice artistica Marzia Crispolti Zacchia.
Verrà proiettato il cortometraggio realizzato dal regista Joakim Scheidegger dedicato alla sua grande interpretazione al Festival 2017 de “La voce umana” di Jean Cocteau, un testo molto impegnativo scritto nel 1930 e recitato dalle più grandi attrici internazionali. In Italia si ricorda l’interpretazione di Anna Magnani nell’omonimo episodio del film “L’amore” diretto da Roberto Rossellini nel 1948 e successivamente a teatro quelle di Anna Proclemer e Adriana Asti. Nel film di Rossellini l’unica attrice presente in scena è Anna Magnani, chiusa nella sua stanza impegnata in continue telefonate con l’ex amante che l’ha lasciata per un’altra donna. Tra attese snervanti e crisi di pianto, pregando che il telefono squilli o che il campanello suoni recando notizie dell’amato sfuggente, il fascino della pellicola si fonda su un’atmosfera chiusa, pesante e claustrofobica e si regge in gran parte sulle doti espressive della Magnani, quasi sempre in primo piano.
È lo stesso Joakim Scheidegger che sarà presente martedì a Palazzo della Corgna che ci racconta l’idea del cortometraggio: «Girato come il seguito immaginario de “La voce umana”, il cortometraggio si svolge nel silenzio che segue l’ultima telefonata. Ho voluto esplorare il momento in cui la parola tace ma il corpo e lo sguardo continuano a parlare. Anna Maria Ackermann ci accompagna, da grande attrice, in questa sospensione, in questo spazio mentale e poetico con un’intensità che resta impressa per sempre. Fu per me un momento profondamente emozionante e un grande privilegio il poter realizzare questo progetto con un’attrice del calibro di Anna Maria Ackermann: la sua presenza scenica, la sua sensibilità e la sua generosità hanno segnato profondamente questo film. Rimane per me un ricordo indelebile. Da non dimenticare la presenza di Raffaele Mancini, che ha reso possibile la realizzazione del progetto con grande fluidità: la complicità tra i due attori funziona a meraviglia e dà al film una forza silenziosa ma potente».

Marco Algenti, dopo il diploma di violoncello presso il Conservatorio di Musica di Frosinone prosegue gli studi con A. Noferini, A. Stengel a Roma e C. Coin a Basilea e con Pier Narciso Masi per la musica da camera. Frequenta in seguito masterclasses con Yo Yo Ma, M. Maysky, S. Isserlis e M. Kliegel. Suona nei Teatri e sale più prestigiosi tra cui il Teatro dell’Opera di Roma, il Parco della Musica di Roma, l’Accademia Filarmonica Romana, le Terme di Caracalla, l’Auditorium “A. Scarlatti Rai di Napoli”, la Great Hall of People (Pechino), Royal Albert Hall di Londra, il Teatro Valle di Roma, la IUC Aula Magna dell’Università di Roma La Sapienza, National Performing Arts Beijing di Pechino. Nel marzo del 2012 compone e dirige il brano intitolato “Dracula” per cento violoncelli riscuotendo numerosi consensi di pubblico e di critica anche da parte di Giovanni Sollima. In ambito orchestrale collabora come primo violoncello con il Teatro dell’Opera di Roma. Incide per Naxos, Cam Jazz, Rai, Mediaset.
La sua curiosità lo spinge a lavorare anche in ambito teatrale e cinematografico collaborando con celebri artisti del Cinema e del Teatro Italiano: Marco Tullio Giordana, Cristina Comencini, Lucia Poli, Claudio Santamaria, Asia Argento, Silvio Orlando. Per il cinema ha collaborato a produzioni per la televisione Rai e Mediaset in qualità di orchestratore arrangiatore e direttore d’orchestra. Fa parte dei solisti del “Parco della Musica di Roma Contemporanea Ensemble” dove ha collaborato con alcuni tra i più grandi compositori contemporanei tra cui G. Kanchely, Philip Glass, A. Part, Kurtag. Ha eseguito i maggiori concerti per violoncello ed orchestra di F.J. Haydn, R. Schumann, A. Dvorak.
Lisa Francese si diploma brillantemente in pianoforte sotto la guida del noto pianista e compositore Enrico Pieranunzi presso il Conservatorio di Musica di Frosinone. Affianca agli studi pianistici quelli di composizione con Antonio D’Antò. Si perfeziona in seguito con Pier Narciso Masi compiendo il diploma di perfezionamento pianistico triennale presso l’Accademia Musicale di Firenze. Compone musiche per bambini trasmesse dal 2003 al 2008 su Rai Tre nel programma intitolato “Melevisione”. Partecipa alla realizzazione di un CD dedicato alle musiche di Attilio Brugnoli pubblicato dalla casa editrice Laterza, Milano. È ideatrice e responsabile di diverse stagioni musicali, tra cui i “Concerti nella Sagrestia del Borromini” apprezzati e suggeriti nella pagina culturale del noto quotidiano americano “The New York Times” nel 2005. Nel 2002 crea la rassegna di concerti di musica da camera intitolata “Museo in Musica”, che ha avuto luogo presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, il Museo di Roma Palazzo Braschi, presso la Sala Paolina del Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo riscuotendo molto successo di pubblico e di critica. Collabora con l’Università degli Studi Roma Tre realizzando la stagione di musica da camera intitolata “Architetture in Musica”. È direttore artistico di “Agimus Urbis” con la quale svolge intensa attività concertistica realizzando diversi festival musicali, tra cui la rassegna cameristica “Vino & Musica a Palazzo Antonelli” in Roma.
Sperello di Serego Alighieri è nato a Perugia nel 1952. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica a Perugia, si è laureato in astronomia presso l’Università di Padova nel 1975 con il massimo dei voti e la lode. Nel 1978 ha vinto un concorso per un posto di astronomo presso l’Osservatorio Astronomico di Padova, dove ha lavorato nella ricerca extragalattica e nello sviluppo di strumentazione astronomica. Dal 1980 al 1984 ha lavorato nella Astronomy Division dello Space Science Department al centro ESTEC dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a Noordwijk in Olanda. In questo periodo ha costruito il prototipo dello strumento (Faint Object Camera) che ha consentito la partecipazione europea al Telescopio Spaziale Hubble (HST) della NASA. Dal 1984 al 1990 ha lavorato per l’ESA come HST Instrument Scientist presso la Space Telescope European Coordinating Facility a Garching in Germania. Dal 1990 al 2018 ha lavorato all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri a Firenze in ricerche sull’evoluzione delle galassie e la cosmologia, che continua tuttora in maniera indipendente, anche se è in pensione da ottobre 2018. Dal 1995 al 1998 è stato il fondatore e primo direttore del Centro Galileo Galilei per il telescopio italiano TNG sull’isola di La Palma alle Canarie. Recentemente si è interessato di astronomia nella Divina Commedia di Dante Alighieri e di comunicazione della scienza, con conferenze sulla connessione fra astronomia e altre scienze e arti. È autore di circa 300 lavori scientifici pubblicati in riviste internazionali.

La serata di martedì 26 inizierà alle 21:15, con ingresso a pagamento e con possibilità di abbonamento. Il biglietto costa 5 euro. Info e prenotazioni al numero 075 9651099 (dalle 9:30 alle 19); www.palazzodellacorgna.it