Lingua Blu, Uila Umbria: “Serve confronto urgente sul comparto ovino”

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Perugia, 28 giugno 2025 – “Siamo fortemente preoccupati per l’impatto che la diffusione della malattia della Lingua Blu sta avendo sul comparto della zootecnia in particolare ovino, nelle aree della Valnerina e dello Spoletino”. A dirlo è Daniele Marcaccioli, segretario generale della Uila Umbria, che accende i riflettori su un potenziale problema che riguarda non solo gli allevatori, ma l’intera filiera produttiva.

“La produzione di latte e formaggi ovicaprini – spiega Marcaccioli – è un asset fondamentale per l’economia agroalimentare regionale. L’emergenza sanitaria che ha colpito gli allevamenti ha già avviato una reazione a catena con effetti che potrebbero avere ricadute anche sul piano occupazionale. È dunque necessario un monitoraggio attento e costante della situazione”.

La Uila Umbria “accoglie con favore la prima risposta della Regione, che ha coinvolto le parti datoriali, i Comuni interessati e le Asl territoriali per attivare le misure emergenziali e avviare il piano vaccinale”.

“Tuttavia – aggiunge Marcaccioli – riteniamo fondamentale che anche le parti sindacali vengano coinvolte nel confronto. È solo con una visione condivisa e plurale che si possono valutare correttamente gli effetti delle misure adottate, intervenire con tempestività e garantire la tutela dei lavoratori lungo l’intera filiera.”

La Uila sottolinea infine l’importanza di sostenere non solo gli allevatori ma anche l’insieme degli operatori del comparto agroalimentare legato agli ovini: “Servono interventi coordinati che guardino all’intero ciclo produttivo, dalla stalla alla trasformazione del prodotto, per garantire continuità produttiva, sicurezza alimentare e tutela occupazionale”.